Pagine

giovedì 7 marzo 2013

Il bacio dell'assassino

Regia: Stanley Kubrick
Origine: USA
Anno: 1955
Durata:
67'




La trama (con parole mie): Davey Gordon, un pugile la cui carriera non è mai decollata, dopo un incontro decisivo terminato con una sconfitta decide di lasciare New York per tornare nella campagna appena fuori Seattle dagli zii che l'hanno allevato.
Poco prima della partenza, però, assiste all'aggressione della ballerina Gloria, sua dirimpettaia, da parte del datore di lavoro della ragazza, il losco Vincent Rapallo, ed interviene per soccorrerla finendo per innamorarsene: sarà l'inizio di un'avventura che porterà l'uomo a rischiare la vita in nome di un sentimento che lui per primo - e soprattutto la sua appena conosciuta compagna - non sa quanto potrebbe durare: prima di preoccuparsi del cuore, però, la neonata coppia dovrà fare fronte alla minaccia di Rapallo e dei suoi sgherri.







Il 7 marzo di quattordici anni fa si spegneva uno dei più grandi registi di tutti i tempi, autore di Capolavori rimasti nella Storia del Cinema e nel cuore degli appassionati – e non – della settima arte: Stanley Kubrick.
Approfittando della maternità di Julez in casa Ford si è così pensato di dedicare del tempo ad una maratona che, cronologicamente, permetta al sottoscritto di rivedere come al solito con enorme piacere i film del Maestro e a Julez stessa di approcciare per la prima volta i titoli che ancora mancavano all’appello della sua filmografia: lasciato momentaneamente da parte il disconosciuto dal regista esordio Fear and desire – che, comunque, potrebbe essere recuperato alla fine, come una sorta di “bonus track” -, il primo tassello nel mosaico dell’opera vecchio Stanley è questo interessante Il bacio dell’assassino, noir nella piena tradizione del genere curato nei suoi dettagli principali proprio da Kubrick, che nonostante faccia bella mostra di un talento indubbiamente fuori dal comune appare qui ancora più simile ad un fotografo che non ad un regista – ricordiamo che i suoi esordi furono proprio nell’ambito della fotografia, prima ancora che nel Cinema -, influenzato e non poco dall’eredità dell’espressionismo tedesco – la sequenza del sogno del protagonista, girata in negativo, appare come un omaggio all’indimenticabile Nosferatu di Murnau, altro illustre appartenente all’Olimpo dei cineasti – e senza dubbio limitato nella portata del messaggio dalla produzione – clamoroso il caso del finale, che risulta posticcio e molto forzato, quasi un’imposizione che potesse evitare una trama a tinte eccessivamente fosche -.
Certo, il pur discreto risultato appare comunque e senza dubbio superiore ai migliori di molti altri colleghi del sempre mitico Stan, ed è indubbia l’influenza che possa aver esercitato su nomi illustri figli dei decenni successivi – il primo Cassavetes o il Nolan di Following -, il ritmo è veloce e l’atmosfera che si respira è quella di una New York figlia dei grandi classici dell’hard boiled, caricata nei suoi toni di nero e resa quasi vittoriana nel suo incombere sui protagonisti, al centro di una storia d’amore e morte decisamente tosta per i tempi.
Non mancano i cliché – il pugile fallito, la ballerina tormentata dal boss, gli sgherri pronti a fare piazza pulita nei vicoli bui -, ma si nota comunque l’impronta di rottura che sarà uno dei cardini del Cinema della maturità di Kubrick a prescindere dai generi affrontati, si osservano grandi passaggi ed inquadrature – spettacolare quella della telefonata allo specchio che riflette i due futuri innamorati della pellicola – e con il finale nel deposito di manichini si assiste alla nascita di quello che diverrà uno dei nomi di riferimento della Storia del Cinema, nonostante ancora manchi la scintilla che renderà assolutamente geniali i suoi lavori successivi, soffocata da una certa quale inesperienza che verrà messa da parte già con la seconda produzione, Rapina a mano armata.
Curioso come, all’epoca, si parlò della possibilità che si stesse presentando al pubblico un nuovo Welles – da un certo punto di vista, Il bacio dell’assassino riporta alla mente La signora di Shanghai – nonostante questo esordio sia sicuramente meno clamoroso dell’enormità che fu Quarto potere – girato dall’Orson di noi tutti quando aveva soltanto ventisei anni, duna cosa da fantascienza! -, eppure mai la stampa fu più vicina alla verità: certo, le carriere di questi due mostri sacri sono state differenti soprattutto per quanto riguarda la fortuna – negli ultimi anni, Welles finì praticamente per elemosinare produzioni in giro per il mondo proprio mentre Kubrick, pur centellinando i suoi lavori, guadagnava schiere di fan anche tra i non appassionati di Cinema -, eppure quasi nessuno come loro influenzò e segnò questa magica forma d’arte con la stessa, dirompente potenza.
Sicuramente Il bacio dell’assassino farà storcere il naso a chi è abituato al Kubrick più noto e ai suoi Capolavori, eppure risulta una visione necessaria per comprendere i primi passi di quello che è stato un genio assoluto e probabilmente inarrivabile perso troppo presto e prima che potesse portare a termine alcuni progetti che già sulla carta sarebbero stati grandiosi – uno fu in seguito realizzato da Spielberg, A.I. Intelligenza artificiale, l’altro, un film incentrato sulla figura di Napoleone, probabilmente non verrà mai ripreso da nessuno -: tra le sfumature di questo noir troviamo i primi lampi che illumineranno la strada che condurrà questo ragazzotto barbuto e tendenzialmente appesantito alle visioni di 2001, Arancia meccanica e Full metal jacket.
E scusate se è poco.


MrFord


"Turning slowly, looking back, see 
no words, can save this, you're broken and I'm pissed 
run along like I'm supposed to, be the man I ought to 
rock and Roll, sent us insane, I hope someday that we will meet again."
Kasabian - "Goodbye kiss" -



27 commenti:

  1. lo vidi anni fa in televisione, dovrei rivederlo, per rinfrescare la memoria :)

    RispondiElimina
  2. Fantastico, ci aspetta la retrospettiva di Kubrick, evvai! Mi ricordo che all'università ho aspettato fino all'ultimo anno per scegliere storia del cinema, perchè speravo proprio in un corso su Kubrick. Non mi è andata male (Lubitsch è un maestro nel suo genere), ma ovviamente il corso era in programma l'anno dopo. Vabbè, il prof Salotti è bravo, ma leggere le tue recensioni è come frequentare un corso di storia di cinema, quindi seguirò avidamente...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sonia, addirittura come frequentare un corso di Storia del Cinema!? Sono lusingato!
      Diciamo che mi limito a parlare di qualcosa che adoro. ;)

      E comunque, sempre grande Kubrick!

      Elimina
  3. L'hai nominato in anticipo,e subito si scomoda Spielpberg a smentirti!Il progetto Napoleone e' partito ufficialmente due giorni fa! :D
    Bello il cineforum tutto Kubrik, aspetto le altre!
    E comunque,se qualche opera noir attuale fosse anche solo la meta' di questa per stile e messa in opera,si griderebbe al miracolo.Ho pensato a questo film la prima volta che vidi PiGreco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dannazione, mi hai anticipato di ben 3 minuti su Napoleon e Spielberg! :)

      Elimina
    2. Ehh...bisogna sta' sur pezzo! 8D
      ...Questi sono i difetti di programmare i post con largo anticipo.. ;)

      Elimina
    3. In realtà ho iniziato a rivedermi i Kubrick a metà gennaio, quindi direi che Spielberg è in ritardo! Ahahahah!
      Comunque io ho detestato PiGreco, quindi non lo considero neppure all'altezza di un minuto de Il bacio dell'assassino! ;)

      Elimina
    4. Io lo adoro, invece...Ci sarà una mia Rece -Intervista con un fotografo d'arte tra poco, dalle mie parti..;P
      Oh, ma ancora non ve ne siete usciti, tu e il Kid su 5 film che vi possano mettere d'accordo? Ultimamente siete in idillio stucchevole! Dai che vi si fa fare figura di palta! :DD

      Elimina
    5. Giocher, porta pazienza e li troveremo.
      Nel frattempo puoi sempre considerare PiGreco per i vostri cinque, così lo massacro per bene! Ahahahahah! ;)

      Elimina
  4. Non avevo idea che Kubrick avesse girato questo film, ero straconvinto che il primo fosse "Rapina A Mano Armata"! Che blasfemo :(

    P.s. ti sparo un paio di chicche, una negativa, una positiva (?)

    1) Sembra che Michael Bay voglia rifare 2001. Michael Bay (Transformer) vuole rifare 2001. Michael Bay, proprio Michael Bay, vuole rifare 2001. Scusa le ripetizioni, ma la notizia mi ha sconvolto (qui c'è il link ---> http://www.mcpocalypse.com/entertainment/2011/7/12/michael-bay-to-remake-kubrick-sci-fi-epic.html)

    2) Spielberg vorrebbe fare una miniserie basandosi sull'incompiuto "Napoleon": chissà che ne verrà fuori (qui il link ----> http://www.movieplayer.it/serietv/news/steven-spielberg-porta-in-vita-il-napoleone-di-kubrick_24074/)

    Ne eri già a conoscenza? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Saix, tranquillo: almeno ora hai tempo di recuperarlo, no!?
      A dire il vero il primo che girò fu Fear and desire, che in seguito disconobbe. Non ho inserito anche quello soltanto per tenermelo buono come una specie di "bonus track", eventualmente. ;)

      Michael Bay non esiste. E non esistono remake di 2001.
      Spielberg esiste, ma è inutile che continui a tentare di imitare il Maestro. ;)

      Elimina
    2. Giù le mani da 2001. Lasciamo riposare in pace Kubrick e Clarke!

      Elimina
    3. Se ce le mettono, quelle manacce zozze, li prendo a bottigliate! ;)

      Elimina
    4. No vabbe'...ma questo e' terrorismo mediatico!
      Ora mi rintuzzo in un angolino dondolandomi ossessivamente con lo sguardo fisso nel vuoto,biascicando che non ho mai visto quel link.

      Elimina
    5. Anche io non l'ho mai visto. Mai.

      Elimina
  5. I primi lavori di Kubrick mi mancano in blocco. Di questo - ammetto l'ignoranza - non sospettavo nemmeno l'esistenza.
    Risponderai ancora ai miei commenti? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poison, siamo tutti qui - e non intendo al Saloon - per imparare. E non si finisce mai di farlo.
      Almeno ora puoi avere una scusa per recuperarli! :)

      Elimina
  6. Attendo Spartacus e Il Dottor Stranamore (Peter Sellers era troppo un grande..)

    RispondiElimina
  7. Si vede già, da qui, tutto il Kubrick che verrà secondo me. Già dal finale che rompe completamente le regole del noir. La trama è semplicissima quasi "banale" tutto sommato ma è incredibile pensare che per girarlo reperì i fondi da amici e parenti e girò in clandestinità gli esterni a NY non avendo avuto le autorizzazioni. Nonostante non sia un film eccezionale (vedi alcuni errori come le ombre della mdp) è stupefacente vedere come il Kubrick onirico (nella scelta di ritrarre in negativo il sogno inquieto di Davy ad esempio) ci fosse già tutto. Era solo questione di tempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Kubrick ha seminato da qui in poi, per raccogliere a partire da 2001. Grandioso.

      Elimina
  8. i primissimi film di kubrick non li ho visti, non mi hanno mai ispirato. e nemmeno la tua recensione ahahah

    per quanto riguarda il film su napoleone, proprio in questi giorni spielberg ha annunciato l'intenzione di riprendere in mano il progetto e, considerato il suo recente stato di forma, c'è da tremare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spielberg e sue follie a parte, tu rischi quanto lui: come si fa a non vedere qualcosa di Kubrick!?!?

      Elimina
  9. Anche a me questo manca, insieme a spartacus che è lì bello in dvd e devo solo decidere che voglio vederlo, mentre questo bacio dell'assassino ora me lo recupero subito!
    Grande la sessione su Kubrick!
    Ma un film ogni giorno o uno ogni tanto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un film al giorno per dodici giorni, più o meno.
      Kubrick rules! ;)

      Elimina