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giovedì 25 luglio 2013

The following - Stagione 1

Produzione: FOX
Origine: USA
Anno: 2013
Episodi: 15



La trama (con parole mie): Ryan Hardy è un ex agente dell'FBI specializzato nella caccia ai serial killer ormai "in pensione" da una manciata d'anni, a seguito dei traumi fisici e mentali che la cattura dello spietato Joe Carroll ha lasciato su di lui prima che fosse finalmente incarcerato.
Quando lo stesso serial killer, supportato da una vera e propria "famiglia allargata" di seguaci pronti a tutto per lui riesce ad evadere, Hardy viene richiamato in modo che possa consegnarlo una volta ancora alla Giustizia: in realtà è lo stesso Carroll a volere un rinnovato confronto con il suo antagonista, spinto dal desiderio di scrivere un nuovo capitolo - se non addirittura un romanzo intero - della loro storia di rivali.
Per Hardy inizierà una caccia che presto si trasformerà in un vero e proprio incubo per l'agente, i suoi colleghi, gli States nonchè per l'ex moglie di Carroll - della quale Ryan è innamorato - e suo figlio, il piccolo Joey.





Film, serie tv, romanzi che abbiano come cornice un'ambientazione legata a serial killer, morti ammazzati e chi più ne ha, più ne metta, sono di norma molto ben accetti in casa Ford, forti del fatto di rappresentare una di quelle categorie in grado di mettere d'accordo il sottoscritto e Julez senza dover necessariamente ricorrere al compromesso come capita con il Cinema d'autore o un certo tipo di musica - un nome su tutti, Tom Waits -.
Accanto ai consueti Criminal minds e Jo Nesbo, dunque, devo ammettere che l'arrivo di una grossa e pubblicizzatissima produzione come The following aveva creato un certo hype qui al Saloon, nella speranza che lo stesso si potesse tradurre in una serratissima caccia/confronto tra l'agente Hardy - Kevin Bacon, altro attore molto ammirato da queste parti - e l'assassino seriale Joe Carroll - un molto, molto meno ammirato James Purefoy - in grado di tenerci praticamente inchiodati allo schermo.
Il risultato è stato decisamente più deludente - o diludendo, per usare un termine ormai mitico - di quanto non si presentasse sulla carta e non fosse stato spinto dalla massiccia campagna pubblicitaria della Fox, che ha presentato il prodotto di Kevin Williamson neanche si trattasse di una sorta di versione tv de Il silenzio degli innocenti: certo, la confezione è buona, il cast - Purefoy a parte - discreto, la tensione regge e la curiosità stuzzica, eppure il risultato pare più simile ad una sorta di improbabile affresco nello stile di Harper's Island - altra robetta spacciata per grande thriller uscita qualche stagione fa - che non ad un'opera da mozzare il fiato come sono state, in sala, il già citato Il silenzio degli innocenti, Manhunter o Zodiac.
Se, dunque, da un lato la questione della setta di seguaci di Carroll, unita alla devozione per il killer e alle azioni perfettamente coordinate intriga e suscita riflessioni importanti sul controllo che esercitano - ed hanno esercitato, vedasi Charles Manson - figure dubbie ma oltremodo carismatiche su menti più influenzabili e ne escano personaggi sfaccettati e ben scritti come quello di Emma - braccio destro di Joe -, dall'altro spesso e volentieri si sfiora la quasi fantascienza per la facilità con la quale i suddetti followers Carrolliani riescono a tenere in scacco le forze dell'ordine, o si inciampa in dettagli poco curati - cellulari triangolati solo ed esclusivamente quando serve alla risoluzione della trama, il problema di alcolismo di Hardy già dimenticato alla seconda puntata, l'utilizzo di figure decisamente troppo sopra le righe come la vicina di casa nonchè ex dello stesso Ryan - che, fondamentalmente, finiscono per minare la credibilità del risultato finale.
Un peccato, perchè se si fosse puntato meno sulle scene madri - l'inutilmente troncato e sopra le righe season finale - e più sulle sfumature convincenti - i personaggi di Roderick e Jacob, in assoluto i più interessanti tra i seguaci della setta, l'ossessione di Hardy per Carroll ed il rapporto con sua moglie - il risultato sarebbe stato senza dubbio ricordato non tanto come l'ennesima sparata delle major del piccolo schermo ma come una produzione di qualità autoriale in grado di solleticare paure ed inquietudini con potenzialità da blockbuster.
Nonostante tutto, comunque, in casa Ford si continuerà a seguirlo anche il prossimo anno, nella speranza che, come fu per American Horror Story, ad una prima stagione decisamente al di sotto delle attese segua una seconda in grado di lasciare a bocca aperta: in caso contrario, nonostante i morti ammazzati ed i killer siano pane per i denti degli occupanti del Saloon, non avrò certo difficoltà a destinare Ryan Hardy ed i suoi tormenti al limbo dei serial abbandonati senza troppi patemi d'animo.
Nel frattempo, nonostante mantenga alta la guardia, cerco di essere ottimista e di credere che il meglio di e per The following debba ancora venire, e che l'eredità di Joe Carroll ed il suo impatto sulle vite di Ryan, Claire ed il piccolo Joey si sia fatto sentire solo in superficie.



MrFord



"Hey, I ain't never coming home
hey, I'll just wander my own road
Hey, I can't meet you here tomorrow 
say goodbye don't follow
misery so hollow."
Alice in chains - "Don't follow" - 


24 commenti:

  1. E va beh dai, c'è di peggio. Il Cannibale, ad esempio. ;)

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    1. vedo che l'umorismo in casa ford è davvero contagioso ahahah :D

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    2. Contagiosissimo! :)
      E direi che Julez non avrebbe potuto scrivere parole più sante! ;)

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  2. proprio per le cose che hai (ben) scritto, io invece lo bottiglierei dall'inizio alla fine. ma forte! grossa, grossissima delusione. hardy è un idiota che ne becca sempre di santa ragione e carroll ha scassat'o'cazz con sta cosa di poe. l'unica aspetto interessante riguarda le relazioni all'interno della mini-società di cattivoni (non così tuttiperunounopertutti). ah, e poi c'è il figaccione gaio che è un bel vedere. niente seconda stagione per me.

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    1. Sicuramente una delusione, almeno rispetto a quanto era stato pompato durante la promozione, ma neppure qualcosa di orripilante come altre proposte che hanno invaso il piccolo schermo in questi anni.
      Per me un tentativo la seconda stagione lo può valere.

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  3. Pessimo,è l'enorme delusione della stagione televisiva...Ford,penso tu sia il solo che "conosca" che ha dato un voto più alto di 5 a questa serie-ciofeca!!!Dagli attori(specie i comprimari),ai dialoghi,alla trama una boiata senza fine...
    Massimiliano

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    1. In realtà dovessi pensare ad un voto da zero a dieci penso sarebbe un cinque e mezzo.
      Staremo a vedere con la prossima stagione se mi toccherà sfoderare le bottigliate o no!

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  4. james purefoy non sarà un granché, ma in confronto a the rock o a stallone è un genio della recitazione!

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  5. Mah, mi è piaciucchiata questa serie, dai.
    Però boh.

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  6. Mah, le prime puntate erano una bomba poi ha perso tutto il suo fascino di conseguenza non ho seguito più la serie.

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    1. Vedi commento sopra; anche perchè i "poliziotti" sono diventati via via dei veri polli...

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    2. Si è sfaldata strada facendo, ma non penso che anche le prime puntate fossero "bombe".
      Vedremo se il prossimo anno si riprenderà o affosserà definitivamente.

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    1. In questo caso, non ti sei persa tutto 'sto granchè!

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  8. Da un pilot esaltante a colpi di scena prevedibili e assurdi! E si prospetta una seconda stagione allo stesso livello di trash... una possibilità credo gliela concederò comunque, se non altro per Kevin :)

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    1. Staremo a vedere che succederà il prossimo anno: spero non naufraghi, più che altro perchè mi dispiace sempre e comunque abbandonare le serie.

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  9. Purtroppo è vero, una serie partita alla grande per poi continuare e concludersi malamente. Anche se devo ammettere che Kevin Bacon regala un'ottima interpretazione.

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    1. Kevin Bacon è una garanzia, speriamo solo che con la seconda stagione le cose migliorino!

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  10. concordo con la generale impressione...
    una bottiglia di Christal.
    si apre e fa il botto, poi lo bevi e non è che sappia di tappo, però...

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  11. Secondo me la trama è stata decisa durante le riprese. "E adesso?". "Adesso ci inventiamo una ex-fidanzata vicina di casa". "Daaai! Sei un genio!".
    Almeno in Harper's Island schiattavano tutti.

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    1. Quindi dici che gli sceneggiatori erano gli stessi di Boris!? ;)

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