In un certo senso, non c'è occasione migliore che uno in particolare di questi, selezionato per il sottoscritto dal mio sempre mitico fratellino Dembo.
SPERO CHE SERVANO BIRRA ALL'INFERNO di TUCKER MAX
Quando il già citato Dembo mi ha regalato questo libro, poco prima che partissi, le sue parole sono state più o meno queste: "Sono sicuro che tu e lui vi divertireste, se usciste insieme".
In effetti, non ha tutti i torti.
Tucker Max è un vero stronzo, un figlio di papà dell'America bene convertitosi allo spring break selvaggio e perenne ed alla scrittura dopo un inizio di carriera nell'ambito della Legge - figuratevi -: roba da far sembrare gente come Hank Moody uno scolaretto.
I suoi racconti di sbronze e scopate sono tra i più assurdi e divertenti che abbia mai vissuto o sentito, una vera miniera d'oro di risate, stralci grotteschi di vita, momenti al limite della fantascienza in stile Una notte da leoni - il primo racconto sulla sbronza ed il sushi e l'attacco di diarrea in un motel dalle parti del Texas, se non ricordo male, sono da antologia -: Tucker Max potrebbe facilmente essere odiato, ma che posso farci!?
Sarà che sono uno stronzo anche io, ma adoro quest'uomo. E spero un giorno di poter bere con lui.
LA SOTTILE LINEA SCURA di JOE R. LANSDALE
Non poteva mancare, nel corso di quest'estate fordiana, il consueto appuntamento del sottoscritto con Joe Lansdale, uno degli autori più amati del Saloon, responsabile della creazione della meravigliosa saga di Hap e Leonard nonchè di alcuni tra i romanzi più intensi che abbia letto negli ultimi anni.
Questo La sottile linea scura, partito su ritmi dilatati che richiamano i racconti in stile Stand by me e rievocano l'infanzia dello scrittore stesso, è stato il titolo targato Lansdale che ho portato avanti più lentamente, patendo in parte la mancanza del ritmo e delle battute cui il mitico texano mi ha abituato: eppure, grazie ad un finale degno di quella meraviglia che fu In fondo alla palude, quel bastardone di Joe è riuscito a colpirmi - e commuovermi - ancora una volta, mescolando temi importanti come il razzismo negli Stati Uniti del Sud a quello della Famiglia, sempre cara al Nostro.
E il Nostro, da queste parti, è ormai parte della Famiglia.
IL MULO di TONY D'SOUZA
Questo interessante romanzo, opera di un giovane autore che si è cimentato in ogni genere di viaggio ed occupazione, è giunto in casa Ford grazie ad un regalo di compleanno del buon vecchio Tom, e si è rivelato un'ottima alternativa agli scrittori di genere noir/crime che quasi quotidianamente affollano il bancone del Saloon.
Scritto probabilmente sulla scia del Cinema di genere anni ottanta e novanta - da Scarface a Blow - ed incentrato sulla figura di un giornalista disoccupato che finisce per reinventarsi mulo - termine con il quale si distinguono i corrieri che trasportano principalmente droghe leggere, ma non solo, attraverso gli USA ed il Messico -, il lavoro parte fortissimo confezionando una prima parte da manuale per poi perdere qualche filo nel finale, che ho trovato leggermente sbrigativo e tagliato con l'accetta rispetto a quelle che potevano essere le premesse poste dallo stesso D'Souza all'inizio del romanzo.
Da un lato un peccato, dall'altro la piacevole scoperta di un nuovo nome da mettere in lista e tenere d'occhio.
MrFord
To be continued...
Li leggerei tutti e tre... e quasi quasi lo faccio.
RispondiEliminaE quasi quasi fai molto bene! :)
EliminaGrandissimo Tucker Max, sapevo che avresti apprezzato.
RispondiEliminaSe mai dovessi capitare in una serata con te e Tucker, so già quali potrebbero essere l'estreme conseguenze, ovvero:
Io nudo in ginocchio tutto sporco di sbocco che invoco l'aiuto di dio. E come ben sai sono ateo.
;)
Cazzo, Fratello, ho apprezzato tantissimo!
EliminaMitico Tucker!
Una serata con lui sarebbe divertentissima, e temo che per te si tradurrebbe in qualche invocazione divina! ;)
Quest'ultimo in particolare mi garba parecchio...;-)
RispondiEliminaHai deciso di intraprendere una nuova carriera!? ;)
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