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lunedì 15 giugno 2015

Jurassic World

Regia: Colin Trevorrow
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 124'





La trama (con parole mie): a ventidue anni di distanza dagli eventi che videro sconvolta l'esistenza del primo Jurassic Park, Jurassic World è divenuto un parco tematico in grado di funzionare alla grande ed a pieno regime sulla stessa isola che ospitò il suo ispiratore, finanziato dal miliardario Masrani ed orientato in modo da stupire sempre di più il visitatore.
Proprio per questo motivo, affidandosi al genetista Wu, il direttivo del parco decide di operare in modo da creare nuovi ibridi coltivati in laboratorio in grado di regalare brividi mai provati prima al pubblico: la nuova attrazione, ribattezzata Indomitus Rex, nata da una selezione di DNA di dinosauro ed animali presenti in natura, però, finirà per risultare un osso troppo duro per gli organizzatori.
Claire, dirigente della struttura con i due nipoti come ospiti ed Owen, ex operativo della marina che si è occupato dell'addestramento di una squadra di quattro velociraptor, dovranno fare fronte al panico che seguirà l'evasione dell'ultimo ospite del parco.
Come finirà la lotta?







Se, una decina d'anni or sono o poco più, qualcuno mi avesse predetto che avrei ricoperto la posizione di sostenitore indefesso del Cinema d'intrattenimento selvaggio e dei popcorn movies, o che avrei ripescato i cari, vecchi action che mi avevano cresciuto nella seconda metà degli anni ottanta e nei primi novanta, avrei riso forte, convinto della mia posizione legata esclusivamente al Cinema d'autore, quello di nicchia, "alto", lontano da tutte le logiche commerciali e di comodo.
Nel corso del tempo trascorso da allora ad oggi, non trovo affatto sminuito il valore delle proposte d'essai, e la necessità di averle accanto in modo da poter stimolare cervello e cuore: eppure, parallelamente, mi sento come avessi avuto un'epifania a proposito della pancia, delle viscere, di tutto quello che è istinto, divertimento, bisogno di una leggerezza che la vita di tutti i giorni, spesso e volentieri, ci toglie con gusto.
Questo duemilaquindici, povero di soddisfazioni in termini assoluti, sta portando alla ribalta tutte proposte legate al Cinema "basso", da Fast 7 a Mad Max: Fury Road, passando per Kung Fury per giungere qui, come se il bisogno di bocche spalancate, goduria e divertimento stia tornando lo stesso dei favolosi eighties, in barba alla crisi e a tutti i problemi che ognuno di noi si trova ad affrontare al giorno d'oggi.
In effetti, tuffarsi - senza pretese di logica e seriosità, ovviamente - nella visione del lavoro di Colin Trevorrow - autore del bellissimo Safety not guaranteed, qui imbrigliato in parte dalle logiche delle major e dalla produzione made in Spielberg - conduce proprio a questo: una distensione totale delle cellule cerebrali, un tripudio di emozioni ed effetti che solo la grande avventura senza pretese fornisce, brividi legati alla sensazione da ottovolante di trovarsi proiettati accanto ai protagonisti in un parco alle prese con predatori che, citando l'inquietante genetista responsabile della creazione dell'Indomitus Rex - bellissima la battuta di Owen/Pratt sul nome - vedono noi umani così come noi vediamo un gatto, o un topo.
Punti di vista, di fatto.
Del resto, se una formica o uno scarafaggio fossero grandi quando un'automobile, probabilmente la nostra percezione della loro forza e del pericolo sarebbero decisamente differenti, e così le loro: di certo, in bilico tra citazioni del primo film - ed unico parzialmente valido della trilogia precedente -, sequenze ad alta tensione - l'incontro tra i due giovani fratelli "fuggiaschi" e l'Indomitus, altrettanto fuggitivo -, altre a metà strada tra la commedia brillante e la romcom - i duetti tra Pratt e Bryce Dallas Howard -, Jurassic World risulta indiscutibilmente un successo, in grado di allentare la tensione degli spettatori più smaliziati e disposti a rilassarsi come si conviene, e nutrire quelli occasionali con la materia migliore che la settima arte possa fornire: la meraviglia.
Personalmente, l'esaltazione - mia e di Julez, caricata a molla dopo il trailer di Terminator: Genesys e tornata bambina grazie al lavoro di Trevorrow - culminata con il confronto tra l'Indomitus, il T-Rex, il Velociraptor e l'enorme dinosauro marino in stile coccodrillo del quale non ricordo il nome scientifico che regala esplosioni di sopra le righe nel finale vanno oltre qualsiasi critica, dai tacchi della Dallas Howard alle concessioni ed ingenuità della sceneggiatura, facendo dono alla platea di un giocattolone di quelli che, nel corso della mia infanzia, emozionavano e permettevano di uscire dalla sala con la pelle d'oca ed un senso d'onnipotenza neanche si fosse noi, i protagonisti di quella meravigliosa avventura che era appena finita sullo schermo.
Se questo, un pò di seriosità gettata alle ortiche per lasciare spazio a mandibole grondanti bava da fame predatoria, qualche strizzata d'occhio ai grandi distributori ed alla logica, ed un pò di riposo concesso alla parte del cervello affamata di Cinema d'essai sono il prezzo da pagare per un ritorno al senso di meraviglia che pareva perso da oltre vent'anni - poco prima dei tempi dell'esordio sul grande schermo di questo brand -, ben vengano questi lucertoloni assetati di sangue.
Sarò lieto di affrontarli - o meglio, cercare di sopravvivere loro - dal primo all'ultimo.
E non mi importerà del concetto dei "più denti", quanto dell'utilizzo di quelli che si avranno.
Chiedetelo al ruggito del Tirannosauro.



MrFord



"I'D EAT YOU ALIVE!!!! I'd eat you alive..... 
I'D EAT YOU ALIVE!!!! I'd eat you alive..... 
I'm sorry. So sorry (damn, you're so hot!!) 
Your beauty is so vain (damn, you're so hot!!) 
It drives me, yes it drives me (damn your so hot) absolutely insane."
Limp Bizkit - "Eat you alive" -




42 commenti:

  1. senza nulla togliere al tuo sempre ottimo lavoro di recensore, per convincermi a guardare sta roba avresti dovuto buttar giù la recensia del secolo.
    Quindi passo.

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    1. E fai male a passare.
      Perchè diverte e distrae.
      Ed esalta come se avessimo tutti dodici anni.

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    2. James, proprio non me la sento.

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    3. Eddai, ti prometto una sbronza in cambio! :)

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  2. Non sono ancora andato a vederlo...
    Ma sto ricevendo ondate e ondate di messaggio che mi invogliano ad andare. Spero di ritornare bambino vedendolo!

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    1. Per noi Ford è stato proprio così.
      Un ritorno graditissimo all'infanzia.

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  3. Popcorn e rutti sul divano.Attendo con ansia che la rete del pescatore lo raccolga XD

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    1. Dimenticavo!Gran bel banner!Brava Julez!!!!

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    2. In realtà cose come questa andrebbero viste in sala per goderne appieno, ma rutti e popcorn ci stanno comunque alla grande! :)

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    3. Col nuovo 55 pollici 4K ti dirò,la sala la rimpiango poco!

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    4. Sul tv niente da dire, ma cerca almeno un file con un formato di qualità! :)

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    5. Tranquillo,il pescatore di casa è un esperto ;) è per questo che i film li vediamo sempre tardissimo!All'uscita troviamo spesso solo dei rip fetenti XD

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    6. Io, invece, non ho pazienza e me ne frego dell'hd.
      Al massimo, se mi piace mi recupero il bluray in seguito. ;)

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    7. Come dice la pubblicità?"l'attesa del piacere...è essa stessa piacere" beh,più o meno XD . Noi in risoluzione bassa non guardiamo più nulla,non ce la facciamo proprio!

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    8. La risoluzione bassa e l'attesa hanno entrambe i loro problemi, in effetti.
      Prima o poi, comunque, a seconda di come si è abituati, fortunatamente la visione arriva!

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    9. ...eeeeeee finalmenteee èeee arrivataaaa!!!
      Visto oggi a qualità ottima ;)
      Davvero intrattenente,ma un pò troppo family movie per i miei gusti.
      Trama scritta su un francobollo,empatia coi personaggi zero(e non è scontato,seppure facile, per film simili!)
      E poi io Chriss Pratt non lo digerisco,ecco.
      Fury road e FF7 decisamente superiori!
      Comunque ce la siamo spassata :)))

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    10. Sicuramente Fury road è di un altro spessore, e F7 più emozionante, ma questo è un vero giocattolone come ne facevano ai bei tempi, quindi thumbs up alla grande, anche per Pratt, che invece a me sta simpatico forte!

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  4. credevo che l'avresti bottigliato e invece...me lo metti addirittura nell'header..mi toccherà vederlo...

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    1. E' il classico blockbusterone estivo ottimamente realizzato: noi Ford siamo tornati bambini, siamo usciti dalla sala esaltatissimi.
      Recuperalo!

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  5. Concordo...io e il bacarosp ci siam divertiti un sacco..

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    1. Anche noi. Non vedo l'ora di poter portare il Fordino a vedere film come questo! :)

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  6. Concordo, film dalla trama banalotta ma molto divertente. Il primo resta sempre un capolavoro inarrivabile, ma questo si difende davvero bene e non perde occasione di omaggiarlo ogni 10 min. Forse, eccetto la fuga dell'Indominus manca un pelo di tensione ma nel complesso il suo lavoro lo fa alla grande.
    Finale molto godurioso.

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    1. A me il primo, come sai, aveva sempre convinto solo in parte: questo, invece, fa il suo e lo fa bene.
      Sono felicissimo che ultimamente i film di questo tipo siano tornati ad essere leggeri e coinvolgenti come quando ero bambino.
      Goduriosissimo! :)

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  7. A me è piaciuto molto: divertito, divertente, prodotto con un sacco di soldi e ben confezionato, tamarro come l'estate richiede, e molto, molto simile ai film anni ottanta.
    Promosso!

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  8. Che ne parlino bene o male, questi sono quei film che io decido di vedere a prescindere. Perché devi, perché inspiegabilmente, ne hai sempre bisogno. ;-)

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  9. Francamente mi aspettavo le bottigliate, lieto di vedere che non è stato così.
    Chissà che questi dinosauri siano tornati ai fasti di un tempo...

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    1. Io mi sono divertito come un bambino.
      Per me, i dinosauri hanno vinto la loro scommessa. :)

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  10. Decisamente molto più onesto e coerente di molte altre cose, eppure... per me ci manca molto cuore. Per dire, per me il blockbusterone fracassone estivo per eccellenza degli ultimi anni rimane "Pacific rim".

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    1. Pensa, io sono della stessa opinione rispetto a Pacific Rim.
      Stranezze del Cinema. ;)

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  11. Insomma, allora non mi devo sentire in colpa se io un po' di voglia di vederlo ce l'avevo già?! E' che a me i dinosauri hanno sempre destato molta curiosità!

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  12. Un film jurassico non poteva che piacerti...
    Io, come ben sai, dai dinosauri preferisco tenermi alla larga. Che si parli di T-Rex o di J-Ford uahah :D

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    1. E fai male, perchè prima o poi i dinosauri verranno a bussare alla tua porta: che siano T-Rex o J-Ford! ;)

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  13. Per due ore ho pensato fosse un film della Asylum. Preferirei riguardami Sharknado.

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    1. Io invece, come scrivevo dalle tue parti, mi sono divertito come un bambino. Sono uscito dalla sala e mi pareva di essere ancora alle elementari, nel pieno degli anni ottanta.

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  14. Dopo aver letto che non l'avevi preso a bottigliate, sabato sono andata a vederlo al cinema e...sono tornata bambina :-) Come mi aveva preso il primo quand'ero alle elementari, mi ha divertito anche questo :-)
    E per tutto il film ho pensato che la maglietta del personaggio di Jake Johnson portasse una sfiga assurda ;-)

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    1. Concordo: il grande pregio di questo film è la sua capacità di far ritornare bambini.
      Un pò come succedeva negli anni ottanta. E non posso che esserne felici.

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  15. IndomiNus non IndomiTus. Non esistono dinosauri acquatici bensì rettili marini, in questo caso Mosasaurus. Il primo episodio non è parzialmente valido, è una gemma, ma bisogna saperlo guardare. JW almeno non è presuntuoso come Godzilla, na palla.

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    1. Godzilla non è piaciuto neanche da queste parti, ma il primo film del franchise di JP, per quanto epocale a suo modo, resta solo discreto, a mio parere, almeno quanto quest'ultimo è tremendamente divertente.
      E poco importano le definizioni scientifiche.

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    2. Si, importano poco, la sostanza non cambia. Non riesco però a capire cosa renda JP discreto ai tuoi occhi.

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    3. Non ti saprei dire, forse la fama che l'aveva preceduto, ai tempi, mi fece salire l'hype a livelli che la pellicola, di fatto, non è riuscita a raggiungere. Ad ogni modo, anche rivedendolo negli anni, mi è sempre parso efficace ma non così incredibile.

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