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venerdì 28 luglio 2017

Fracchia la belva umana - Villaggio globale (Neri Parenti, Italia, 1981, 99')




Ci si accorge del tempo che, inevitabilmente, scorre, quando i volti che hanno caratterizzato la nostra formazione - culturale, umana, metteteci quello che volete - cominciano a farsi vecchi, e a morire.
Una cosa assolutamente naturale ed inevitabile, ma anche un simbolo della perdita dell'innocenza che ci vede, da bambini, etichettare come impossibile la scomparsa quantomeno materiale di un mito, un simbolo, un volto che ha rappresentato sogni, speranze, risate e lacrime, ed un'inevitabile tappa del percorso di crescita.
Rispetto al Cinema italiano - anche se la sua influenza fu ed è molto più ampia in termini culturali e sociali - Paolo Villaggio è stato uno di questi volti.
A cavallo tra gli anni ottanta e novanta, da solo prima ed in compagnia di mio fratello poi, credo di aver visto i film con protagonista l'indimenticabile Ragionier Fantozzi - almeno fino a Fantozzi va in pensione - almeno un centinaio di volte l'uno, seguiti a ruota dai due dedicati ad un altro sfigato "cult", Giandomenico Fracchia: per celebrare il loro interprete, artista importante per diverse generazioni di spettatori, ho scelto proprio uno di questi, a mio parere cult assoluto per quanto riguarda la comicità trash con risvolto sociale, Fracchia la belva umana.
Costruita sul modello della commedia degli equivoci e sul doppio ruolo - reso benissimo - proprio da Paolo Villaggio, la vicenda che vede il vigliacco e sfigatissimo Fracchia vedere la propria vita sconvolta dalla somiglianza fisica incredibile con lo spietato criminale noto come Belva umana rappresenta un vero greatest hits di scene cult, dai confronti iniziali con Polizia, Digos e Carabinieri al primo faccia a faccia tra i "due" protagonisti, passando al bellissimo inseguimento doppio finale ed al dialogo tra un Banfi scatenato nel ruolo del Commissario Auricchio - spalleggiato dal mitico De Simone, suo aiutante - e la Belva spacciatosi per Fracchia in casa di quest'ultimo: tutte sequenze che ad ogni visione non solo continuano a farmi sbellicare dalle risate come se fosse la prima volta, ma che potrei recitare a memoria come se le avessi girate io stesso.
Un pezzo d'infanzia che è anche l'ennesima celebrazione di una mediocrità che mediocrità non è, e che vede l'outsider, il loser, l'ultimo degli ultimi lottare, subire e resistere ma non desistere, anche di fronte alle sconfitte: la carica critica del charachter di Fracchia è sicuramente meno incisiva di quella di Fantozzi, e le concessioni alle gag "di cassetta" più evidenti, eppure l'energia resta la stessa, anche se convogliata principalmente sulla forza della Belva, che porta in scena uno dei volti più seri e decisi che Villaggio abbia mai interpretato sul grande schermo - altro passaggio indimenticabile, il confronto con il direttore dell'azienda in cui lavora Fracchia -.
Non parleremo, in questo caso, di una pellicola destinata anche per valore artistico e tecnico ad entrare nella Storia del Cinema - discorso che vale senza ombra di dubbio per i primi due Fantozzi -, quanto più ad uno di quei film che, quando si incontrano per caso, lasciano inchiodati al divano come vecchi amici trovati per strada sempre pronti per una birretta ed una rimpatriata.
Vecchi amici che, in barba al Tempo, non se ne andranno mai.
Come Paolo Villaggio, il suo Fracchia e la sua Belva.



MrFord





 

17 commenti:

  1. "E benvenutiiiii a 'sti froscioniii....!!!"
    Sarò scema ma da piccola ero rimasta più folgorata dal commissério che da Fracchia!

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  2. adoro questo film. La mamma della belva umana è un mito indiscusso.

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    1. La mamma della belva è fantastica.
      Come il resto del film. :)

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  3. Un film davvero spassoso e alquanto straordinario, un cult indiscusso ;)

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  4. Lo adoro perché hanno affiancato a Villaggio un cast che ha dato supporto alla sua comicità. Forse è quello che manca a molti episodi di Fantozzi.
    In ogni caso, sono felice per come sia andato "Villaggio Globale" :) E' stato un bel viaggio nel mondo di Paolo Villaggio

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    1. Verissimo: un bel viaggio per un personaggio assolutamente mitico.
      Come questo film.

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  5. Amo tantissimo sto film, che mi fa ridere molto di più rispetto alla controparte (più amara) fantozziana. Anche se il commissario Auricchio per me resta la cosa più comica di questa pellicola cult.

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    1. Cazzo Frank, Auricchio è fantastico.
      Io ogni volta rido senza ritegno anche se ormai so a memoria quasi tutte le battute. :)

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  6. Sono sempre stato affezionato a Fantozzi, mai a Fracchia. Per quanto i personaggi fossero quasi uguali. Non so nemmeno io il perché.
    Sarà perché Fracchia lo trovo più... fordiano. :D

    In ogni caso Ford, te i pezzi d'infanzia è almeno da un paio di secoli che cominci a perderli. ihihih ;)

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    1. Effettivamente la mia infanzia è lontana, ormai.
      Ma la tua la tallona. ;)

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  7. Questo film è assolutamente una bomba!
    A prescindere dal valore prettamente tecnico, è cult dal primo all'ultimo minuto. :)

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  8. A suo modo, un cult. Degna conclusione di questa bella rassegna dedicata a Villaggio :)

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  9. Mi ha fatto ridere tanto come film, ma ha il grosso difetto di somigliare fin troppo a Fantozzi, con il quale collegavo anche alcune scene, per dire.

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    1. I personaggi sono simili, anche se Fantozzi ha una carica rivoluzionaria e di critica sociale decisamente più forte.

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