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lunedì 6 ottobre 2014

Lucy

Regia: Luc Besson
Origine: Francia
Anno:
2014
Durata:
89'





La trama (con parole mie): Lucy, una giovane donna da pochi giorni in coppia con uno strambo trafficante di chissà cosa in pieno Oriente, finisce vittima di un raggiro dell'improvvisato fidanzato e si ritrova costretta a testare una misteriosa droga su se stessa, minacciata da un manipolo di criminali coreani.
Peccato che la stessa sostanza finisca per accelerare l'evoluzione delle capacità cerebrali di Lucy, che progressivamente si ritrova ad essere una sorta di divinità in Terra pronta a spaccare culi a destra e a manca, stringere alleanze improvvisate con la polizia francese, contattare uno studioso del nostro organo più complesso promettendo a quest'ultimo di raggiungerlo per rivelargli quello che ha scoperto sulla sua pelle e diventare una sorta di profeta del Nuovo Millennio in una forma alla quale non daremmo un soldo bucato.







Tendenzialmente, ho sempre pensato che Luc Besson fosse un aspirante grande regista clamorosamente sopravvalutato, fin dai tempi del botto che fece con Leon - che pure mi piacque, e ancora oggi ritengo il suo lavoro migliore -: neppure il suo zampino in tamarrate come Transporter, nel corso degli anni, è riuscito a farmi cambiare idea.
Quando, poi, seppi di questo tentativo a metà tra l'action sguaiato ed una porcatina di qualche anno fa come Limitless, come se non bastasse interpretato da Scarlett Johansson, che ultimamente - soprattutto dopo l'orrido Under the skin - che non solo appare molto meno figa di quanto continuino a volerla dipingere ma anche decisamente cagna maledetta incapace di azzeccare un film uno, la frittata si è potuta dire fatta.
E come volevasi dimostrare, Lucy si è rivelata senza ritegno una delle peggiori pellicole dell'anno fin dai primi montaggi alternati in bilico tra l'azione - completamente implausibile - della narrazione ed inserti agghiaccianti da documentario in pieno delirio malickiano pronti a scatenare al quinto minuto la voglia di bottigliate da grandi occasioni: fortunatamente per il sottoscritto, ad un incipit da calci rotanti in piena faccia del regista, è seguita una lunga parte legata ai primi effetti della droga sulla protagonista buona per un riposino da relax che è riuscito nell'intento di stemperare gli effetti di un'escalation degna dei peggiori film horror - in quanto a ridicolaggine della sceneggiatura - condita da un'altrettanto agghiacciante Johansson nel ruolo di spaccaculi - a questo punto quasi mi trovo a rivalutare Maggie Grace priva della patente improvvisatasi guidatrice di rally urbano in Taken 2 -, un Morgan Freeman in versione Una settimana da dio dall'altra parte della barricata ed una compilation da remix dei poveri di quel pippone di The tree of life con i suoi dinosauri da National Geographic ed il Capolavoro più nocivo della Storia del Cinema, 2001, tanto inarrivabile quanto imitato da generazioni e generazioni di registi assolutamente non all'altezza neppure dell'unghia dell'alluce di una delle scimmie kubrickiane.
Il tutto per vedere scimmiottare - per l'appunto - le danze di proiettili in slow motion tipiche dell'eredità action orientale e pregustare, per dirla con parole di Julez, il fatto che, utilizzando il nostro cervello al massimo delle sue potenzialità, finiremmo per diventare una chiavetta usb.
E sempre per dirla come la signora Ford, "speriamo almeno sia da sessantaquattro giga".
Ironia a parte, continuo ad essere meravigliato di come film come questo, in bilico tra un marchettone alla Samsung - clamorose le inquadrature dedicate alla videocamera hd in bella mostra nel corso dell'esibizione in pieno stile del già citato Under the skin di Lucy - ed uno svolgimento che neppure negli anni ottanta e nel peggiore degli action di serie b sarebbe riuscito a colpire non solo l'immaginario della parte di cervello pensante del pubblico, ma anche di quella naif.
Inoltre, se la Johansson non è mai stata un ricettacolo di speranze per la recitazione, è davvero un peccato vedere ridotti a macchiette il già citato Morgan Freeman - che, negli ultimi anni, pare essersi svenduto almeno quanto De Niro - ed il fu protagonista di Old Boy e I saw the devil Choi Min Sik, villain improbabile e talmente sopra le righe da risultare ridicolo.
Non che il resto del film, le sue radici nere da castello di Maleficent e le sue scimmie in CGI non siano da meno.



MrFord



"Cellophane flowers of yellow and green
towering over your head;
look for the girl with the sun in her eyes,
and she’s gone."
The Beatles - "Lucy in the sky with diamonds" - 



25 commenti:

  1. Me lo stanno bollando tutti quanti.
    Quasi quasi lascio stare...

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  2. oggi pubblicazione in stereo,,,ma io , pur non essendo convinto dal film, sono stato un po' più buono di te.,,.,.

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    1. Sei stato clamorosamente troppo buono.
      Come ho scritto da te, una vera merdina.

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  3. Ho letto di ggente che, pur elencando gli stessi obbrobbri da te giustamente enumerati, è riuscita ad entusiasmarsi.E parlo di recensori di un certo spessore! (True Story)

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    1. Io mi sono talmente entusiasmato che verso la fine pensavo di suonare la batteria sulle dita delle mani di Besson.
      Con un martello.

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  4. Io non l'ho trovato così malaccio, secondo me pecca un po' nel finale quando si lascia andare a pipponi metaforici davvero troppo invadenti. Anche l'inizio con i montaggi in parallelo di lei e degli animali non mi ha disturbato, per quanto didascalico fosse. Avrei voluto solo che Lucy menasse un po' di più le mani invece di trasformarsi nella sorella del dottor manhattan

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    1. Per me una schifezza su tutta la linea, dall'inizio alla fine.
      Davvero pessimo.
      Inserti malickiani compresi.

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  5. mi aspettavo le bottigliate! posto che a me la Johansson piace e che sono tra i pochi a pensare che Under the skin meriti, l'ultimo Besson è di una bruttezza imbarazzante. non uscivo così da un cinema dai tempi di Basic Istinct. lo dico? è una cagata pazzesca (92 minuti di applausi...)

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    1. Bruttezza imbarazzante davvero.
      Anche se non è tanto peggio di Under the skin! ;)

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  6. Pensavo l'avresti bottigliato, invece a quanto pare siamo proprio al livello della vergogna cinematografica... io ho adorato Nikita e Léon, trovato divertente Il quinto elemento, ma da lì in poi è stata una discesa inesorabile. Un vero peccato.

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    1. Leon è un buon film, ma già Nikita mostrava quello che è Besson: un fuoco di paglia. E questo film ne è l'ennesima - e pessima - dimostrazione.

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  7. Come ho scritto un po' ovunque, nonostante la presenza di quel simpatico tamarro di Besson e di quella top... ehm... bella ragazza della Johansson, non mi ispira per nulla.

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  8. Odiato profondamente. Soprattutto nella parte finale.

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    1. Odiato profondamente anch'io. Dal terzo minuto, più o meno.

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  9. concordo
    Scarlett Comesiscrive è improbabile come spaccaculi (è come Julia Roberts: non ce la fa a fare la cattiva)
    LUCY è candidato fin d'ora per il premio CHIAVICA 2014

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    1. Un candidato autorevolissimo per il Ford Award dedicato al peggio dell'anno anche per me.

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  10. velo pietoso su quanto scrivi di scarlett johansson.
    delle assurdità che manco luc besson riuscirebbe a concepire :)

    quanto al film, nonostante i suoi evidenti difetti, è sempre molto più godibile di qualunque action da te consigliato...

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    1. Soltanto uno scellerato ed incompetente di action come te poteva considerare godibile questa merdina!

      E la Johansson, continuo a ripeterlo, è molto meno strafiga di quanto vogliono dipingerla.

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  11. Ti capisco. Anche io stentavo a credere di aver assistito ad uno spettacolo così pietoso.

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