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venerdì 19 maggio 2017

Baby Boss (Tom McGrath, USA, 2017, 97')




Nel corso degli anni, per quanto qui in casa Ford si amino franchise come Kung Fu Panda e Dragon Trainer, ho imparato a diffidare e non poco delle produzioni Dreamworks: se, infatti, di norma Ghibli e Pixar sono praticamente delle garanzie che non sbagliano (quasi) mai un colpo, il colosso padre di Shrek e soci spesso e volentieri incappa in quei terribili scivoloni che fanno credere fuoco e fiamme con un trailer accattivante per poi rivelarsi film assolutamente inutili, o ancor peggio orribili - ho ancora impressa nella memoria l'esperienza agghiacciante vissuta con Trolls -: purtroppo per il sottoscritto - la Fordina ancora se ne sbatte abbastanza di quello che passa sulla tv, a parte per un paio dei titoli preferiti di suo fratello, come Monsters&Co e Oceania - Baby Boss si è rivelato uno di questi.
Inizialmente non convinto e dunque spinto al recupero grazie ad un paio di recensioni inspiegabilmente positive, ho trovato il lavoro di Tom McGrath troppo complesso per i piccoli - non credo che i bambini sotto una certa età possano comprendere i riferimenti al mondo degli adulti nonchè alle dinamiche psicologiche presenti tra fratelli maggiori e minori - ed assolutamente impalpabile per i grandi, considerato che non si tratta di un prodotto coinvolgente o forte dal punto di vista emotivo - nonostante il finale volutamente strappalacrime e ruffianotto - da un lato e neppure divertente dall'altro - non ricordo una sola battuta di quelle che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto far venire giù la sala dalle risate -.
Come se non bastasse - ma in questo caso non imputo completamente il fallimento agli autori della sceneggiatura, essendo tratta da un libro che non ho letto - la storia risulta poco avvincente e tirata per i capelli, la versione del mondo prima della nascita mi ha riportato alla mente l'altrettanto scarso Cicogne in missione ed il ritmo latita nonostante siano presenti i soliti e numerosi inseguimenti che fanno parte del moderno Cinema d'animazione americano - Pixar compresa, pur se con risultati clamorosamente diversi -.
Un'ora e mezza e poco più, dunque, inutili come nei peggiori casi di tempeste da bottigliate, anche se non così terribili da poter pensare di mettersi in competizione con i grossi calibri che si affronteranno a fine anno nella sanguinosa battaglia per il Ford Award dedicato al peggio del duemiladiciassette, che già ora, a sette mesi di distanza, appare già una guerra in stile Westeros con tanto di bagni di sangue incorporati.
Voi che potete, dunque, se avete poco tempo, sapete già di poterlo risparmiare: e magare dedicarvi a fare un bambino con la compagna o il compagno, cosa che vi renderà protagonisti di un film decisamente più bello e coinvolgente di questo.




MrFord



 

10 commenti:

  1. vabè io proprio una occhiata gliela dò, se è proprio brutto lo metto negli scult :D

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  2. "ho trovato il lavoro di Tom McGrath troppo complesso per i piccoli"...

    Ford, ammettilo, l'hai trovato troppo complesso per te, uahahahah! :D

    E comunque ammettilo che le bottigliate sono dovute solamente al fatto che non è un prodotto Pixar, ma DreamWorks.

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    1. Ahahah guarda che io sono oggettivo, al contrario tuo! ;)
      Adoro diversi prodotti Dreamworks, quelli belli però, mica come questo! ;)

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  3. Come diciamo da queste parti,non mi ci avvicino manco con uno stecco XD

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    1. Con uno stecco? Detto curioso!
      Comunque fate bene! :)

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  4. A me Cicogne in missione è piaciuto tanto, e almeno era più facile da capire anche per i bambini, questo invece poiché sembra una brutta copia di Stewie dei Griffin (un motivo per cui non vedrò), proprio non è ;)

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    1. Verissimo a proposito di Stewie, mentre a me Cicogne in missione era parso davvero poco interessante.

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  5. Non la migliore Dreamworks, ma pensavo peggio. Lo considero un filmetto che vedi e poi dimentichi...

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    1. Io direi più che non è il peggiore, ma di sicuro un filmetto. ;)

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