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lunedì 13 aprile 2015

Fast and furious 7

Regia: James Wan
Origine: USA
Anno: 2015
Durata:
137'





La trama (con parole mie): Deckhard Shaw, fratello di Owen, ridotto in fin di vita in seguito allo scontro con Dom Toretto e soci, giura vendetta alla crew di fuorilegge dall'alto senso dell'onore e della famiglia, bypassando la resistenza delle forze dell'ordine e di Hobbs e colpendo al cuore il gruppo.
Minacciati e braccati, i nostri dovranno fare appello a tutte le loro forze e risorse per guardarsi le spalle l'un l'altro, mettere i bastoni tra le ruote a Shaw ed al contempo vendicarsi a loro volta per le perdite subite.
Ma a quali livelli arriverà lo scontro tra le due forze, pronte a sconvolgere lo status quo di qualunque luogo sul globo ospiti il loro faccia a faccia?
Cosa saranno disposti a perdere i contendenti di questa faida, ora che è diventata materia di vendetta e dunque assolutamente personale da entrambi i lati della barricata?








Quando ci si cimenta in un campo artistico, o nella critica dello stesso, occorrono sempre una buona dose di follia e di coraggio, ed è fondamentale non avere timore di rischiare, o di esprimere le proprie opinioni in assoluta libertà, condividendole con il mondo come un barbarico YAWP.
Proprio per questo, pane e salame a parte, ho sempre pensato che, quando si finisce per rifugiarsi nelle proprie idee, schemi e pregiudizi senza alcuno sforzo riposto nel gettare il cuore oltre l'ostacolo, quello stesso coraggio viene inevitabilmente meno, insieme all'ispirazione e a tutto quello che ne consegue di positivo.
E so bene che molti di quelli che leggeranno questo post, soprattutto dopo aver dato una sbirciata al voto, storceranno il naso come fossero depositari di chissà quale scienza infusa che la settima arte ha donato solamente a loro, eletti di chissà quale circolo ove possono fregiarsi del titolo di "re del cazzo e della merda".
Ma tant'è: non ho mai avuto paura di dire la mia, e tantomeno di scriverla.
Dunque, fiato alle trombe: Fast and furious 7 non solo è il film migliore della serie, ma anche l'action più tamarro, potente, sguaiato - e toccante, non dimentichiamolo - dai tempi di Expendables 2, nonchè uno dei vertici del genere da almeno vent'anni a questa parte.
E sì, istintivamente, artigianalmente, visivamente, caratterialmente mi è piaciuto da morire.
L'esaltazione di sequenze assolutamente lontane dalla realtà, auto che volano tra i grattacieli di Dubai o contro elicotteri in piena manovra, The Rock che con la forza del bicipite spezza il gesso dopo non si sa neppure quanti giorni di degenza in ospedale, Statham e Vin Diesel che si battagliano a suon di sprangate alternando ai colpi della domenica mosse di wrestling non ha prezzo per chi, come me, è cresciuto a pane ed action, e che ancora oggi, alle spalle anni passati a riscoprire i grandi Classici ed il Cinema d'autore, riconosce l'importanza di questi prodotti come figli della sospensione dell'incredulità che fu propria di quegli anni ottanta tanto bistrattati eppure assolutamente fondamentali per quella che è stata la formazione di ben più di una generazione di spettatori.
A questi brividi sopra le righe si aggiungano poi le sensazioni provate guardando l'ormai ribattezzato "lungo addio" a Paul Walker, il divertimento di godermi la pellicola in parte insieme al Fordino - che tra un gioco e l'altro, è stato distratto dai "bimbi grandi con le macchinine" - l'impressione di assistere ad uno spettacolo come quelli che mi facevano spalancare gli occhi più di vent'anni fa, fino alla commozione di fronte ad una parte conclusiva toccante e sentita, addirittura in grado di riportare alla mente le lacrime versate per il finale di Spartacus: onestamente non so se sia perchè anche io ho perso di recente un amico che era e sarà sempre in qualche modo parte della mia famiglia, ma soltanto i dieci minuti finali varrebbero un applauso a scena aperta per la sincerità con la quale Wan e tutta la crew protagonista di questa tamarrata si spoglia della realtà cinematografica per rendere - e bene - l'idea che una perdita di questo genere finisce per lasciare a chi resta.
E nonostante "non ci siano addii, ma arrivederci", riesce difficile davvero credere che quelle due vetture che si separano possano essere il preludio, prima o poi, di un nuovo incontro.
Così come riesce difficile pensare che chi pensa che il Cinema sia altro possa trovare intenso ed importante quello che è stato fatto qui, pur applaudendo ad un tempo il revisionismo storico - splendido, sia chiaro - di un altrettanto eccessivo Tarantino o gridando al miracolo di fronte a supposte invenzioni dai significati oscuri se non per i loro autori.
Eppure quello cui ho assistito con Fast 7 è un vero e proprio miracolo, nonchè uno sdoganamento di quella che è sempre stata considerata settima arte bassa, una cocktail in grado di mescolare (auto)ironia e machismo, botte da orbi e sparatorie improbabili con massimi sistemi cui di norma preferiamo non fare cenno per evitare di essere considerati troppo normali ma che, al contrario, fanno parte della vita di tutti noi, dal primo all'ultimo.
Perchè tutti noi siamo figli, padri, fratelli, amici, in qualche misura ed almeno una volta nella vita.
E questo film, per quanto i suoi difetti e le sue assurdità possano essere macroscopiche, mostra proprio questo, con una schiettezza che le pellicole cosiddette d'autore tendenzialmente non hanno quasi mai.
Non voglio fare una colpa a questi ultimi, ma un merito a Fast 7.
Personalmente, non mi intendo di macchine e detesto guidare, eppure quando mi trovo di fronte a gioiellini di questo calibro, non toglierei il piede dall'acceleratore neppure per un secondo.
Per me, la mia Famiglia, un amico fraterno.
E per il Cinema.
Che ha bisogno di respirare ossigeno vero, gridare all'orizzonte e sentirsi davvero libero.
Come solo quando diamo sfogo ai nostri istinti "bassi" sentiamo essere possibile.
Come mi sono sentito sui titoli di coda di questo grande film.



MrFord




"And oh, my my, it would break your heart,
if you knew how I loved you, if I showed you my scars,
if I played you my favorite song lying here in the dark.
oh my my, it would break your heart."
The Gaslight Anthem - "Break your heart" - 



Così come James Wan e soci hanno dedicato questo film a Paul, io dedico il post, una volta ancora, a Emiliano. Anche se per me esistono gli addii, e non gli arrivederci.



38 commenti:

  1. ottimo pezzo! di quelli sentiti, di pancia in cui sei uno specialista...in sede di canzone io una Wheels of fire dei Manowar l'avrei azzardata...

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    1. Muchas gracias, Bradipo!
      E la canzone è stata una scelta di cuore: è stata quella che Emiliano ha voluto al suo funerale.

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  2. Ne stanno parlato tutti bene...
    Sto iniziando ad incuriosirmi.

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  3. Per me l'apice della serie è il 5 capitolo, più calibrato e con la scena della cassaforte che ogni volta mi fa alzare in piedi sul divano, ma anche questo 7 non sfigura affatto, anzi. Peccato per il poco utilizzo di The rock e Tony jaa, per il resto una goduria dal primo all'ultimo minuto. Certo a volte sembra quasi di guardare uno spin off di avengers tanto sembrano indistruttibili I protagonisti, ma finché esplode tutto così non ce ne frega un cazzo!
    ;-)

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    1. Il fatto che paiano tutti indistruttibili è una delle ficate di questo tipo di film!
      Comunque per me questo è di gran lunga il migliore della serie: è riuscito ad unire elementi di tutti gli episodi, regalare sequenze epiche ed un finale bellissimo.

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    2. The rock doveva avere una parte ancora minore,è stata ampliata dopo che PW è venuto a mancare :/
      E nei prossimi tre dovrebbe avere ancora + spazio!
      \m/ \m/

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    3. Con The Rock più presente, la serie non può che migliorare! ;)

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  4. Questa saga l'ho abbandonata tempo fa, farò una super maratona.
    Ho un pregiudizio però, forse anche perché il genere non mi è congeniale, dubito quindi si arrivi a una valutazione equivalente dalle mie parti. :)

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    1. Cerca di abbandonare il pregiudizio e goderti questi film così come sono: tamarrate a trecento all'ora! :)

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  5. Film che funziona meravigliosamente. Divertimento allo stato puro. Gli ultimi 10 minuti sono veramente toccanti.

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    1. Concordo in pieno su tutto. Film riuscito alla grande.

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  6. "re del cazzo e della merda" mi mancava XD
    So già che piacerà anche a noi di brutto!
    Ce lo terremo per una domenica(giornata di sfogo alimentare,adesso che siamo a dieta),con la giusta dose di patatine,alcool e fazzoletti ;)

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    1. APPLAUSI A JULEZ per il nuovo banner...ho notato adesso la chicca nella scritta del nome del blog,geniale!

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    2. Questo film non può non piacere a chi è almeno un pò tamarro dentro, e per una giornata come la descrivi è perfetto.
      Prepara anche i fazzoletti, però.

      E giro i complimenti a Julez, che ha realizzato davvero una ficata. :)

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    3. Ovvio che preparo i fazzoletti!!!come avrai notato dai miei millemila commenti,io sono una frignona senza speranze che piange anche con le pubblicità,figuriamoci con 10 minuti di strazzacuore ;)

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    4. Preparane parecchi, perchè quei dieci minuti sono davvero, davvero tosti.

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    5. Il film è una figata di proporzioni epiche,abbiamo apprezzato le tamarrate esagerate,l'ironia,gli scontri one on one come le acrobazia assurde con le macchine.(La Lycan hypersport OMFG!)
      E The Rock che stacca il gaitling e lo brandisce a mano?aaaaah!
      Gli ultimi 10 minuti sono stati effettivamente teneri,anche se non li ho trovati commoventi(ma ovviamente non ero nel tuo stato d'animo)

      Aspettiamo con ansia i prossimi tre(già annunciati!)

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    6. Io li trovo commoventi anche adesso quando guardo il video di See you again, figurati! ;)
      Per il resto, goduriose tamarrate.

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  7. ...mmmh...
    e non c'è nemmeno una principessa?
    mmmh non fa per me allora

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    1. Ci sono Ronda Rousey e Michelle Rodriguez, principesse dei cazzotti. Per me vanno benissimo. :)

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    2. La Ronda Rousey potrebbe diventare la mia principessa di riferimento.Bionda,muscolosa e con l'aria da camionista.Mi ci identifico parecchio XD

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    3. Ronda Rousey spacca, e il pensiero che possa mollare le MMA per passare al wrestling mi esalta forte!

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  8. Concordo pienamente. Sabato scorso, dopo un'iniezione pomeridiana di Bresson, in serata Vin Diesel & soci hanno riportato l'adrenalina del sottoscritto a livelli accettabili. Ho soprattutto apprezzato che le scene d'azione fossero intelligibili, qualità rara di questi tempi. Tanta roba.

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    1. Bresson Maestro sommo, ma prodotti come questo fanno davvero respirare.
      Tantissima roba.

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  9. Un buon prodotto di intrattenimento, ma resta pur sempre un cinepanettone per tamarri confezionato ad arte per impressionare i facilmente impressionabili come te, Ford.
    Un filmetto che si guarda con piacere, ma con altrettanto piacere si dimentica. Cercare di spacciarlo per un capolavoro mi sembra un tantino esagerato persino per te...

    E comunque il miglior Fast & Furious è e resterà sempre il primo nonché l'unico un minimo originale, ovvero il primo. ;)

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    1. Per me Fast&Furious comincia a decollare a partire dal quarto, quando le menate per le macchinine cedono il passo all'action vera e propria.

      Per il resto, non lo spaccio per un Capolavoro, ma per gran roba divertente, spassosa, tamarra e con due belle palle: senza dubbio meglio un prodotto di questo genere che un pippone come Tree of life!

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  10. Visto il primo film alle medie e mai recuperato gli altri...

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    1. Chettedevodì... le macchine non mi hanno mai interessato. Forse è per questo che già il primo capitolo per me era ostico.

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    2. Le macchine non hanno mai interessato neanche me. Infatti questa serie ha cominciato davvero ad avvincermi dal numero quattro, quando di fatto il prodotto è diventato più action. ;)

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  11. I tuoi tre bicchieri contro la stella e mezzo che io gli ho assegnato. Un pezzo, il tuo, di pancia, sincero, che un film orrendo come questo non si merita, a parer mio.

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    1. Denny, apprezzo il commento, davvero. Ma sei ancora troppo giovane e troppo radical - in senso buono, l'ho vissuto anche io - per poter accettare come grande un film come questo.
      Facciamo così: riparliamone tra una quindicina d'anni! :)

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  12. E mi aggiungo anche io ai commenti, non ci crederai ma a me il film è piaciuto parecchio, grande the rock, e la lotta con le spranghe tra vin diesel e jason statham, ma la scena che mi ha dato il fiato sospeso è stata oltre al volo delle macchine nei grattacieli, anche le macchine che cadevano dall'aereo, lì mi è venuto quasi un infarto - ho paura dell'altezza io hehehe - menomale che ero seduta in poltrona, altrimenti...

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    1. Le scene cult sono tantissime, e poi quel finale: una bomba.
      Davvero un grandissimo film, nel suo genere e non solo.

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