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martedì 23 gennaio 2018

Daddy's Home 2 (Sean Anders, USA, 2017, 100')




Un paio d'anni fa, quando sugli schermi approdò il primo Daddy's home, ricordo che liquidai la cosa come un potenziale riempitivo da serate di stanca senza pretese, e finii per trovarmi a rivalutare pienamente una divertentissima operazione perfetta per genitori e figli con protagonisti i già rodati - insieme e rispetto ad una commedia - Will Ferrell e Mark Wahlberg, uno dei fordiani più fordiani che possa immaginare.
All'annuncio di un sequel l'esaltazione fu dunque molto alta, complice la chiusura del primo capitolo con comparsa del noto wrestler John Cena pronta a mettere altra carne sul fuoco: peccato che, all'uscita del trailer, rimasi spaventato - e non poco - dall'inserimento dell'elemento "padri dei padri" e soprattutto dalla cornice natalizia che lasciava presagire i peggiori scenari possibili in vista di un'uscita in sala nel periodo più buonista e terrificante dell'anno quando si tratta di blockbuster ed affini.
Fortunatamente, nonostante una trama che logicamente porta al "tutto è bene quel che finisce bene", Daddy's Home 2 regala perle almeno quanto il primo, grazie ad un lavoro degli autori principalmente svolto in modo che i due protagonisti avessero le spalle coperte grazie ai loro vecchi sullo schermo - due gigionissimi John Lightow e Mel Gibson, altro fordiano totale -, il conforto di lavorare con di fronte un pezzo di legno come il già citato Cena - che sul ring e al microfono sarà pure un grandissimo, ma davanti alla macchina da presa fa apparire The Rock come Marlon Brando - ed una cornice pronta a fornire spunti per siparietti che chi vive in famiglia - allargata o no che sia - ben conosce.
Certo, parliamo di un film assolutamente poco credibile e di grana grossissima, ma genuino e divertente proprio nel suo essere limitato, che indovina un buon numero di gags soprattutto legate alla gestione dei sentimenti tra uomini adulti - in fondo sono molti i rapporti tra padri e figli mal risolti a causa della chiusura, della timidezza o, per assurdo, anche da protezione ed amore eccessivi - ed accompagna l'audience ad una visione perfetta per le Feste, quando non si ha voglia di appesantirsi se non a tavola e quando la sera si crolla esausti sul divano il pensiero di qualche sonora risata sguaiata è come un massaggio sulla schiena che porta al ruttino neanche fossimo tornati neonati.
E ancora una volta, osservando da una parte Ferrell e Lightow e dall'altra Wahlberg e Gibson, mi ritrovo a pensare che questo "brand" potenzialmente terrificante ha finito per diventare un piccolo cult del trash qui in casa Ford, ed esattamente come un paio d'anni fa mi ritrovo, partendo da aspettative molto basse, ad attendere fiducioso un nuovo capitolo della storia, che se continuerà ad essere easy e senza pretese come i primi due, mi troverà in prima linea per un nuovo appuntamento.



MrFord



 

19 commenti:

  1. Caro Signore / Signora,
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  2. Ero riuscito con un po' di fatica a sopportare quella fordianata del primo, ce la farò anche con il secondo?

    Voglia, saltami addosso! :)

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    1. Con Mel Gibson, John Cena e Mark Wahlberg, la vedo durissima! ;)

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  3. Anche a me Ferrell non è mai stato simpatico, ma con Wahlberg e compagnia cambia davvero musica.

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