Pagine

lunedì 19 settembre 2011

True blood Stagione 4

Produzione: Hbo
Origine: Usa
Anno: 2011
Episodi: 12



La trama (con parole mie): Sookie, perduta nel mondo delle fate senza sapere che nella realtà dei mortali è trascorso un anno, torna a Bon Temps scoprendo che molte cose sono cambiate, nella sua cittadina. 
Bill è ufficialmente il re dei vampiri della Louisiana, Eric ha acquistato la casa della giovane telepate e pare sempre più convinto a conquistarne il cuore, suo fratello Jason è diventato un vice sceriffo e l'amica di una vita Tara vaga di città in città celandosi dietro una falsa identità.
Il tutto condito dalle consuete stranezze in sensuale salsa southern cui la serie di Alan Ball ci ha abituati, senza contare la minaccia incombente di una congrega di wiccan guidata dallo spirito di una strega morta secoli prima per volere dei vampiri accecata dalla furia e dal desiderio di vendetta.



Sono davvero poche le serie tv in grado di mantenere quasi inalterata la loro qualità con il passare degli anni e delle stagioni, continuando in qualche modo a reinventarsi e tornando puntualmente a sedurre gli spettatori ad ogni nuova premiere, o season finale: senza dubbio, una delle realtà più consolidate degli ultimi anni in questo senso è stata True blood.
Figlia del talentuoso autore di Six feet under - altra serie Capolavoro - e tratta dai romanzi di Charlene Harris - a detta di Julez, decisamente meno incisivi della serie, ed io le credo senza riserve -, fin dalla prima annata questa serie è stata una delle mie personali favorite ad ogni stagione televisiva, fornendo un'alternativa validissima ai miei due cult personali Lost e Dexter e confermandosi quest'anno accanto a Misfits e Game of thrones come uno dei prodotti qualitativamente più importanti del piccolo schermo.
Certo, replicare un grande passaggio come quello dello scorso anno non era facile, e per certi versi la vicenda di Russell Edgington resta la migliore mai mostrata sugli schermi di Bon Temps, eppure, eliminato il superfluo - il mondo delle fate e la sottotrama delle reiette pantere mannare -, Sookie e soci regalano al loro pubblico anche in questo loro quarto passaggio in tv emozioni a profusione, spargimenti di sangue, sesso come se piovesse, nuovi intrighi ed un crescendo conclusivo che sfocia in un'ultima puntata a dir poco clamorosa, che apre nuovi, affascinanti scenari per il prossimo anno e, come al solito, lascia con il fiato sospeso ed ansiosi di scoprire cosa riserverà la prossima estate in questa southern realtà venata di sangue denso e corposo.
Se, da un lato, perdono un pò di mordente Jason - mio idolo sin dall'esordio - e la parte "umana" della piccola città della Louisiana, dall'altro scopriamo il lato più politico di Bill, un Eric assolutamente inedito - secondo favorito fordiano -, il meglio della coppia Lafayette/Jesus - Nelsan Ellis da applausi dalla prima all'ultima puntata - e tutto il fascino di Jessica, nata come un personaggio praticamente di contorno e divenuta progressivamente sempre più importante nell'economia della serie intera - un pò come fu per lo stesso Eric/Alexander Skarsgard -: certo, con un parterre di personaggi come quello che offre la creatura di Ball ce n'è davvero per tutti i gusti - la stessa Julez resta in trepidante attesa di ogni nuova apparizione di Alcide/Joe Manganiello -, e anche le vicende secondarie come la possessione del figlio di Arlene e Terry ed il rapporto tra Sam e suo fratello minore paiono assumere un'importanza quasi pari alla storyline principale, grazie ad un sempre attento approfondimento da parte degli sceneggiatori, che seppur non impeccabili dal punto di vista più realistico del lavoro - ma sarà mai possibile che, dopo la trama quasi thriller della prima stagione, nessuno si preoccupi più di tutti i morti seminati per le strade di Bon Temps!? - continuano a realizzare ottime cose riguardo la caratterizzazione di tutti i protagonisti.
Inutile sottolineare, dunque, che a suon di sudore, corpi che si affrontano e sfiorano, alcool, fuoco, passione, morte e sesso, il prossimo giugno saremo ancora lì, nel cuore del profondo Sud, con le zanne ben in vista pronte ad addentare il primo boccone di questo succulento pasto notturno.

MrFord

"Bite hard well it's a broken smile,
breaking their hearts
and breaking their minds
bite hard, well its a five ol' five?
Your engine's alive and we ride together
bite hard."
Franz Ferdinand - "Bite hard" -

 

8 commenti:

  1. JOE MANGANIELLO! JOE MANGANIELLO! JOE MANGANIELLO!
    Un nome, una promessa, una speranza!
    ;)

    RispondiElimina
  2. Beh, anche se non per gli stessi motivi, sta simpatico anche a me, il buon vecchio Joe! :)

    RispondiElimina
  3. il tuo giudizio mi sembra decisamente da fan, per non dire da groupie.
    per me il calo rispetto alle stagioni 2 e 3 c'è stato e anche piuttosto notevole. per carità, rimane sempre una sempre più che guardabile, però è stata una stagione tutt'altro che memorabile..
    il triangolo sookie, bill ed eric è diventato qualcosa ai limiti di twilight. eric in versione agnellino poi è stato qualcosa di inguardabile... e anche la storia del bambino posseduto è stata risolta alla cazzo di cane.
    una stagione per fortuna salvata da jessica e jason!

    RispondiElimina
  4. Cannibale, come al solito il tuo giudizio è obnubilato dalla tua mente troppo esposta alle porcherie teen che ti spari senza requie! ;)

    Se, infatti, sono d'accordo sul triangolo Sookie/Bill/Eric la versione "buona" del vichingo è stata una parentesi insolita, nonchè un preludio al ritorno del "vecchio" Eric con due scene da urlo - l'uccisione dell'omino della congrega con tanto di succhiata di cuore e la ribellione finale al fianco di Bill -.
    Poi, a momenti risolti un pò alla cazzo di cane - come il bambino posseduto e le pantere mannare -, sono stati contrapposti altri davvero mitici - la storia di Jessica e Jason, Lafayette, la possessione della strega - in grado di alzare senza troppa fatica il livello ben oltre la semplice guardabilità!

    RispondiElimina
  5. sì, ma quando quelli che dovrebbero essere i protagonisti principali hanno fatto pena, la stagione non si può dire proprio riuscita.
    e poi tra fate, brujo, licantropi, streghe, visioni ormai gli autori non sanno più che pesci pigliare...
    sei proprio una groupie! :D

    RispondiElimina
  6. Guarda che se c'è una groupie, tra di noi, sei tu, vecchia strega di una Logrono che non sei altro! ;)

    RispondiElimina
  7. Boh, io ho trovato la terza insopportabile, proprio per il triangolo Sookie-Bill-Eric, che è qualcosa di davvero infantile e tremendamente superficiale, per non parlare dell'aggiunta Alcide che ho trovato parecchio ridicolo. Si salvava giusto Jason, perché Jason è un GRANDE. E penso che, se mai guarderò la quarta, sarà solo per lui.

    RispondiElimina
  8. Simone, guarda che nella terza basterebbe Russell Edgington per classificare il tutto come superculto.
    Poi, che Jason sia un grande era indiscutibile.
    Senza dubbio il mio numero uno della serie. :)

    RispondiElimina