Regia: Fernando Trueba
Origine: USA, Spagna
Anno: 1995
Durata: 118'
Durata: 118'
La trama (con parole mie): Art Dodge è un giovane gallerista nonchè ex pittore ispano-americano che vive di espedienti a Miami con il vecchio padre, sbarcando il lunario vendendo opere alle famiglie di persone appena defunte.
Quando, nel corso di un tentativo di "vendita" che potrebbe finire molto male incappa nella ricca e fresca di divorzio Betty, la sua vita cambia: la donna, impulsiva e sopra le righe, decide che sarà lui il suo terzo marito, e decide di bruciare le tappe spingendo Art verso l'altare.
Quando, nel corso di un tentativo di "vendita" che potrebbe finire molto male incappa nella ricca e fresca di divorzio Betty, la sua vita cambia: la donna, impulsiva e sopra le righe, decide che sarà lui il suo terzo marito, e decide di bruciare le tappe spingendo Art verso l'altare.
L'ex artista, già poco convinto, finisce per innamorarsi della sorella intellettuale di Betty, Liz: per poterla conquistare, però, considerata l'aperta ostilità che quest'ultima nutre per lui, Art inventa di punto in bianco un gemello appena arrivato dalla Spagna che riporta in superficie il suo talento di pittore.
Come finirà il doppio incastro?
Tra i guilty pleasures che nel pieno degli anni novanta dell'adolescenza io e mio fratello consumammo nel videoregistratore, titoli che avremmo quasi disconosciuto nel periodo appena successivo, dedicato quasi esclusivamente a Classici e film d'autore, spicca senza dubbio Two much, commedia romantica di grana grossa con protagonista il Banderas degli anni d'oro che da tempo e considerata la bella - e disimpegnata - stagione avevo intenzione di recuperare qui al Saloon.
Penso fossero indicativamente quindici - se non addirittura venti - gli anni passati dall'ultima visione delle disavventure sentimentali e non solo di Art Dodge, eppure devo ammettere che, pur conoscendo a memoria il lavoro di Trueba, ho finito per godermelo e divertirmi come fosse la prima, con tutti i limiti del caso ed i passaggi decisamente troppo facili che questa pellicola regala: momenti, inoltre, come il primo incontro tra Art e Liz nella doccia, la fuga dagli sgherri di Gene/Danny Ajello in compagnia degli arzilli vecchietti amici del padre - grandissimo, come sempre, il mitico Eli Wallach -, il rimbalzare da una stanza da letto all'altra delle due sorelle ed il finto faccia a faccia nel giorno del matrimonio con un Banderas ipergiogioneggiante - e sempre simpatico, devo ammetterlo, qualsiasi sia il suo "volto" - sono riusciti a strapparmi risate genuine e sincere, quasi l'affetto per questo titolo fosse tornato a galla proprio grazie alla sua leggerezza.
Lo scambio di persona e la commedia degli equivoci, del resto, se sfruttati a dovere riescono sempre a fare il loro, in quest'ambito, e l'idea di giocarli come fossero jolly in una commedia romantica funziona anche quando non ci si trova all'interno del caotico triangolo dei protagonisti - spassosi i siparietti che vedono Art tentare di convincere il padre, non sempre lucidissimo, della reale esistenza del suo gemello Bart -, e fanno tornare a mente almeno al sottoscritto le capriole ed i conseguenti incasinamenti nati dai tentativi di far coesistere due o più storie in contemporanea, e senza fratelli gemelli fasulli a complicare le cose.
Solidarietà maschile, dunque, per il buon Banderas/Art, che preda dell'istinto e della capacità di generare guai tipica di un certo tipo di uomini finisce per prendere i benefici ma anche tutti gli svantaggi - e le ferite - che la situazione comporta, nonostante, ovviamente, per questo tipo di prodotti è sempre previsto un salvagente conclusivo che possa permettere a tutti di vivere felici e contenti come nelle migliori favole.
Ma poco importa di questo e di tutti gli altri limiti della pellicola: tornare a gustarmela è stato come rivedere un vecchio amico dopo troppo tempo, farsi quattro risate, una bella bevuta e tanti saluti, senza troppi pensieri.
Ed in bilico tra la cornice di Miami, un'atmosfera molto estiva, doppie conquiste e doppi guai, godersi questo amarcord è stato come fare ritorno in un locale frequentato ai bei tempi e scoprire che quel mojito veicolo di molteplici sbronze continua ad avere lo stesso dolce e piacevole sapore.
Ma poco importa di questo e di tutti gli altri limiti della pellicola: tornare a gustarmela è stato come rivedere un vecchio amico dopo troppo tempo, farsi quattro risate, una bella bevuta e tanti saluti, senza troppi pensieri.
Ed in bilico tra la cornice di Miami, un'atmosfera molto estiva, doppie conquiste e doppi guai, godersi questo amarcord è stato come fare ritorno in un locale frequentato ai bei tempi e scoprire che quel mojito veicolo di molteplici sbronze continua ad avere lo stesso dolce e piacevole sapore.
MrFord
"Sometimes mister I feel sunny and wild
lord I love to see my baby smile
then dark clouds come rolling by
two faces have I ."
lord I love to see my baby smile
then dark clouds come rolling by
two faces have I ."
Bruce Springsteen - "Two faces" -
voglio recuperarlo anche io, lo vidi tempo fa in televisione, mi sa che un giorno di questi lo faccio ^_^
RispondiEliminaIl recupero ci sta sempre: io a questo film voglio un sacco bene!
EliminaSpringsteen sempre. ;)
RispondiEliminaIl film in realtà non è un granchè, ma è un ricordo d'infanzia, quindi non posso non godermelo! :)
Pessimo recupero di un film pessimamente recitato dalla pessima coppia Banderas/Griffith che mi era sembrato pessimo già negli anni '90, figuriamoci se mi viene la pessima idea di recuperarlo adesso. :)
RispondiEliminaSicuramente meno pessimo di un qualsiasi filmetto teen di quelli che piacciono a te! ;)
EliminaQuotone e *STACCE* XD
EliminaParole sante!
EliminaCosa hai riportato alla luce! Quanto tempo è passato...
RispondiEliminaHai visto che chicca!? ;)
EliminaMio dio! Ricordo di averlo visto in spagnolo sulla corriera che tornava da Santiago de Compostela a Pamplona. E, detto fra noi, sono state le due ore più piacevoli, il resto è stata una vomitevole compilation di Enrique Iglesias che solo il pensiero mi fa accaponare la pelle molto più dell'aria condizionata a mille che c'era.
RispondiEliminaIn effetti rispetto ad Enrique Iglesias questo pare una Palma d'oro! ;)
EliminaE comunque, io l'ho rivisto con grande piacere, nonostante i suoi palesi limiti.
Mi pare tranquillamente trascurabile. :)
RispondiEliminaNon saprei dirti: io gli voglio troppo bene, per trascurarlo! ;)
EliminaMi ero persa una rece di Ford?O poffarbacco! XD
RispondiEliminaCarinissimo,l'ho visto da giovane e me lo ricordo davvero simpatico <3
Lui poi era nel suo periodo migliore,soprattutto nella versione scapigliata <3 <3 <3
Assolutamente d'accordo: film molto simpatico con un Banderas al suo meglio.
Elimina