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lunedì 31 gennaio 2011

Devil

La trama (con parole mie): cinque estranei si ritrovano bloccati all'interno di un ascensore in un palazzo di Philadelphia dove è appena avvenuto un misterioso suicidio. E' molto, molto probabile che, tra loro, si nasconda il diavolo in persona, venuto per punire questi grandi peccatori e giocarsi una partita a scacchi con un poliziotto ex alcolista ed un guardiano chiesotto.

Pensate un pò: Shyamalan riesce benissimo a farmi incazzare e stuzzicare terribilmente la mia voglia di dispensare bottigliate fortissime anche quando non è dietro - o davanti - alla macchina da presa, bensì presente "solamente" nelle vesti di produttore ed autore del soggetto della storia in questione.
Proprio ieri, Julez mi descriveva un'intuizione geniale a proposito dell'approccio che il Cinema horror ha in comune con il porno: in entrambi i casi, pare che tutte le scelte - anche quelle meno sensate - siano giustificate dal fatto che l'atto finale possa permettere qualsiasi stronzata dalle bibliche dimensioni avvenuta in precedenza nel corso della pellicola sbattendosene dell'intelligenza dello spettatore.
Ed è proprio la mancanza di logica ad alimentare, spesso e volentieri, la mia ira funesta rispetto agli horror mal riusciti, perchè se posso giocarmi con la fantasia l'approccio al sovrannaturale, al mostro di turno o agli avvenimenti più incredibili, difficilmente riesco ad immaginare una sequela di stronzate, per di più in pieno stile filo-cattoliche, come quella che inanellano gli autori di questa assolutamente dimenticabile pellicola: peccato, perchè, seppur non originale, il tema del diavolo ha sempre il merito di affascinare lo spettatore, e quei titoli di testa quasi in stile Panic room - anche quello, tra l'altro, si rivelò un film pessimo - mi avevano fatto abbastanza ben sperare in un sano, inquietante intrattenimento da serata del weekend. 
Tutto questo, ovviamente, prima che sopraggiungesse il nome di Shyamalan.
A quel punto, sia io che Julez siamo tornati con la mente ad esperienze irripetibili quali Lady in the water, E venne il giorno e L'ultimo dominatore dell'aria, ed il terrore - quello vero - ha cominciato a prendere possesso di noi.
Se, a tutto questo, si aggiunge l'irritante figura/voce narrante del già citato guardiano messicano ipercattolico - giuro che, nel pieno della sequenza in cui si inginocchia e prega in spagnolo per le persone intrappolate nell'ascensore in modo che sentano le preghiere dall'interfono l'avrei preso a bottigliate fino a farlo diventare ateo -, si poteva solo sperare che l'ora e venti segnalata come durata potesse scorrere il più velocemente possibile.
A non aiutare la pellicola, inoltre, giungono i background poco credibili dei cinque protagonisti e le descrizioni dei loro peccati - risibili, se si pensa che addirittura il diavolo si è scomodato per occuparsene di persona - nonchè il telefonatissimo colpo di scena che rivela l'identità del diavolo stesso - azzeccato dal sottoscritto prima ancora che i cinque entrassero nell'ascensore incriminato -, una sorta di versione scialbissima del Capolavoro di Agatha Christie Dieci piccoli indiani.
Viene quasi da pensare che lo sviluppo della vicenda avrebbe avuto più senso se, alla fine, si fosse rivelato solo ed esclusivamente umano, ma evidentemente la fascinazione del sovrannaturale era troppo forte per l'autore, libero così di confezionare un'altra storia in cui il male implicita l'esistenza uguale e contraria di un bene superiore, tradotto nell'inqualificabile collegamento tra il poliziotto a capo delle operazioni di soccorso e i cinque intrappolati, che apre la strada ad un finale che definire terribile appare riduttivo.
Una pellicola che, seppur non sua nella realizzazione pratica, è completamente, totalmente inquadrabile nello stile Shyamalan post-The village, ultimo lavoro davvero convincente di un regista ormai in perenne crisi mistica e così pieno di sè da non capire nemmeno più dove finisce la fiction - all'interno della quale è indiscusso, indiscutibile protagonista - e dove inizia la realtà - ossia: ad ogni suo nuovo prodotto, sperare che venga il diavolo a salvarti dalla pena -.


MrFord


"Please to meet you,
I hope you guessed my name."
Rolling stones - "Sympathy for the devil" -
 

12 commenti:

  1. ADORO i film horror e sono stufa di queste stronzate megagalattiche che pensano di farti cagare sotto con "bum bam bum shhhhhhh trrrrrr babum yop". Che siamo? Nei fumetti?
    MA DAIIIIIIIIII!

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  2. Magari fossimo nei fumetti!
    Qui siamo soltanto nel magico mondo dei deliri d'onnipotenza di Shyamalan!

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  3. Secondo me hanno preso spunto dalla Casa dello Studente di Via Roma a Cagliari. L'ascensore si blocca, va in corto circuito e inizia a prendere fuoco con una ragazza bloccata li dentro.
    Il diavolo è l'ERSU.

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  4. dopo l'indifendibile ultimo (spero sia davvero l'ultimo) dominatore dell'aria, torno parzialmente a difendere shyamalan, giusto per il gusto di farti incazzare :D

    questo devil è un film indiscutibilmente brutto, però a tratti l'ho trovato anche divertente nel suo palese essere brutto. i personaggi sono insopportabili, proprio perché così si desidera la loro morte e anche questo è un piccolo piacere degli horror.
    comunque le colpe di shymalan in questo caso credo siano minime, visto che secondo me hanno preso una storiella che ha scritto in 10 minuti e hanno cercato di trasformarla in un film, con un risultato piuttosto pessimo. però ho visto di peggio..

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  5. Grazie a quelche recensione illuminata come questa (e al sacrificio di qualcuno che se l'è sparato e magari ha pure speso i soldi del cinema), questo per fortuna finora me lo sono scampato.

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  6. Pesa: dici che Shyamalan si è venuto a fare una gita alla casa dello studente!? Perchè non l'avete ciuso in ascensore e preso a bottigliate!? ;)

    Cannibale: sei davvero incorreggibile. Comunque ti do ragione, anche io ho visto di peggio, ma ti giuro che in quella scena della preghiera avrei voluto sdradicare il guardiano dallo schermo, in pieno stile Videodrome!

    Marziano: fortunatamente i soldi del Cinema non ce li ho spesi, anche perchè altrimenti, per riprendermi, ci sarebbe voluta una sbronza mondiale! ;)

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  7. Non ti è piaciuto Panic room!? :D
    Su Shyamalan sono completamente d'accordo.
    Ma è peggio di Skyline? Perché mi sa che tanto alla fine vedrò anche questo... :D

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  8. mi manca ma non ho avuto nemmeno volgia di vederlo o cercarlo, è un segno? :D

    *Being Human è bellissimo, pensa che ho deciso di seguire Misfits sperando che fosse bello almeno la metà ;D però cerca la serie UK dalla 1 alla 6 vedrai che ti convince! ;D spero!

    Have a good night :)

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  9. Dai poverino, è pur sempre il regista di quei capolavori che portano il nome del Sesto Senso, Sings e The Village. Purtroppo si è un po' perso per strada, spero si ritrovi, molto molto presto così da sorprenderci come i finali dei tre già citati film.

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  10. Ottimista: Panic room mi fece proprio cagare. :)
    No, Devil non è peggio di Skyline. Quelli sono livelli difficilissimi da raggiungere.

    Queen: credo sia un segno, sì. A questo punto, faremo un tentativo con Being human: ti farò sapere! :)

    Pesa: Il sesto senso e The village sono ottimi film, ma credo che, ormai, Shyamalan si sia proprio perso. A meno che non lo si svegli a suon di bottigliate! :)

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  11. Il punto è che Il sesto senso e the village(parzialmente Signs,che contiene delle stronzate imperdonabili),sono le uniche cose salvabili di Shymalayan,dopo è andato giù per la china in una maniera indecorosa.
    Manco mi ricordavo che avesse a che fare con questo filmaccio XD
    Concordo con Julez:perchè i personaggi dei film horror fanno sempre delle cose assurderrime?Mi fa dei gran nervi!!!!E basta con questi "boo moment" che ti fanno saltare sulla sedia solo perchè ci mettono un picco audio con qualche botto,grido etc etc inaspettato.Di film che facciano paura davvero perchè ben fatti,con una vera suspence e personaggi davvero inquietanti non ne vedo da secoli!

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    1. Assolutamente vero. Roba valida nell'horror ormai se ne trova davvero pochina.
      Ad ogni modo, consiglio vivamente Eden Lake e Lake Mungo, due vere perle.

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