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lunedì 19 settembre 2016

Alla ricerca di Dory (Andrew Stanton&Angus Maclane, USA, 2016, 97')




Non mi stancherò mai di ripetere quanto, nell'ultimo ventennio o poco più, la Pixar sia stata fondamentale per l'evoluzione del Cinema d'animazione e la percezione dello stesso come un prodotto non limitato ai soli piccoli, unica realtà insieme allo Studio Ghibli del Maestro Miyazaki a realizzare veri e propri Capolavori con tutte le carte in regola per duellare ad armi pari con la fiction "reale": del resto, è proprio targato Pixar il primo film animato premiato con il Ford Award di migliore della stagione - parlo dello splendido Inside Out lo scorso anno -.
Alla ricerca di Nemo, uscito ormai nel lontano duemilatre - ricordo che lo vidi in sala con uno dei miei disegnatori dei tempi della breve carriera da sceneggiatore di fumetti - è un titolo cui ho sempre voluto bene, ma senza dubbio lontano dalle vette dello studio che ha regalato, negli anni, al pubblico, cose come il già citato Inside Out, Up!, Monsters and Co. o Wall-E, e più simile a A bugs life o il primo Toy Story: con questo sequel, gli ex ragazzi prodigio nati da una costola della Disney dovevano, di fatto, confermare la solidità di un numero due in stile Monsters University piuttosto che presentare una sorta di marchettone come quello che considero l'unico, vero passo falso dello Studio, Cars 2.
Il risultato è senza dubbio da considerarsi più che discreto, in grado di coinvolgere grandi e piccini - tra l'altro, è stata la prima volta in sala della Fordina, che come tutti i secondigeniti si dimostra più svelta del fratello, avendo rotto il tabù del grande schermo ben prima di compiere un anno -, tecnicamente pazzesco e reso a suo modo memorabile grazie al charachter del polpo Hank, burbero co-protagonista figlio della grande tradizione delle spalle che paiono solitarie ed in lotta contro il mondo ed infine si rivelano dotate di un grande cuore - un taglio che vestiva alla perfezione a gente come Bud Spencer, per intenderci -, fresco, veloce ma ugualmente profondo come la quasi totalità delle proposte Pixar.
Allo stesso tempo devo ammettere di non essere uscito particolarmente coinvolto o emozionato dalla sala, e di aver assistito più ad una solida esibizione di abilità - basterebbe solo il corto che precede la pellicola per far andare in brodo di giuggiole animatori ed aspiranti tali - che non ad uno di quei tentativi grazie ai quali la Pixar è diventata la Pixar: certo, i sequel sono sempre chiamati ad un compito arduo, e l'impresa di non sfigurare è assolutamente riuscita, eppure sono convinto che con qualche sforzo in più soprattutto in fase di scrittura questo Finding Dory si sarebbe potuto rivelare come una sorpresa in grado non solo di superare il predecessore ma anche di fare un salto di qualità inaspettato anche per chi ama come me i prodotti di questa grande famiglia.
Certo, quando "sei i Led Zeppelin", ci si aspettano sempre Capolavori, ma è anche giusto - come era del resto capitato in passato - che questa realtà strepitosa dell'animazione decida ad anni alterni di prendere fiato, realizzare comunque qualcosa di assolutamente godibile ed interessante e conservi le cartucce per la caccia grossa, che, chissà, la prossima stagione potrebbe partire proprio con un altro sequel attesissimo, Toy Story 4.
Dal canto mio, sto zitto e nuoto, mi godo il ricordo del primo pomeriggio in sala tutti e quattro insieme e l'idea per nulla buonista - accusa spesso e volentieri mossa, a mio parere esageratamente, alla Disney prima ed alla Pixar poi - di una Famiglia all'interno della quale l'unicità di ogni membro della stessa possa fare la forza e la differenza a fronte delle difficoltà.
Un pò come la varietà delle specie e delle caratteristiche definisce la straordinaria bellezza della Natura.
Tre cuori oppure uno, in fondo, l'importante è che batta forte.
E la Pixar batte sempre fortissimo.




MrFord




7 commenti:

  1. dovrei andare questo fine settimana, Nemo ammetto sia caruccio ma non mi ha mai fatto impazzire, vedremo come andrà questo sequel..

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    1. Sarà sicuramente piacevole, bellissimo da vedere - tecnicamente parlando -, ma lontano da cose come Inside Out.

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  2. Nonostante sia sicuro che si tratti di un buon film Pixar...
    Ho poca voglia di vederlo al cinema. Aspetto le uscite in Home Video...

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    1. Io ho approfittato, considerati i Fordini.
      Così abbiamo potuto festeggiare la prima volta al Cinema in quattro.

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  3. Io né dalla Pixar né tanto meno dai Led Zeppelin mi sono mai aspettato dei capolavori, quindi... :)

    Il fatto che non ti abbia esaltato del tutto comunque è incoraggiante, ma le mie aspettative restano bassine.

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    1. Beh, che tu capisca poco sia di Cinema che di Musica è chiaro da tempo. ;)

      Per il resto, penso sia proprio uno di quei Pixar che a te tanto infastidiscono. ;)

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  4. Ahahah si dovrebbe inventare, effettivamente. :)

    Il polpo Hank spacca, il film è carino, ma sicuramente lontano dai vertici Pixar.

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