Non sono mai stato un fan della saga di Jigsaw, fin dai tempi del sopravvalutato e spompo primo capitolo firmato da James Wan.
Con ogni probabilità, se non fosse stato per la curiosità di Julez e la presenza dietro la macchina da presa degli Spierig Brothers - da queste parti amatissimi grazie a quella piccola perla che fu Predestination -, non mi sarei neppure sognato di tentare il recupero di questa sorta di reboot di un franchise che pareva giunto alla conclusione con la morte del suo protagonista indiscusso, attorno alla quale si gioca la partita di questo nuovo capitolo.
Da detrattore, dunque, mi sono trovato combattuto durante e al termine della visione: gli Spierig, che sono decisamente furbi, scelgono una strada tutto sommato facile che rispetta e ricalca la traccia del film che diede origine alla vicenda - twist in agguato nel finale compresi - finendo quasi per risultare, almeno per il sottoscritto, superiori alla stessa, mentre per il resto si preoccupano di portare a casa la pagnotta sfruttando più una sceneggiatura da taglio con l'accetta e situazioni spettacolarizzate - per quanto riguarda le uccisioni - ma incapaci di fare breccia sia in termine di stupore o spavento che di banale empatia con chi le subisce.
Saw - Legacy, modificato non si capisce bene per quale motivo dalla distribuzione italiana rispetto all'originale Jigsaw, decisamente più efficace, risulta dunque essere un horror di impianto splatter/survival appena sopra la media - che resta bassa, sia chiaro - pronto a rivelarsi incapace di compiere il salto che, con ogni probabilità, i produttori speravano di vedere materializzato in termini di guadagni e fama tra e loro mani.
L'impressione, dunque, è che le poche buone idee finiscano per essere fagocitate da un budget limitato ed una cornice che pare quella del tipico film da seconda serata televisiva con ambizioni da pietra miliare del piccolo schermo - che nell'epoca delle serie televisive suona davvero male - che finisce dimenticata nel giro di qualche ora, e in questo caso è testimone Julez, crollata nel sonno dei giusti a due terzi di pellicola e pronta a strillare nel momento in cui, al termine del film, mi sono avvicinato per svegliarla il più dolcemente possibile ed accompagnarla a letto.
A prescindere dal fatto che il sottoscritto possa essere più inquietante di Jigsaw, trovo abbastanza indicativo che un'appassionata di horror crolli miseramente senza neppure avere troppa curiosità di scoprire cosa si sia persa, associando questo nuovo tentativo di rilanciare la saga di Saw nel novero di quelle pellicole che fungono da riempitivo e poco altro.
Peccato per gli Spierig, dai quali, lo ammetto, aspettavo decisamente di più, nonostante in questo caso si trattasse di un prodotto molto commerciale e comunque, oggettivamente parlando, realizzato con perizia: per il resto mi preoccupo poco del ritorno in pista di un brand del quale non sento necessità o curiosità fin dall'esordio, pronto, se non altro, a ricordare che quando la mia generazione viveva la sua infanzia e prima adolescenza, erano molti di più i titoli pronti a rimanere impressi nelle menti dei più giovani.
Fosse uscito allora, Saw avrebbe avuto una fortuna senz'altro minore.
In tutte le sue incarnazioni.
MrFord
Con la saga, diciamo così, sono un po' cresciuto.
RispondiEliminaQuesto l'ho evitato, e non a torto, fino ad ora.
Ma, in un pomeriggio noioso, arriverà il suo momento.
Se ci sei cresciuto, ci sta.
EliminaIo, forse per età, alla saga non mi sono mai appassionato.
Spompo il primo originale Saw non si può sentire.
RispondiEliminaE perla lo scopiazzatissimo Predestination nemmeno. :)
Anche se la saga l'ho abbandonata da tempo, questo capitolo mi sa che me lo recupero giusto per continuare a essere in disaccordo con te. ;)
Il primo Saw è uno dei film più sopravvalutati di sempre: giusto uno come te che non ha visto la grandiosità di Predestination può affermare il contrario! ;)
EliminaVerissimo: mi dispiace per gli Spierig, che secondo me cose da dire ne hanno. Staremo a vedere in futuro!
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