Regia: Giuseppe Tornatore
Origine: Italia
Anno: 2013
Durata: 124'
La trama (con parole mie): Virgil Oldman è uno dei critici d'arte e specialisti in aste più apprezzati del mondo. Schivo e solitario per natura, passa la maggior parte del suo tempo libero a proteggersi dal contatto con l'esterno e ad organizzare acquisti mirati insieme al suo vecchio amico Billy Whistler in modo da rendere la sua personale collezione di ritratti di donna sempre più consistente.
Quando viene contattato da una giovane intenzionata a commissionargli la valutazione delle opere ereditate dai genitori per organizzare un'asta delle stesse, Virgil viene travolto dallo strano mondo della ragazza, che soffre di agorafobia e vive reclusa nella villa di famiglia che sogna, un giorno, di poter vendere per poter tornare ad uscire e conquistare quel "fuori" che le è sempre mancato.
Tra i due, così diversi eppure in qualche modo simili, comincia ad instaurarsi un legame sempre più profondo, che dai primi conflitti li porterà a vivere una storia d'amore intensa ed unica quanto la collezione dello stesso Oldman.
Cosa sarà più importante, alla fine? L'arte o la vita? E all'asta per il cuore di Virgil chi farà la migliore offerta?
Quando viene contattato da una giovane intenzionata a commissionargli la valutazione delle opere ereditate dai genitori per organizzare un'asta delle stesse, Virgil viene travolto dallo strano mondo della ragazza, che soffre di agorafobia e vive reclusa nella villa di famiglia che sogna, un giorno, di poter vendere per poter tornare ad uscire e conquistare quel "fuori" che le è sempre mancato.
Tra i due, così diversi eppure in qualche modo simili, comincia ad instaurarsi un legame sempre più profondo, che dai primi conflitti li porterà a vivere una storia d'amore intensa ed unica quanto la collezione dello stesso Oldman.
Cosa sarà più importante, alla fine? L'arte o la vita? E all'asta per il cuore di Virgil chi farà la migliore offerta?
Lo ammetto: ho approcciato La migliore offerta - vincitore netto degli ultimi David di Donatello - con ben più di una perplessità, dalla confezione apparentemente laccata al regista, Giuseppe Tornatore, uno dei cineasti nostrani più amati e premiati all'estero dal sottoscritto sempre considerato fin troppo sopravvalutato.
Come spesso accade, poi, nei casi in cui le aspettative partano dal basso, ho finito non solo per considerare il film decisamente ben riuscito, ma anche per ritenerlo forse uno dei migliori del buon Tornatore, in grado senza dubbio di orchestrare con un piglio ed un respiro assolutamente internazionali un cast in grande spolvero riuscendo a portare sullo schermo tutto il fascino di una vicenda che intreccia un gusto ed una cornice assolutamente radical chic con un incedere a metà tra il melò ed il thriller di rimembranze polanskiane.
Sorretto come sempre con esemplare bravura da un ottimo Geoffrey Rush, l'impianto narrativo legato alla sceneggiatura scritta dallo stesso regista sfrutta alla perfezione il gioco di specchi fornito dalla storia d'amore tra i due protagonisti attirando l'audience in una direzione senza mostrare - almeno alla luce del sole, un pò come la giovane ed agorafobica Claire - quelli che sono i suoi reali intenti, scomodando grandi temi come l'Amore e l'Arte in modo che i piccoli dettagli, gli ingranaggi di un automa pronto a svelare la Verità, non possano essere individuati ed assemblati dallo spettatore, più impegnato a perdersi nel gioco delle parti che avvicina progressivamente Virgil e la già citata Claire - impagabili i loro litigi da ragazzini da una parte all'altra del muro - che non a cogliere il filo che lega tutti i misteriosi e splendidi ritratti che Oldman colleziona un'asta dopo l'altra grazie all'apporto del fedele amico Billy Whistler e lo stesso banditore, un uomo che si rifugia dal mondo eppure lo anela disperatamente, perso negli occhi, nei sorrisi e nei lineamenti di ognuna di quelle misteriose donne che custodisce nel suo caveau privato.
E in questo continuo rimbalzare di cuori, nella complessa lotta che parallelamente porta Virgil e Claire a specchiarsi l'uno nell'altra, si inserisce il solo apparentemente semplice e lineare personaggio di Robert, vero e proprio deus ex machina del riscopertosi in balìa dei sentimenti Oldman pronto ad aprire al suo interlocutore un mondo nuovo, ben più complesso e sfaccettato di quello delle opere e dei dipinti che lui conosce così a fondo, nel pubblico come nel privato: quello dell'amore e dell'universo femminile.
Ed ecco scendere prepotentemente in campo il concetto della "migliore offerta", tutto quello che ci giochiamo nell'asta più importante, quella per il cuore di chi ci sta di fronte: e tanto più profondi saranno i nostri sentimenti per lei, tanto più accanita sarà la concorrenza, più alto il rischio, più vibrante l'attesa di quel martello che batte il colpo che ci assegnerebbe la vittoria.
Ma davvero l'amore è un'asta? Un gioco al rialzo? Un azzardo? Una compravendita?
E' possibile imprigionare in un dipinto - o in dieci, cento, mille - l'essenza di una vita, di una storia, di qualcosa pronto a travolgerci e portarci via tutto quello che abbiamo?
Nessuno potrà mai dirlo.
Non potrà Claire, impegnata a rappresentare se stessa.
O Billy, generosamente coccolato dal suo ruolo di gregario.
O Robert, che rimetterà insieme i pezzi dell'automa in grado di rivelare la Verità senza poterla scoprire davvero.
O Virgil, che dovrà ricominciare da capo, e scoprire cosa accade quando la pagina è voltata, la tela vuota, lo specchio in pezzi.
A volte la migliore offerta è accettare di essersi buttati ed avere perso, ed essere ancora più desiderosi di ricominciare.
Come spesso accade, poi, nei casi in cui le aspettative partano dal basso, ho finito non solo per considerare il film decisamente ben riuscito, ma anche per ritenerlo forse uno dei migliori del buon Tornatore, in grado senza dubbio di orchestrare con un piglio ed un respiro assolutamente internazionali un cast in grande spolvero riuscendo a portare sullo schermo tutto il fascino di una vicenda che intreccia un gusto ed una cornice assolutamente radical chic con un incedere a metà tra il melò ed il thriller di rimembranze polanskiane.
Sorretto come sempre con esemplare bravura da un ottimo Geoffrey Rush, l'impianto narrativo legato alla sceneggiatura scritta dallo stesso regista sfrutta alla perfezione il gioco di specchi fornito dalla storia d'amore tra i due protagonisti attirando l'audience in una direzione senza mostrare - almeno alla luce del sole, un pò come la giovane ed agorafobica Claire - quelli che sono i suoi reali intenti, scomodando grandi temi come l'Amore e l'Arte in modo che i piccoli dettagli, gli ingranaggi di un automa pronto a svelare la Verità, non possano essere individuati ed assemblati dallo spettatore, più impegnato a perdersi nel gioco delle parti che avvicina progressivamente Virgil e la già citata Claire - impagabili i loro litigi da ragazzini da una parte all'altra del muro - che non a cogliere il filo che lega tutti i misteriosi e splendidi ritratti che Oldman colleziona un'asta dopo l'altra grazie all'apporto del fedele amico Billy Whistler e lo stesso banditore, un uomo che si rifugia dal mondo eppure lo anela disperatamente, perso negli occhi, nei sorrisi e nei lineamenti di ognuna di quelle misteriose donne che custodisce nel suo caveau privato.
E in questo continuo rimbalzare di cuori, nella complessa lotta che parallelamente porta Virgil e Claire a specchiarsi l'uno nell'altra, si inserisce il solo apparentemente semplice e lineare personaggio di Robert, vero e proprio deus ex machina del riscopertosi in balìa dei sentimenti Oldman pronto ad aprire al suo interlocutore un mondo nuovo, ben più complesso e sfaccettato di quello delle opere e dei dipinti che lui conosce così a fondo, nel pubblico come nel privato: quello dell'amore e dell'universo femminile.
Ed ecco scendere prepotentemente in campo il concetto della "migliore offerta", tutto quello che ci giochiamo nell'asta più importante, quella per il cuore di chi ci sta di fronte: e tanto più profondi saranno i nostri sentimenti per lei, tanto più accanita sarà la concorrenza, più alto il rischio, più vibrante l'attesa di quel martello che batte il colpo che ci assegnerebbe la vittoria.
Ma davvero l'amore è un'asta? Un gioco al rialzo? Un azzardo? Una compravendita?
E' possibile imprigionare in un dipinto - o in dieci, cento, mille - l'essenza di una vita, di una storia, di qualcosa pronto a travolgerci e portarci via tutto quello che abbiamo?
Nessuno potrà mai dirlo.
Non potrà Claire, impegnata a rappresentare se stessa.
O Billy, generosamente coccolato dal suo ruolo di gregario.
O Robert, che rimetterà insieme i pezzi dell'automa in grado di rivelare la Verità senza poterla scoprire davvero.
O Virgil, che dovrà ricominciare da capo, e scoprire cosa accade quando la pagina è voltata, la tela vuota, lo specchio in pezzi.
A volte la migliore offerta è accettare di essersi buttati ed avere perso, ed essere ancora più desiderosi di ricominciare.
MrFord
"I just called to say I want you to come back home
I found your picture today
I swear I'll change my ways
I just called to say I want you to come back home
I just called to say, "I love you. Come back home""
I found your picture today
I swear I'll change my ways
I just called to say I want you to come back home
I just called to say, "I love you. Come back home""
Kid Rock feat. Sheryl Crow - "Picture" -
Se tu l'avessi scritta un paio di settimane mi sarei fatta guidare dal mio sesto senso di radical chicchismo e l'avrei visto al cinema all'aperto, quelli pane e salame tanto amati da Anna Magnani in Bellissima di Visconti. Pensavo fosse una boiata, invece era un buon film. Do'h!
RispondiEliminaIn realtà l'ho scritta un paio di settimane fa, ma dato che la programmazione spesso mi porta a mescolare un pò i post, l'ho pubblicato solo oggi. :)
EliminaComunque, se ti capita recuperalo, all'aperto o no!
è uscito al cinema Centrale di Milano. Mi sa che forse riesco a recuperarlo!
EliminaNon sapevo fossi milanese anche tu! Recuperalo e sappimi dire!
EliminaE per riprenderti della sconfitta di Sly:
RispondiEliminahttp://www.bonsai.tv/news/entertainment/28-rocky/
Io e Sly ci riprendiamo sempre! :)
EliminaE vedrai che arriverà anche il settimo Rocky!
Quando hai tempo vai sul F.I.C.A. che c'è il topicone e ho postato un' offerta che non puoi rifiutare!
EliminaAndrò a dare un'occhiata!
EliminaRicordo che affrontai la visione con qualche riserva, dopo i pareri positivi della Tiz e di Dantes, che io quasi non lo volevo vedere, pronta ad assistere all'ennesimo film di Tornatore, che non mi ha mai fatto impazzire.
RispondiEliminaE invece.
Piacevole sorpresa.
E grande Donald.
Piacevole sorpresa davvero. E pensa che io detesto Tornatore! :)
Eliminastai parlando con una che a "la leggenda del pianista sull'oceano" ha abbandonato la sala, fai un po' tu... :)
EliminaTi posso capire, tranquilla. :)
Eliminaanche secondo me è notevole, son contento che ti sia piaciuto...secondo me quando Peppuccio si dedica al cinema di genere senza volare troppo in alto,è un regista notevole...
RispondiEliminaNon so se lo definirei notevole, ma senza dubbio si tratta di un buon prodotto, soprattutto rispetto all'attuale panorama italiano.
EliminaA me non ha entusiasmato. Si capisce troppo presto dove va a parare e si regge più che altro sulla bravura di Geoffrey Rush. Sturgess invece poco credibile.
RispondiEliminaAspirazioni alte (come in Baaria) risultato non deludente, ma sufficiente.
Non so, penso allo stesso film nelle mani di Polanski.
Sono assolutamente d'accordo su Sturgess, e senza dubbio il primo Polanski l'avrebbe reso infinitamente meglio, eppure rispetto a Baaria c'è stato un netto salto in avanti, a mio parere.
Eliminafilm sopravvalutatissimo.
RispondiEliminagiusto in italia o su whiterussian si può scambiare un thrillerino di medio livello come questo per un filmone... :)
A parte che non ho scritto da nessuna parte che si tratta di un filmone, senza dubbio è meglio di molte schifezzine francesi che ultimamente cerchi di sdoganare tu! ;)
EliminaSe capiterà concederemo una chance al vecchio Beppe Tornatore. Solo in virtù della tua recensione, perchè ultimamente tendo a starne alla larga.
RispondiEliminaPensa, Gae: io cerco sempre di starne alla larga! ;)
EliminaEppure questo è, a mio parere, uno dei suoi lavori migliori!
Adoro Tornatore e questo mi manca...spero di recuperarlo presto. ;-)
RispondiEliminaIo lo detesto, e invece in questo caso mi ha sorpreso in positivo. Meglio così!
EliminaLa sorpresa che non ti aspetti, decisamente. Con tutti i suoi difetti, uno dei migliori film italiani recenti!
RispondiEliminaConcordo in pieno: rispetto al deserto che è stato ultimamente il nostro Cinema, una boccata d'ossigeno.
EliminaNon male, non sarà un gran film però intanto è un film decente, cosa cche in Italia accade poco spesso.
RispondiEliminaPuoi dirlo forte, Barbara. :)
EliminaUn bel film, ma purtroppo la mia infelice esperienza col regista me l'ha fatto approcciare con estremo riserbo
RispondiEliminaTi capisco: io ho sempre osteggiato Tornatore, e anche in questo caso avevo molte riserve. Fortunatamente sono stato sorpreso in positivo.
EliminaTu non hai dovuto fargli un intervista, tu non ti sei sentito preso a male parole, tu non ti sei fatto buttare da parte da quel nanerottolo, tu non ha passato 5 minuti della tua vita a urlargli contro...
EliminaSenza offesa, non puoi capire XP
Meglio che non capisca: potrei pensare di prenderlo a botte! ;)
EliminaDopo Sorrentino, il miglior film Italiano di questa Stagione :)
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'analisi, direi che si concorda su tutto, su per giù. Proprio per questo pensavo di vedere mezzo bicchierino in più, ma tant'è, ci va bene anche così ;)
Sorrentino ancora mi manca, purtroppo, ma senza dubbio questo è il miglior film italiano che sia uscito negli ultimi mesi, almeno di quelli che ho visto.
EliminaIo l'ho amato soprattutto per l'appassionata ode all'arte che racconta!
RispondiEliminaIo ho apprezzato molto, invece, il confronto - perso, secondo me - dall'arte rispetto alla vita vissuta.
EliminaPiaciuto molto anche a me, nonostante il finale intuibile:)
RispondiEliminaUn film ben fatto, sicuramente ben oltre le aspettative. :)
EliminaAzz sembra davvero interessante, in effetti in giro ne ho letto bene. Magari stasera me lo guardo...
RispondiEliminaIeri ho visto now you see me, minchia come mi ha fatto cagare..l'ho odiato dall'inizio alla fine, un film furbo e scritto anche male, secondo me.
Poi oh, chiaro che i personaggi spaccano e il cast fa paura ma 'sta cosa che ha incassato più di PR mi sa che non mi è andata giù...
;P
Fratello, ma che mi dici!? Guarda che è molto meglio di Pacific Rim, soprattutto in fase di scrittura!
EliminaNon farti prendere dalla passione robottifera! :)
mi aveva lasciato a rimuginare e di solito questo è un buon segno, mi ha molto colpito anche se non sono uscita dicendo "mi è proprio piaciuto". Eppure ci ho pensato per giorni e ho trovato molto ben costruito l'intreccio. uno dei migliori di Tornatore che a volte mi annoia.
RispondiEliminaHa fatto lo stesso effetto anche a me, che di norma detesto davvero Tornatore. Una bella sorpresa, bene così!
EliminaCredo che sia il suo primo film che non mi ha fatto dormire, ovviamente questo non è sempre un pregio, ma stavolta la mia veglia significava che il film mi era piaciuto.
RispondiEliminaBert, ti capisco benissimo. E' la prima volta che esco da un Tornatore soddisfatto. :)
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