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martedì 24 gennaio 2012

La talpa

Regia: Tomas Alfredson
Origine: Francia/Uk/Germania/Svezia
Anno: 2011
Durata: 127'


La trama (con parole mie): Smiley, con l'uscita di scena del suo capo all'intelligence britannica Control, si ritrova di nuovo nel pieno dell'azione richiamato dalla pensione per snidare una talpa che da anni si muove ai vertici dell'organizzazione, lo stesso uomo che era costato un'importante missione in Ungheria e l'apparente dipartita di un agente, Jim Prideaux.
Muovendosi nell'ombra all'interno degli ambienti in cui ha passato la sua vita, Smiley si ritroverà a dover scegliere gli alleati e le pedine migliori per una partita a scacchi con gli avversari russi, il destino e la nemesi che si cela alle sue spalle, responsabile di molti degli eventi in grado di mettere alle strette Control, il governo britannico e lui stesso.





Ne ho sentite davvero di tutte, a proposito di questo lavoro di Tomas Alfredson.
Dal Capolavoro alla noia mortale, senza dubbio pare si sia guadagnato l'appellativo di pellicola più dibattuta - almeno online - dai tempi di Melancholia.
Personalmente, l'opera precedente del regista - l'osannatissimo Lasciami entrare - tolte un paio di scene clou ha rappresentato uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni, nonchè uno dei pochi che, proprio per noia, riuscii a portare a termine soltanto in due visioni distinte, una cosa più unica che rara in casa Ford.
La talpa pare essere, in questo senso, una conferma: una grande prova di regia e comparti tecnici assolutamente priva dell'anima e del mordente necessari per avvincere il pubblico ed affermarsi come cult, perlomeno di genere.
Dunque, per quale motivo ho scelto di dare una valutazione discreta ad una pellicola che, a quanto pare, meriterebbe soltanto sonore bottigliate?
Perchè La talpa - così come, forse, il suo predecessore nella filmografia di Alfredson - è una di quelle pellicole da sedimento, che al principio irritano o annoiano per essere poi rivalutate nel tempo, o valere almeno un ulteriore tentativo affinchè questo fenomeno certo raro possa compiersi: personalmente, a fare da riferimento per questa schiera ho un precedente più che illustre, The heat di Michael Mann, visto quando ancora non ero pronto per un'opera di quella portata e rivalutato negli anni ad ogni visione successiva.
Rispetto a questo film, dunque, resto tutto sommato fiducioso, e pronto ad affidarmi ad una seconda - rivelatrice? - visione in futuro: per ora resta una confezione impeccabile - regia ottima, fotografia da urlo, richiamo ai capisaldi del genere in pieno stile seventies riuscito alla perfezione - al servizio di una storia macchinosa e bolsa, non tanto incomprensibile - come molti hanno scritto - quanto priva di anima, come la quasi totalità dello stellare cast, compreso il comunque ottimo Gary Oldman, troppo impegnato ad immergersi - in tutti i sensi -  nel suo algido Smiley per scoprire che, di cuore, questo protagonista comunque sulla carta straordinario risulta assolutamente privo.
Spiccano soltanto Mark Strong - che a questo punto potrebbe cimentarsi davvero in qualcosa di più dei consueti film action cui ci ha abituati - ed un superlativo - ma questo già si sapeva - Tom Hardy, mentre il resto dei grossi nomi, a parte portare a casa la pagnotta, fa poco per staccarsi dall'atmosfera di stanca trasmessa dalla pellicola: su tutti, il pessimo Colin Firth, sempre uguale a se stesso - come giustamente sottolineato da Julez - e decisamente svogliato nel portare sullo schermo uno dei personaggi al contrario più interessanti dello script, fornendone quasi un'involontaria caricatura.
Riallacciandomi proprio all'appena citato Firth, potrei quasi sbilanciarmi affermando che La talpa rappresenta, per il genere spionistico, quello che il terribilmente vuoto Il discorso del re fu per l'autorialità da grande pubblico lo scorso anno: non, dunque, un film brutto nel senso realizzativo del termine, quanto fiacco.
Ai tempi ricordo che usai il termine di "sala da the" per il lavoro di Tom Hooper: rispetto a quello Alfredson fa certo di meglio, eppure il suo lavoro sa tanto di un gin tonic annacquato rispetto al Tanqueray liscio che mi sarei aspettato.
Resta comunque chiaro il fatto che si stia parlando di un film profondamente autoriale, e decisamente di valore - tecnicamente parlando, almeno -, e non di un'immondizia galattica come quelle proposte spesso e volentieri nelle nostre sale, eppure l'impressione, soprattutto rispetto ai suoi lati positivi, è quella di un'enorme occasione sprecata dal regista per compiere il salto di qualità che i suoi fan più fedeli si sarebbero aspettati dopo il suo esordio ed i detrattori - come il sottoscritto - si erano auspicati di fronte ad un'abilità dietro la macchina da presa certamente invidiabile.
Chissà, forse il tempo darà ragione a lui: eppure fino ad ora quello che resta è un piatto insipido e totalmente privo della passione necessaria a renderlo un must senza se e senza ma.
Di noia, dunque, non si tratta - la lentezza soporifera è ben altra, fidatevi -, ma allo stesso modo i Capolavori di genere, quelli veri, come La conversazione, I tre giorni del condor e Tutti gli uomini del Presidente sono ad un livello che questa talpa da merendina si può solo sognare.


MrFord


"I'm a spy in the house of love
I know the dream, that you're dreamin' of
I know the word that you long to hear
I know your deepest, secret fear
I'm a spy in the house of love
I know the dream, that you're dreamin' of
I know the word that you long to hear
I know your deepest, secret fear
I know everything
everything you do
everywhere you go
everyone you know."
The Doors - "The spy" -



53 commenti:

  1. IMHO,io l'ho trovato straordinario...non si può dire che la spy story sia il mio genere preferito, ma questo mi ha lasciato qualcosa...non sono d'accordo sulla mancanza di cuore, il cuore c'è, è solo ben nascosto sotto la confezione,bisogna solo tirarlo fuori...sono d'accordo invece col fatto che non lo si possa liquidare come incomprensibile e punto, è un delitto fare un film con una trama complessa e pretendere attenzione dal pubblico?
    comunque ti lascio la mia recensione:

    http://firstimpressions86.blogspot.com/2012/01/tinker-tailor-soldier-spy.html

    fammi sapere che cosa ne pensi eh!noterai che è in disaccordo con la tua, ma il bello della critica è proprio questo no?:)a presto!

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    1. Alessia, verrò a leggere la tua recensione.
      Per quanto riguarda il cuore, capisco il tuo punto di vista, ma evidentemente Alfredson non è nelle mie corde, dato che avevo trovato eccessivamente freddo anche Lasciami entrare.

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  2. no no, proprio di NOIA si tratta!
    certo, forse la conversazione è ancora più noioso e può essere considerato un capolavoro di genere (genere noia, ovviamente), però pure questo mica scherza! :)

    comunque questa volta mi hai sorpreso in positivo, pensavo già sarebbe diventato un tuo cult personale...

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    1. Cannibale, il fatto che tu insista a sparlare de La conversazione è indice dei tuoi pessimi gusti cinematografici! ;)

      Detto questo, anche tu mi hai sorpreso: pensavo ti lamentassi del fatto che, tutto sommato, non l'avevo recensito abbastanza duramente.

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  3. anch'io oggi ho recensito lo stesso film, e non posso far altro che affermare SOPORIFERO un film come La talpa, ora non ho letto il romanzo ma sembrava adatto più ad una pièce teatrale piuttosto che un prodotto cinematografico, no, non m'è piaciuto

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    1. Lorant, invece a me non è parso per nulla complesso o noioso. Semplicemente, troppo troppo freddo.
      Se vuoi, come converrà Cannibale, posso consigliarti qualche film VERAMENTE soporifero. ;)

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    2. beh se la metti così sicuramente ci saranno film moolto più soporiferi di questo ma la conclusione per quanto mi riguarda non cambia, un film che non decolla, peccato, sopratutto per il cast megagalattico.

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    3. Io mi sono schierato nel partito della noia. Tra l'altro secondo me chi è la talpa si capisce abbastanza presto, anche se capire chi fosse il doppiogiochista non è l'intento del regista. Dunque un thriller non thriller, che tende ad un drammatico noioso:)

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    4. Lorant, su questo sono abbastanza d'accordo: non decolla come avrebbe dovuto, ma resta una prova di regia davvero notevole.

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    5. Affari, come dicevo già a Lorant, secondo me i film noiosi sono ben altri! ;)
      Sicuramente non è un titolo adrenalinico, eppure, benchè non coinvolto e segnato dal sospetto sul chi fosse la talpa, sono rimasto inchiodato allo schermo dall'inizio alla fine.

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  4. Eccola. Allora, siamo d'accordo sulla visione d'insieme ma un po' meno sui dettagli. Tipo su "Lasciami Entrare", che secondo me funziona, o su Tom Hardy, che a mio avviso è un cane fatto e finito (come ha dimostrato recentemente anche in Warrior) e che tra Hurt, Oldman e Strong (lui sì, è ottimo) sfigura come pochi. Per il resto, come dicevo, siamo d'accordo: ottima confezione, ma contenuti abbastanza discutibili.

    Però la scena finale merita parecchio.

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    1. Elio, le discordanze sono il pepe del confronto cinematografico, tanto che io e Cannibale ci abbiamo costruito sopra un'intera saga di Blog Wars! ;)

      Tant'è che, concordando sulla visione d'insieme, l'ottimo finale e Mark Strong, continuo a considerare Lasciami entrare un prodotto per radical chic piuttosto noioso - tranne un paio di scene davvero magistrali - e Tom Hardy uno dei più promettenti attori della sua generazione.

      Ad ogni modo, ben venga la discussione, quando parte da pellicole interessanti e permette di scoprire nuovi punti di vista!

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    2. Figurati, non dirlo a me. Non penso sia granché utile avere commenti su commenti di gente "che si fa pompini a vicenda"

      Su Tom Hardy, comunque, devo far cambiare idea al mondo ;) Cioè, per esempio, quando racconta la sua versione ad Oldman, come usa le mani, più in generale i gesti: le dita sulle labbra, il grattarsi il capo per mostrare disagio. Cioè, roba che non si vedeva dai tempi di Joey Potter in Dawson's Creek. Allucinante.

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    3. Elio, concordo in pieno sulla storia dei pompini a vicenda, mentre su Tom Hardy dovrò lavorarti ai fianchi in modo che tu possa tornare sulla retta via. ;)
      Prendi Firth: non ci sono differenze tra la sua interpretazione nello sciapissimo Il discorso del re e in questa pellicola.
      L'Hardy di Warrior e quello visto qui, invece paiono due persone diverse.
      Che poi, tu l'hai visto in Bronson!?!?

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    4. Allora, di REfn "Bronson" mi manca. Invero non ho poi più visto neanche Il Discorso del re, quindi non posso fare paragoni con quest'ultimo. Su Hardy: mi sembra anche normale che appaiono completamente diversi, essendo effettivamente due personaggi molto diversi. L'unica cosa comunque è lo stile elementare della recitazione. Gli stessi esempi che ho fatto sulla sua interpretazione ne La Talpa, si possono fare anche relativamente alla prova offerta in The Warrior: fino a quando deve combattere, bene. Ma quando deve mostrare un certo spessore, crolla, come nella scena sulla spiaggia, con quel suo strizzare gli occhi e muovere il capo a cazzo di cane, manco fosse davvero al primo anno di una scuola di recitazione di un paese sperduto dell'Islanda.

      Comunque mi riprometto di tagliuzzare le sequenze, caricarle su youtube e farti vedere a cosa mi riferisco, ché così può sembrare aria fritta ;)

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    5. Elio, Bronson te lo consiglio, è una visione di certo interessante. Il discorso del re, invece, è una palla mortale.
      Per quanto riguarda Hardy, a questo punto sono molto curioso di vedere questo "collage", anche se io lo ritengo decisamente più trasformista di altri attori più quotati, che non fanno altro che portare se stessi nel personaggio che interpretano.

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  5. Sono molto scettica...non so se vederlo oppure no....

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    1. Stargirl, che dire!? Io un'occhiata la darei.
      In fondo stiamo parlando di un prodotto tecnicamente ineccepibile, non di un cinepanettone qualsiasi! ;)
      Al massimo, potrà per l'appunto risultarti noioso!

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  6. a me sono arrivate le palle a terra!
    sinceramente non credo che verrà mai "rivalutato" e messo al paro con Heat o con La Conversazione, I tre giorni del condor e Tutti gli uomini del presidente.
    un film pieno di chiacchiere inutili, dove invece di interpretare gli avvenimenti li raccontano a voce... ma che è?

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    1. Frank, oggi siamo stranamente in disaccordo, tra Clint e La talpa: non è che Cannibale ha mandato una talpa al tuo posto!?!? ;)

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  7. Mi aspettavo qualcosa in più: molto d'atmosfera e ottima regia e bravi attori, ma la storia non decolla mai e per uno spy movie è un difetto grosso. La trama non è poi così complessa, basta un po' di attenzione.

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    1. Lucien, mi trovo d'accordo con la tua posizione: potevano fare decisamente di più andando oltre alla tecnica, e con un pò d'attenzione la trama si segue senza problemi.
      Peccato comunque: poteva essere il nuovo I tre giorni del condor, e invece niente.

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  8. completamente d'accordo col tuo giudizio, James. pure per me Lasciami entrare è stato una discreta fatica e, senza dubbio, uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni.
    questo mi è parso un pelino meglio, ma soprattutto per il comparto tecnico (Oldman, Strong e Hardy valgono tutto il film) e la cura nella ricostruzione, anche se la spy-trama non aveva il mordente adeguato. come dici benissimo te: gli manca l'anima.

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    1. Einzige, ogni giorno che passa mi rendo conto dei tuoi ottimi gusti cinematografici. ;)
      Anche a me La talpa è parso leggermente migliore di Lasciami entrare, ma benchè ottimamente realizzato e recitato - a parte Firth - manca quella scintilla in grado di ipnotizzare davvero il pubblico.

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    1. Se non è il tuo genere, posso capire!

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    2. No, sarebbe anche il mio genere...il problema è che ora come ora non è una visione che posso vedere, almeno da quanto ho letto in giro...

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    3. Melinda, poi sempre lasciarlo lì. Magari prima o poi ti viene la curiosità.

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  10. Anche a me viene da usare una sola parola: noia. Non tanto per il ritmo, quanto per il fatto che la narrazione non riesce a coinvolgere nemmeno per sbaglio, e per salvare il film non bastano di sicuro gli attori e la fotografia.
    Be', almeno siamo d'accordo sul fatto che metterlo insieme a film come La Conversazione sarebbe una cosa impensabile.
    Peccato, perché secondo me Lasciami entrare era invece un'ottima pellicola.

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    1. Non pensavo ad un tuo giudizio così netto, Ottimista!
      Comunque, certamente non sarà mai al livello di un Capolavoro come La conversazione, che solo il Cannibale insiste a non comprendere! ;)
      Su Lasciami entrare, invece, siamo in disaccordo: ma già lo sapevamo. :)

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  11. A me Lasciami entrare piacque parecchio, ma ritmo lento unito a spy story mi fa pensare che questo non sia proprio nelle mie corde...

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    1. Joy, se non rientra nelle tue corde rischia addirittura di risultare irritante. Non saprei a questo punto se consigliartelo!

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  12. Ci avevo rinunciato a vedere questo film, ma considerata le inaspettate nomination all'Oscar mi toccherà vederlo!

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    1. Chi segue il Cinema con una certa costanza dovrebbe comunque vederlo. Resta uno dei film più pubblicizzati dell'anno.

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  13. mi hanno nominato Gary Oldman all'Oscar!YES!

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    1. Lasciamo stare. Drive nominato solo per il montaggio sonoro. Scandaloso.

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    2. Finalmente qualcuno che concorda con me sul fatto che le nomination di quest'anno sono SCANDALOSE! MrFord, aspetto una quantità di bottigliate non indifferenti!

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    3. Non si possono guardare :( Io taaanto tristeee!!!

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    4. Pesa, sono talmente scandalizzato che ho deciso di non pubblicare un post sulle nomination, alla facciazza dell'Academy!
      Inoltre, tra qualche giorno, su www.tafter.it verranno pubblicate le mie personali statuette assegnate ai film nominati. Dal 27 vacci a dare un'occhiata! :)

      Melinda, non si possono davvero guardare. Una schifezza per la maggior parte.

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    5. beh io considero uno scandalo anche che non abbiano messo Tintin all'animazione(per mettere KUNG FU PANDA?IL GATTO CON GLI STIVALI?ma per favore!)...quest'anno tutto è stato studiato ad arte per fare vincere the artist: lo devo ancora vedere quindi non mi esprimo, ma l'idea di fare un film muto nel 2011 mi sembra un tantino ruffiana, della serie"guardate quanto amiamo il cinema!abbiamo fatto un film muto e in bianco e nero!siamo bravi!"
      la nomination a Gary invece è cosa buona e giusta, per me la sua interpretazione è magistrale e sarebbe bello che l'Academy la premiasse...ma alla fine vincerà Jean Duardin;(
      altra cosa scandalosa è la mancanza della nomination a Hyotema per la fotografia della talpa...SCANDALO!

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    6. Alessia, concordo in pieno rispetto all'animazione: Tin Tin e Arrietty DOVEVANO esserci.
      Io avrei voluto Gosling e Drive in testa a tutte le nominations, quindi comprendo il tuo "astio" per The artist, che però non ho ancora visto, quindi non mi pronuncio.
      Per quanto riguarda la fotografia de La talpa hai ragione: era davvero da premiare.

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  14. Il film, non mi è dispiaciuto, ma l'ho trovato un po'confusionario. Nel libro mi sembrava che le varie fasi dell'indagine fossero più chiare. Non chiedo di trattare lo spettatore come un idiota, ma le persone che erano con me, due professori, hanno avuto difficoltà a seguire la trama, quindi penso che il problema non sia solo mio.

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    1. A me non è parso così nebuloso, così come non l'ho percepito così noioso.
      Di certo, però, non è un film da vedere con leggerezza. ;)
      A proposito, benvenuta da queste parti!

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  15. A me invece è piaciuto molto...

    per caso tu hai visto Hell on Wheels???

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    1. Hell on wheels ancora no, rimedierò.
      Sto vedendo di riorganizzare l'aperitivo, abbi fiducia! :)
      Ti dirò, a me è piaciuta la confezione, ma mi è parso, come ho detto, un pò vuoto. Ma credo sia un problema del mio rapporto con Alfredson!

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  16. Mmmh, quanti pareri discordanti. Lo recupero, ma non sarà certo tra i primi che guarderò.

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    1. Fratello, tu tienilo buono in un angolo. Magari prima o poi torna utile. ;)

      Hai già visto qualcosa di quello che ti ho passato?
      Io oggi avevo ancora in mente Over the top! Grande Sly, e grande il suo labbro!

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    2. L'ho visto l'altro ieri e non mi sono addormentata.
      Forse questa regia "senza Cuore" può essere una scelta stilistica...al confronto robocop sembra un buontempone rispetto a smiley.
      Film sartoriale, se mi si passa la definizione.

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    3. Crespa, sartoriale ci sta da dio.
      Scelta stilistica o no, però, un pò di cuore in più l'avrei messo!

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  17. Ho visto Tucker&Dale Vs Evil (molto bello) e Il maledetto United (Bello anche quello, ma mi aspettavo un po' di più)

    Grande Over the top, è stata una grande idea quello di spararselo.
    E, chiaramente, viva il labbro fuori asse di Sly!

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    1. Dembo, sono contento che ti siano piaciuti. :)

      Il labbro di Sly regna.

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  18. una noia mortale ma del resto non è che il libro lo fosse meno

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    1. Zefirina, io non mi sono annoiato affatto, ma posso capire gli spettatori che hanno desistito.
      Non è un film immediato, o abbastanza di cuore per avvincere davvero.

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