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lunedì 12 febbraio 2018

The end of the f***ing world - Stagione 1 (Netflix, UK, 2017)




Il percorso delle serie televisive all'interno dei più classici tam tam della rete è forse addirittura più difficile di quello delle pellicole che giungono in sala: sarà per il numero di episodi o il tempo complessivo di visione dedicato loro, ma i serial finiscono sempre, a fronte di aspettative alte, per esaltare e conquistare o lasciare senza parole per la delusione molto più dei loro parenti figli della settima arte.
The end of the f***ing world, giunta in casa Ford sospinta dall'entusiasmo di molti dei miei colleghi bloggers, si è dovuta conquistare episodio dopo episodio la fiducia degli occupanti del Saloon superando uno scetticismo acuito dalla prima parte di stagione, sicuramente interessante e carina da vedere ma decisamente al di sotto di quelle che erano le aspettative della vigilia, che vedevano questo titolo come una sorta di nuovo manifesto della "ribellione" giovanile sotto forma di un boy meets girl sotto acido, una versione hipster di Assassini nati.
Il riscatto, avvenuto grazie ai due irresistibili protagonisti nel corso della visione e divenuto con il finale una sorta di sentito omaggio a tutte le pellicole in stile "rebel without a cause" da I quattrocento colpi in avanti, si compie con il giusto mix di ironia, romanticismo e nostalgia - almeno per quanto riguarda questo vecchio cowboy - di uno dei periodi più merdosi ma intensi della vita, l'adolescenza.
Alyssa e James, con i loro baci scomposti ed impacciati, le litigate, gli sguardi appena suggeriti, le canzoni in macchina e tutte quelle ingenuità che rendono i loro anni i più terribili e formativi che possano esistere si prendono minuto dopo minuto ed episodio dopo episodio un pezzetto di cuore in più, e se forse la loro storia non brilla per innovazione o originalità - l'evoluzione è piuttosto prevedibile, ed il passaggio più fuori dagli schemi si brucia in partenza con l'incontro tra i due ed il serial killer - la passione che entrambi mettono nella lotta ad un mondo che ancora non comprendono e che non fa che sottovalutare, schiacciare, costringere entrambi compensa con il cuore in tutto e per tutto, rendendo The end of the f***ing world una delle proposte più genuine di questo inizio anno, di quelle a cui voler bene pur con la consapevolezza che non saranno mai le tue preferite, o quelle destinate a cambiarti la vita, fosse anche solo a causa del Tempo che è passato e che ora ti porterebbe sullo schermo dall'altra parte di quella landa di sogni ed orizzonti da inseguire dei due giovani protagonisti.
La differenza sarebbe di porgere loro la mano, e cercare di avvicinarsi più all'addetto della sicurezza del negozio o alla detective Eunice che non ai loro padri e patrigni, incapaci non solo di trovare un dialogo o un punto di contatto - quello, mi rendo conto, è difficile da entrambe le parti in un periodo come questo - ma anche e soprattutto di riuscire a non fare nulla o fare tutto quanto sia in loro potere per ferire due cuori troppo scoperti: James e Alyssa, in fondo, siamo tutti noi a quell'età, pronti a fare i duri contro l'intero pianeta solo per nascondere l'immensa e fottuta paura che abbiamo di vivere.
E prima che James si lanci in quella corsa a perdifiato verrebbe quasi da gridarlo: "Fermati, non avere paura. L'orizzonte è più vicino di quanto tu possa pensare. Devi solo tirarlo fuori."
Ma il mondo, purtroppo, non fa sconti ai sogni.
E a volte arriva la fine, e ti accorgi di non avere avuto che una piccola porzione di quelli che avresti potuto assaporare.



MrFord



11 commenti:

  1. Irresistibile, me ne sono innamorata e loro sono geniali. Non so se rivedrei la prima stagione all'infinito oppure se preferissi vedere la seconda, non sono sicura che possa giovare alla serie un sequel.

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    1. Considerato quanto se ne è parlato, sono convinto che alla fine faranno la seconda, eccome.

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  2. Alla fine ha conquistato anche te, bene! Oltre a loro, personaggi splendidi e folli, ho adorato la colonna sonora fuori dal tempo.. un vero film indie a puntate.

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    1. Verissimo: un indie piacevole e non menoso che si guarda molto volentieri, anche se lontano dal Capolavoro come alcuni l'hanno definito. :)

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  3. Verissimo: non sarà memorabile, ma si guarda davvero che è un piacere. Bene così!

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  4. Io lo avrei adorato se avessero osato di più in termini di narrazione, ma già così va più che bene.
    Gran bella serie.

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    1. Potevano rischiare qualcosa di più, è vero. Ma anche così va bene. :)

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  5. Hai già visto una serie nuove e pure adolescenziale come questa?
    Sebbene io l'avessi già guardata fine 2017 (d'altra parte modestamente sono sempre troppo avanti ahahah), sei stato rapidissimo.
    Non avevi proprio altro da fare in 'sto periodo, neh? ;D

    Comunque giudizio come al solito opposto al tuo: prima parte di stagione fighissima, poi qua e là qualcosa si inceppa un pochino.
    Nel complesso comunque una fo***ta figata!

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    1. Beh, non potevamo certo essere d'accordo in toto anche su una cosa come questa, sarebbe stato preoccupante! Ma di sicuro, il valore va riconosciuto da entrambi.

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