Pagine

lunedì 19 ottobre 2015

Sopravvissuto - The martian

Regia: Ridley Scott
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 141'





La trama (con parole mie): Mark Watney, astronauta membro del gruppo di scienziati della Missione Ares, destinati a rimanere su Marte per un mese circa, durante un'evacuazione del rifugio a causa di una violenta tempesta viene colpito da un detrito che lo lascia privo di sensi e distrugge il sensore biometrico della tuta. Creduto morto dai compagni che abbandonano la postazione e ripartono alla volta della Terra, Mark si risveglia ancora vivo e solo, costretto a razionare il cibo ed ingegnarsi in modo da approntare una coltivazione di fortuna e ripristinare le comunicazioni con la NASA.
Individuato dai suoi colleghi e capi sulla Terra, ha inizio un lungo percorso che prevede un piano di recupero che possa garantire la sopravvivenza dell'esule e, dunque, lo veda raggiunto da scorte sufficienti a coprire il tempo che lo separa da una nuova spedizione su Marte.
Questo, ovviamente, a meno di imprevisti.








Esistono pochi registi al mondo in grado di vantare un inizio di carriera fulminante come quello di Ridley Scott: I duellanti, Alien e Blade runner, infatti, non solo si imposero da subito come cult imprescindibili, ma ancora oggi - soprattutto i due sci-fi - vengono guardati e rispettati da appassionati ed addetti ai lavori come pietre miliari.
Peccato che, nonostante i successi ed i premi raccolti, il cineasta inglese non si sia più ripetuto a quei livelli, finendo per essere considerato - a tratti a ragione - come un tecnico impareggiabile che ormai, però, aveva fatto il suo tempo e detto tutto quello che aveva da dire: nonostante tutto, scivoloni compresi, non sono comunque mai riuscito a non volergli bene, e da robette come Un'ottima annata a troppo bistrattati colpi di testa trash come The counselor ho continuato a sostenerlo apprezzando opere artigianali ma efficaci come American gangster o Robin Hood.
Questo Sopravvissuto - The martian, trainato dalla fama di un romanzo - che non ho ancora letto, occorre sottolinearlo - considerato un must e sceneggiato da un giovane rampante come Drew Goddard - il genietto dietro lo splendido Quella casa nel bosco - è giunto in sala accolto dunque dal dubbio: avrebbe sancito una rinascita del vecchio leone Scott, o la sua definitiva cancellazione dalle liste dei nomi da seguire?
La risposta, visione alle spalle, pende senza dubbio più dalla parte della prima e più rosea ipotesi, e pur non avendo avuto lo stesso sconvolgimento dalla visione come fu per i già citati Alien e Blade Runner, The martian è risultato un solido, avvincente, ben equilibrato film di fantascienza old school, emozionante quanto basta per piacere al pubblico mainstream, curato nel minimo dettaglio con tanto di strizzate d'occhio agli appassionati ed introspettivo abbastanza da stimolare anche il pubblico più radical filosofeggiante: e dagli effetti speciali - splendida la ricostruzione della superficie di Marte - al cast - efficace Matt Damon, azzeccato ed all star il resto degli interpreti, seppur pesi un pò il sacrificio in termini di minutaggio di Jessica Chastain -, passando per lo script e l'equilibrio tra la versione marziana di Cast away e la missione di salvataggio, il risultato è quello di una sorta di fratello più pane e salame di Interstellar, all'interno del quale, più che perdersi per ritrovarsi, si finisce per specchiarsi nella volontà di portare a casa la pelle e nel desiderio estremo di vivere e resistere del protagonista, dalle scoperte ai fallimenti, fino alla preparazione per il tentativo di recupero che potrebbe anche costargli la vita - realizzato con un ottimo montaggio, firmato nientemeno che da Pietro Scalia, altro veterano del Cinema, che vede gli studi prodotti nei laboratori della NASA ed applicati da Mark su Marte -.
Uno sci-fi old school che funziona dunque in toto, e per quanto poco probabile risulti la fase finale dell'operazione di recupero importa relativamente: in fondo, la fantascienza esiste - come il Cinema stesso - anche e soprattutto per farci sognare, e guardare a quei momenti magici guidati dai sospiri quasi malinconici di chi ha provato sulla pelle l'adrenalina che nessun altro potrà mai provare e torna alla normalità per poterlo "solo" raccontare: un pò come se un supereroe appendesse il costume al chiodo e dovesse vivere a misura del mondo per tutto il resto della sua esistenza.
Eppure, anche così - ed è bellissima la panoramica sui membri della missione alla vigilia della Ares successiva alla loro, con le esistenze e le scelte che le hanno condizionate a fare da cornice -, nessun brivido e nessuna missione disperata o spazio siderale finisce per eguagliare la meraviglia della vita che avanza nel più semplice e naturale dei modi.




MrFord




"Hanno detto c'è un guasto banale , ma Mc Kenzie può ancora arrivare , ed intanto si è perso il contatto , c'è chi dice "C'è stato un impatto".
Son passati 2 anni a settembre, di Mc Kenzie non resta più niente, solo un nastro che ha registrato una voce di un uomo impaurito.
"Hel me, help me, help me !" . Poi silenzio non si sente niente più. Solo "Help me,help me, help me! Soccorso! Help me!". Poi silenzio e niente più."
Elio e Le Storie Tese - "Help me" - 





32 commenti:

  1. A me Matt Damon sta un pò sul culo,ad essere sincera,ma da appassionati di sci-fi non ce lo perderemo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il film merita, e Damon se la cava. Senza contare che a me è sempre stato simpatico. ;)

      Elimina
  2. Anche io ho apprezzato! Era un po' che non mi divertivo davvero al cinema... non in senso di comico, ma perché leggero ma intelligente :)

    RispondiElimina
  3. Anche io ho apprezzato! Era un po' che non mi divertivo davvero al cinema... non in senso di comico, ma perché leggero ma intelligente :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo: scorrevole, leggero ma anche profondo. Ottima prova per Scott, seppur certo non una pietra miliare.

      Elimina
  4. Ci stava anche quella, ma Help me è stata sponsorizzatissima dell'eliofila Julez, quindi non potevo esimermi! :)

    RispondiElimina
  5. Anche a me Damon non piace, avrei preferito se l'avessi stroncato ahah

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Invece, secondo me, merita tutto tranne una stroncatura! :)

      Elimina
  6. Purtroppo non sono riuscito più vederlo al cinema.. Ho preferito vedere altro. Con calma lo recupererò

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tempo dei recuperi si trova sempre.
      Solo, non perderlo, la visione la vale.

      Elimina
  7. Ottimo film, non il capolavoro che avevano tentato di spacciare, ma godibile per tutti i 130 minuti della durata. L'unica pecca che mi sento di sottolineare è la totale mancanza di tensione -sai già come andrà a finire dopo 15 min- e l'aver ridotto troppo la seconda parte del libro che era quasi più avvincente della prima.
    Ottimo Matt Damon.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non avendo letto il libro non mi è pesato più di tanto, e il film è davvero ben girato e godibile.
      Rispetto alle mie aspettative, anche meglio del previsto.

      Elimina
  8. Direi che Help me! come sigla di titoli di coda è ben più adeguata!!!!
    bravo James

    RispondiElimina
  9. Perché McKenzie è esploso in volo, lo sai caro figliolo e poi non era neanche tuo papà perché io faccio la troia!

    RispondiElimina
  10. Un film che ha molto diviso.
    Visto che a te è piaciuto, ora sono moralmente obbligato a disprezzarlo.
    E spero proprio sia così... :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spero anche io, altrimenti dovrei cominciare davvero a preoccuparmi. :)

      Elimina
  11. Bel film! Mi ritrovo perfettamente nella recensione!! Ora non mi resta che mettermi al lavoro... E la ricetta non potrà che essere a base di patate!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, che dire!? Le patate sono come il nero: vanno con tutto!

      Elimina
    2. Non avevo capito il commento finchè non sono venuta a curiosare il tuo blog, @Audrey XD

      Elimina
    3. La patata fa sempre un'ottima pubblicità! :)

      Elimina
  12. Un'ottima annata è il mo guilty pleasure. Questo marziano lo devo conoscere ASAP,sto leggendo buone rece in giro! ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La visione la merita tutta.
      Invece Un'ottima annata come guilty pleasure non me lo sarei mai aspettato!

      Elimina
    2. Un'ottima annata piace molto anche a me!
      Ho visto che pure a te e Cannibal kid non funziona più il widget dei top commenter nella sidebar uffaaaaa !Dovrò cercarne un altro,evidentemente ci "servivamo"dallo stesso,che sarà andato a fan*ulo :/

      Elimina
    3. Pensa che io non mi ero neanche accorto che era sparito! ;)

      E di Un'ottima annata salvo solo la partita di tennis. Quella vale il film.

      Elimina
    4. Io sì,anche perchè su Pensieri cannibali io e te ci scambiamo spesso di posto(primo-secondo),e da un pò di tempo non so più se sono in vantaggio o meno perchè il gadget maledetto non funziona.
      Aaaaah come farò a dormire la notte????
      Qui che sono straprima non ho nessun dubbio ^^

      Elimina
    5. Ahahahah ti lascio il primo posto anche da Peppa, se vuoi! :)

      Elimina
    6. E che gusto c'è a vincere per ritiro dell'altro contendente? XD

      Elimina
    7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    9. Scusami,il cazzo di Samsung mi dà sempre problemi,a commentare su Blogger :/
      Cmq film visto e strapiaciuto!Intrattenente,con un buon ritmo,appassionante e anche con un bel pathos.Matt Damon bravo e personaggio simpatico!Stavolta Ridley non ci ha deluso :)

      Elimina
    10. Anche qui in casa Ford ha riscosso un buon successo: l'ho trovato un ottimo prodotto d'intrattenimento intelligente, sicuramente migliore di Prometheus e con una buona riflessione dietro. :)

      Elimina