Regia: Louis Leterrier
Origine: Francia, USA
Anno: 2005
Durata: 87'
Anno: 2005
Durata: 87'
La trama (con parole mie): Frank Martin, ex agente delle Forze Speciali specializzato in trasporti "eccezionali", vive un periodo di pausa dal suo consueto impiego a Miami, al soldo della famiglia Billings, per la quale si incarica di scarrozzare il piccolo Jack a scuola e dal dottore.
Quando una banda di mercenari e terroristi decide di rapire il bambino in modo da infettare con un pericoloso virus il padre, al centro della lotta ai cartelli della droga colombiani, Frank torna sulla strada deciso a risolvere la faccenda da par suo.
Ovviamente, per quanto il boss dei criminali Gianni Chellini e la sua amante/guardia del corpo Lola possano mettercela tutta, il piano è inesorabilmente destinato a crollare sotto una raffica di colpi dietro l'altra del buon "autista".
Ringrazio il Cinema, l'alcool, la vita ed il panesalamismo di avermi tirato fuori da quel periodo oscuro di qualche anno fa in cui mi tuffai a capofitto solo ed esclusivamente nell'autorialità, precludendomi per troppo tempo il gusto di godere di pellicole come questa.
Perchè indubbiamente la trilogia dedicata all'autista speciale Frank Martin, figlia di tutto il peggio del trash legato all'action anni ottanta e novanta, non sarebbe mai entrata in casa Ford senza una robusta dose di desiderio di evasione totale dei neuroni: ed ancora oggi, vista con tutta la gioia e la goduria possibili, risulta effettivamente essere un prodotto alle soglie del terrificante, eppure proprio per questo irresistibile agli occhi di un Expendable redento dall'essai come il sottoscritto.
Ricordo quando, ormai un paio d'anni fa, riscoprii il primo capitolo della saga in pieno fervore da visione di Statham alla corte di Sly e soci, riuscendo addirittura a superare il fatto che il tutto fosse scritto e prodotto da Luc Besson, uno dei registi in assoluto meno amati qui al Saloon: con questo secondo giro di giostra le avventure del buon trasportatore si fanno ancora più eccessive, sopra le righe e roboanti, complice un plot al limite del ridicolo che pare confezionato ad hoc per regalare al pubblico sequenze di grande impatto soprattutto per quanto riguarda le coreografie di combattimento - realizzate sfruttando vestiti, armi occasionali ed ambiente circostante con spettacolari risultati -, oltre ad un paio di vere e proprie perle da fantascienza dell'inseguimento in auto - il volo tra gli edifici, la bomba sganciata piroettando attorno ad una gru, il passaggio "sui tetti" -, senza contare un gruppo di criminali che il buon Frank sarà più che lieto di asfaltare e che paiono usciti dai peggiori serial in stile Renegade, dal boss in stile finto padrino interpretato da Alessandro Gassman alla killer o presunta tale con la mania di leccare l'intera faccia di Statham passando attraverso un campionario di sgherri degni del peggior b-movie.
Eppure, nonostante tutto questo, se osservato dal corretto punto di vista - e conviene, perchè non penso che il vecchio Jason possa prendere bene un rifiuto da snob della settima arte - questo Transporter extreme rischia di sfiorare vette alle quali neppure il primo della serie ci aveva abituati - anche se la sequenza sui pedali della bicicletta coperto di grasso ancora resta la numero uno -, mantenendo alti ritmo e dosi di adrenalina, nonchè profondo senso di gasamento in tutto il pubblico, che sia maschile - le scazzottate dell'antieroe solitario sono sempre uno spasso - o femminile - Jason Statham, in completo o a petto nudo, è sempre uno spasso -.
Curiosa la presenza di Matthew Modine, che tutti voi ricorderete in Full metal jacket e che, negli anni, ha subito una brusca frenata all'ascesa della sua carriera.
Non resta molto da dire, se non che ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi eredi della tradizione action nata con gli Stallone, gli Schwarzenegger e i Van Damme e proseguita a suon di imprecazioni dal Bruce Willis della quadrilogia dedicata a McClane: se nel panorama attuale esiste qualcuno in grado di eguagliare le gesta di questi inarrivabili eroi del passato, è senza dubbio questo coriaceo anglosassone dal passato di combattente.
E qui dietro al bancone siamo tutti con lui.
Perchè indubbiamente la trilogia dedicata all'autista speciale Frank Martin, figlia di tutto il peggio del trash legato all'action anni ottanta e novanta, non sarebbe mai entrata in casa Ford senza una robusta dose di desiderio di evasione totale dei neuroni: ed ancora oggi, vista con tutta la gioia e la goduria possibili, risulta effettivamente essere un prodotto alle soglie del terrificante, eppure proprio per questo irresistibile agli occhi di un Expendable redento dall'essai come il sottoscritto.
Ricordo quando, ormai un paio d'anni fa, riscoprii il primo capitolo della saga in pieno fervore da visione di Statham alla corte di Sly e soci, riuscendo addirittura a superare il fatto che il tutto fosse scritto e prodotto da Luc Besson, uno dei registi in assoluto meno amati qui al Saloon: con questo secondo giro di giostra le avventure del buon trasportatore si fanno ancora più eccessive, sopra le righe e roboanti, complice un plot al limite del ridicolo che pare confezionato ad hoc per regalare al pubblico sequenze di grande impatto soprattutto per quanto riguarda le coreografie di combattimento - realizzate sfruttando vestiti, armi occasionali ed ambiente circostante con spettacolari risultati -, oltre ad un paio di vere e proprie perle da fantascienza dell'inseguimento in auto - il volo tra gli edifici, la bomba sganciata piroettando attorno ad una gru, il passaggio "sui tetti" -, senza contare un gruppo di criminali che il buon Frank sarà più che lieto di asfaltare e che paiono usciti dai peggiori serial in stile Renegade, dal boss in stile finto padrino interpretato da Alessandro Gassman alla killer o presunta tale con la mania di leccare l'intera faccia di Statham passando attraverso un campionario di sgherri degni del peggior b-movie.
Eppure, nonostante tutto questo, se osservato dal corretto punto di vista - e conviene, perchè non penso che il vecchio Jason possa prendere bene un rifiuto da snob della settima arte - questo Transporter extreme rischia di sfiorare vette alle quali neppure il primo della serie ci aveva abituati - anche se la sequenza sui pedali della bicicletta coperto di grasso ancora resta la numero uno -, mantenendo alti ritmo e dosi di adrenalina, nonchè profondo senso di gasamento in tutto il pubblico, che sia maschile - le scazzottate dell'antieroe solitario sono sempre uno spasso - o femminile - Jason Statham, in completo o a petto nudo, è sempre uno spasso -.
Curiosa la presenza di Matthew Modine, che tutti voi ricorderete in Full metal jacket e che, negli anni, ha subito una brusca frenata all'ascesa della sua carriera.
Non resta molto da dire, se non che ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi eredi della tradizione action nata con gli Stallone, gli Schwarzenegger e i Van Damme e proseguita a suon di imprecazioni dal Bruce Willis della quadrilogia dedicata a McClane: se nel panorama attuale esiste qualcuno in grado di eguagliare le gesta di questi inarrivabili eroi del passato, è senza dubbio questo coriaceo anglosassone dal passato di combattente.
E qui dietro al bancone siamo tutti con lui.
MrFord
"It'll all click when the mortgage clears
all our fears will disappear
now you go to bed
I'm staying here
I've got another level that I want to clear."
all our fears will disappear
now you go to bed
I'm staying here
I've got another level that I want to clear."
The Servant - "Cells" -
SI SI SI SI SI SI FINALMENTE!!!!!!!!
RispondiEliminaAnche se hai scelto il piu` tirato (per i capelli) dei Transporter, non posso far altro che akzare la.mia paletta con il numero 10.
Brindo anche a Mattew Modine....mia antica passione.
Bella domenica, Bro......va beh fino a che non arrivera' il giovane Cannibale a tentare di appiattire Jason con uno schiacciasassi ;-)
Sorella, secondo me il più tirato per i capelli è il terzo, ma avremo tempo di parlarne.
EliminaQuesto, tutto sommato, ricorda molto il primo, e io mi sono divertito un sacco ugualmente! :)
Aaaah devo arguire che concederai a Transporter lo stesso onore dato a Rocky e Rambo?
EliminaNon mi.faro' cogliere impreparata ;-)
Già domani avrai la risposta! :)
Eliminagrande jason statham, ma solo in crank, cara irriverent :D
RispondiEliminatransporter è una ciofeca, mi sono fermato al primo della serie
Cara suocera, tu guardati pure roba come LOL, io preferisco anche il peggiore dei Transporter! Ahahahahahahaah!
EliminaBeh, gia' Cannibal che apprezza Statham mi sembra gran cosa...
EliminaIo non ho avuto il coraggio di vedere Crank. Saro' costretta a provvedere, quindi torno a riferire, Young Cannibal
Crank ha faticato anche ad entrare nel mio cuore, ma alla fine ce l'ha fatta: personalmente, ho preferito il secondo!
EliminaAttendo il tuo parere in merito!
prima di approdare al saloon non sapevo manco chi fosse, Jason Statham.
RispondiEliminadi recente ho recuperato The Mechanic, e mi è piaciuto parecchio, Crank, allucinante e allucinato, ma mi ha divertito, e The Expendables 1, che, nonostante i primi 30 soporiferi minuti, alla fine non mi è dispiaciuto... frequentare 'sto postaccio mi sta rovinando! ahahahah ;D
Jay, sono molto contento che l'influenza del Saloon ti abbia aperto le frontiere delle action tamarrate! Continua così! :)
Eliminaanche io mi sono fermato al primo pur con tutto il bene che voglio a Statham!
RispondiEliminaIo non riesco a snobbare Statham, quindi i Transporter me li sono visti - e comprati - tutti e tre. ;)
Elimina