Regia: Richard Linklater
Origine: USA
Anno: 1995
Anno: 1995
Durata: 105'
La trama (con parole mie): Jesse, americano di belle speranze in viaggio attraverso l'Europa a seguito della fine di una storia, e Celine, parigina dai genitori sessantottini profondamente legata all'indipendenza femminile, si incontrano per caso su un treno grazie al litigio di una coppia tedesca, e a seguito di una proposta improvvisa del ragazzo, decidono di passare una notte per le strade di Vienna insieme, prima che lui torni negli States il mattino dopo.
E' l'inizio di una grande avventura dialettica e sentimentale, grazie alla quale i due decidono di mettersi reciprocamente a nudo sfruttando l'attrazione e l'intesa creatasi in quelle poche battute scambiate sui sedili del treno: dai massimi sistemi agli attimi fuggenti, la cronaca di un amore che potrebbe finire quello stesso giorno, o durare in qualche modo per sempre.
Esistono alcuni titoli, piccoli o grandi, con merito oppure no, in grado di assurgere praticamente dalla loro uscita allo status di cult generazionali, e di conseguenza ammirati da pubblico e critica quasi a prescindere dai loro meriti effettivi.
Richard Linklater, regista dall'animo indie e dalle numerose sperimentazioni, nel pieno degli anni novanta confezionò questo piccolo gioiellino della commedia romantica sfruttando principalmente una sceneggiatura concentrata sui fitti dialoghi e l'affiatamento dei suoi due protagonisti, gli allora sex symbols Ethan Hawke e Julie Delpy, a spasso per le strade di una Vienna lontana dai consueti luoghi da cartolina e di fatto teatro di una vicenda destinata a rimanere nel cuore di chi si immagina l'abbia vissuta - e per il pubblico con loro - per sempre.
In questo senso lo spirito romantico ed in un certo qual modo spensierato della primavera della vita è catturato alla perfezione dagli scambi spontanei tra i due protagonisti, dalla richiesta improvvisata di Jesse a Celine di abbandonare il treno per passare con lui la notte per le strade della città nonostante si siano appena conosciuti - scelta che comprendo benissimo, in fondo avrei fatto la stessa cosa mosso dagli identici "dubbi" che assillano il protagonista maschile - ai botta e risposta che toccano temi come i ricordi d'infanzia, il rapporto con i genitori, le basi gettate - o che si crede di gettare - per il futuro.
Non che ci si trovi di fronte ad una vera e propria pietra miliare del genere, eppure il lavoro di Linklater funziona proprio per la sua spontanea ingenuità, quel suo essere naif tipico del lato positivo degli anni novanta, uno dei decenni più caotici e distruttivi della Storia recente, si parli di arte oppure di vita e sentimenti.
I due protagonisti, affiatati e perfetti nell'incarnare l'animo da finto sbruffone impacciato dell'americano Jesse e quello della sensibile ed artistoide Celine, parigina doc, hanno il grande merito di mostrare la luce del "grunge" e di tutto quello che, all'epoca, infuocava la ribellione di adolescenti e post-adolescenti senza dover finire necessariamente nel tunnel della depressione, quanto piuttosto raccogliendo il testimone dei Fab Four con il loro "All you need is love", vivendo un'avventura on the road tornando in qualche modo alla sperimentazione senza pensieri dell'epoca hippie.
Certo, nel complesso l'operazione alterna momenti di grande ispirazione poetica ad altri tendenti al paraculismo, eppure lo spirito che la pervade è sincero e convincente, così come il finale, che ha tutto il sapore di quelle cotte estive che lasciano con una grande nostalgia ed al contempo un'emozione che si è convinti non si avrà più l'occasione di provare nella vita, e chissà che in qualche modo non sia davvero così.
Personalmente, perdendomi con Jesse e Celine tra le vie di Vienna - città che, peraltro, devo ancora visitare -, ho ripensato alle storie di una notte avute a Barcellona e in Irlanda ormai quasi dieci anni fa, a quei ricordi sbiaditi di ragazze alle quali certo non avevo promesso lo stesso amore di Jesse a Celine, o dato appuntamenti ai quali difficilmente avrei prestato fede - del resto, ai tempi non rispettavo neppure quelli a Milano, quindi figurarsi addirittura oltre confine -: eppure, nonostante tutto, la magia di quel momento della vita in cui pare possibile effettivamente costruire il proprio futuro pezzo per pezzo è assolutamente percepibile ed elettrizzante in ogni fotogramma di questo piccolo, imperfetto, travolgente film, che non sarà nulla di eclatante ma senza dubbio finisce per essere unico ed irripetibile come un amore perduto.
In questo senso lo spirito romantico ed in un certo qual modo spensierato della primavera della vita è catturato alla perfezione dagli scambi spontanei tra i due protagonisti, dalla richiesta improvvisata di Jesse a Celine di abbandonare il treno per passare con lui la notte per le strade della città nonostante si siano appena conosciuti - scelta che comprendo benissimo, in fondo avrei fatto la stessa cosa mosso dagli identici "dubbi" che assillano il protagonista maschile - ai botta e risposta che toccano temi come i ricordi d'infanzia, il rapporto con i genitori, le basi gettate - o che si crede di gettare - per il futuro.
Non che ci si trovi di fronte ad una vera e propria pietra miliare del genere, eppure il lavoro di Linklater funziona proprio per la sua spontanea ingenuità, quel suo essere naif tipico del lato positivo degli anni novanta, uno dei decenni più caotici e distruttivi della Storia recente, si parli di arte oppure di vita e sentimenti.
I due protagonisti, affiatati e perfetti nell'incarnare l'animo da finto sbruffone impacciato dell'americano Jesse e quello della sensibile ed artistoide Celine, parigina doc, hanno il grande merito di mostrare la luce del "grunge" e di tutto quello che, all'epoca, infuocava la ribellione di adolescenti e post-adolescenti senza dover finire necessariamente nel tunnel della depressione, quanto piuttosto raccogliendo il testimone dei Fab Four con il loro "All you need is love", vivendo un'avventura on the road tornando in qualche modo alla sperimentazione senza pensieri dell'epoca hippie.
Certo, nel complesso l'operazione alterna momenti di grande ispirazione poetica ad altri tendenti al paraculismo, eppure lo spirito che la pervade è sincero e convincente, così come il finale, che ha tutto il sapore di quelle cotte estive che lasciano con una grande nostalgia ed al contempo un'emozione che si è convinti non si avrà più l'occasione di provare nella vita, e chissà che in qualche modo non sia davvero così.
Personalmente, perdendomi con Jesse e Celine tra le vie di Vienna - città che, peraltro, devo ancora visitare -, ho ripensato alle storie di una notte avute a Barcellona e in Irlanda ormai quasi dieci anni fa, a quei ricordi sbiaditi di ragazze alle quali certo non avevo promesso lo stesso amore di Jesse a Celine, o dato appuntamenti ai quali difficilmente avrei prestato fede - del resto, ai tempi non rispettavo neppure quelli a Milano, quindi figurarsi addirittura oltre confine -: eppure, nonostante tutto, la magia di quel momento della vita in cui pare possibile effettivamente costruire il proprio futuro pezzo per pezzo è assolutamente percepibile ed elettrizzante in ogni fotogramma di questo piccolo, imperfetto, travolgente film, che non sarà nulla di eclatante ma senza dubbio finisce per essere unico ed irripetibile come un amore perduto.
MrFord
"More than words
is all you have to do to make it real
then you wouldn't have to say that you love me
'cause I'd already know."
is all you have to do to make it real
then you wouldn't have to say that you love me
'cause I'd already know."
Extreme - "More than words" -
sai che pensavo fosse un horror?
RispondiEliminatra l'altro dai due bicchieri e mezzo, quindi non è neanche un horror metaforico.
Niente horror. Ma una piacevolissima commedia romantica indie. :)
Eliminaneanche un gocciolino di sangue? no, eh?
EliminaAhahaha no, a questo giro niente sangue! ;)
EliminaUn giorno me lo vedrò questo film
RispondiEliminaGuardali tutti e tre. Meritano.
Eliminacon July Delpy sarei fuggito in capo al mondo...m'attizza proprio 'sta donna...a parte questa deriva ormonale , questo è un piccolo cult anche per me...
RispondiEliminaA me non fa impazzire, ma posso capire perchè il film sia un cult anche per te, Delpy a parte! :)
EliminaEeehhh la cita finaleeeeh! ;)
RispondiEliminaL'ho trovato vigliacco e paraculo fin dal trailer.Mai voluto guardare...Forse un giorno,quando certe cicatrici all'epoca freschissime, smetteranno di darmi fastidio lo guardero' .
Guardandolo senza cicatrici resta solo il meglio. Ritenta. :)
EliminaCredo di non averlo mai visto, probabilmente un giorno lo farò.
RispondiEliminaVale quanto scritto sopra: recuperali tutti e tre!
EliminaIngeneroso.Sono cresciuta con Jesse, per Ethan Hawke io e le mie amiche avevamo una cotta mostruosa, e Celine. E temo di essere anche invecchiata con loro.Before Midnight è stato un colpo al cuore!
RispondiEliminaPerchè ingeneroso? Ne ho parlato bene!
EliminaComunque ti capisco: Before midnight è stato quello che mi ha emozionato di più!
per me uno dei film della vita, già sai :)
RispondiEliminaGià so. E chissà, se l'avessi visto allora, forse l'avrei considerato tale anche io!
EliminaA costo di essere impopolare e poco cinefila: che due palle cuBbiche!
RispondiEliminaAddirittura!? Non sarà il filmone del secolo, ma neppure così noioso!
EliminaAllora, facendo due calcoli l'ho visto a 15 anni, massimo 16. Della visione ricordo benissimo che 'sti due non li sopportavo più con le loro pippe mentali. Forse non era l'età giusta per affrontarlo, è vero, ma sono rimasta così traumatizzata che non gli concederò mai una seconda chance XD
EliminaIo invece voto per una seconda possibilità, con visione dell'intera trilogia. Considerato il cambio d'età potrebbe cambiare anche la prospettiva. :)
Eliminaalla buon'ora, ford!
RispondiEliminala tua prossima scoperta dagli anni '90 cosa sarà, nevermind dei nirvana? ahah :)
Ho giusto giusto scoperto un gruppo che secondo me è destinato a durare più del Nirvana, i Pearl Jam! ;)
EliminaMaledetta la mia connessione di questi giorni. Volevo vederlo ieri sera e non ci sono riuscita. Spero stasera di riuscirci. Poi il secondo e subito dopo si può andare in sala. =)
RispondiEliminaIo ho fatto la stessa cosa. Ed è stato davvero niente male!
EliminaHo amato l'alba e adorato il tramonto. E anche la mezzanotte non mi ha lasciato indifferente.
RispondiEliminaTra i tre, io ho preferito la mezzanotte. Ma ne parlerò in questi giorni. ;)
EliminaIo gli altri due li vidi all'epoca della loro uscita.
EliminaE credo di averli amati allo stesso modo ma in tempi diversi, quindi, di conseguenza, in modo diverso. Una specie di evoluzione, come quella di Jesse e Celine.
Posso capire. Forse per me è stato più facile scegliere, avendoli visti in tre giorni! ;)
EliminaHai saputo ritrasmettere alla perfezione quei sentimenti di cotta, sorrisini e tanta speranza che lo stesso film mi aveva dato!
RispondiEliminaUn piccolo cult davvero, di cui spero di riuscire a vedere in qualche sala la conclusione!
p.s.: proprio grazie a Jesse e Celine, a breve mi concederò un weekend in quel di Vienna :)
Prima o poi spero di concedermelo anche io, un weekend a Vienna. Anche se sarà in famiglia e lontano da questo tipo di atmosfere! :)
EliminaSono troppo poco cuoriciosa e romantica per film del genere. Before Midnight l'ho visto... ehm, sbadigliavo :D
RispondiEliminaMa ammetto che l'idea ha il suo fascino. Ma resto dell'idea che non c'è niente di più romantico di un bel film horror old style, da vedere a due.
Addirittura!? Io sono rimasto inchiodato. Una specie di thriller di coppia.
EliminaDetto questo, l'horror funziona spesso e volentieri, quando si è in due.
Ma alla fine l'hai visto Eden Lake, a proposito di coppie incasinate con l'horror?
L'ho visto e l'ho apprezzato. Ed ho amato il finale odiando quei ragazzini! Lake Mungo invece non mi riesce di trovarlo +_+
EliminaLake Mungo non è semplice da trovare, in effetti. Ma non mollare, perchè merita parecchio!
EliminaE sono contento che Eden Lake ti sia piaciuto!
Non so da che parte rifarmi per scovarlo. Anche i seed su torrent - salve, guardia di finanza - son scarsissimi.
EliminaIo ai tempi lo trovai sul Mulo. Fai un tentativo. :)
Eliminaper me un classico della commedia romantica, un film dove tendenzialmente non accade nulla se non semplice amore... strepitoso!
RispondiEliminaStrepitoso magari è un pò troppo, ma sicuramente molto piacevole! :)
EliminaCiao, sono la tua vecchia lettrice cagacazzo, e mi sono accorta solo ora che nel titolo c'è un "the" di troppo. ;)
RispondiEliminaMi era scappato, giustamente eliminato! ;)
EliminaDevo recuperarmi tutta la serie, perché all'epoca avevo sviluppato una sorta di allergia ad Ethan Hawke...
RispondiEliminaConsiderato che anche tu vivi una storia duratura, potrebbe essere un recupero niente male! :)
Eliminalo sto recuperando, proprio dopo vent'anni...che vergoooognaaaa hahaha :)
RispondiEliminaBeh, anche io l'ho recuperato solo in questo periodo! :)
Elimina