Confesso senza troppi patemi di non aver mai considerato Ozpetek il miracolo che spesso la critica e il pubblico italiano considerano: anzi, trovo che non abbia mai davvero superato la soglia del "carino" - nel senso di guardo un film non brutto e vagamente d'autore che non ha alcuna possibilità di segnarmi interiormente -, e nonostante la fama de Le fate ignoranti continuo a pensare che il suo lavoro migliore sia stato La finestra di fronte.
Ad ogni modo, spinto da recensioni lusinghiere che ne facevano il suo miglior film, ho approcciato Mine vaganti con un'aspettativa sicuramente superiore a quella di qualsiasi altro suo lavoro: fatica sprecata.
Per intenderci, non si tratta di un brutto film, facente parte della famosa categoria "ho una voglia quasi incontenibile di prendere a sonore bottigliate in viso il regista", ma neppure di qualcosa in grado di scalfire l'esterno ed entrare nel cuore: tutta la pellicola si muove su un filo sottile che passa da buone trovate - soprattutto in fase di scrittura - (l'idea di un fratello che "ruba" la confessione all'altro, la cena della famiglia di Tommaso con i suoi amici e il suo fidanzato) a banalità d'autore della peggior specie (i flashback della nonna - che pure resta il personaggio meglio riuscito -, i momenti forzatamente gay di Scamarcio), mantenendo uno standard noto come "senza infamia e senza lode".
Non vorrei, invece, tornando alla dichiarazione sul protagonista, fare la parte di quello che parla male di Scamarcio e della sua recitazione perchè Scamarcio è figo e tutte le donne - e gli uomini - d'Italia se lo vorrebbero scopare, ma occorre ricordare che l'unico ruolo in cui il neppure troppo simpatico Riccardo ha davvero bucato lo schermo è stato quello del Nero in Romanzo criminale, personaggio assolutamente freddo e monocorde, adatto alle sue assai trascurabili doti di interprete.
Detto questo, il film suscita più che altro una malinconica simpatia, come i personaggi del padre di Matteo e Antonio - un ottimo Ennio Fantastichini - o la zia ubriacona - una vera sorpresa, questa sul serio, interpretata da Elena Sofia Ricci -, senza mai davvero dare l'impressione di poter dare al Cinema italiano quella ventata d'aria fresca di cui necessita ormai da troppo tempo: parlando di commedia, infatti, un lavoro come La prima cosa bella gli è clamorosamente superiore, e se si pensa al dramma opere come Vincere non possono neanche essere immaginate nella stessa categoria.
Detto questo, e ammettendo ad ogni modo una confezione di mestiere e visivamente discreta, non pensiate di affrontare un capolavoro, o uno dei film dell'anno: piuttosto godetevi questa agrodolce commedia domestica per quello che è, con leggerezza ed un pizzico di nostalgia, come quando, sul finire della bella stagione, si fa strada in noi la consapevolezza del ritorno alla normalità della vita di tutti i giorni.
In fondo, Tommaso e sua nonna lo dicono: "noi siamo quello che lasciamo".
L'estate resta, dentro e attorno a noi, ma dobbiamo essere sempre pronti ad affrontare il prossimo autunno.
Così come per questo film.
Che malgrado il titolo, non è affatto una di quelle "mine vaganti" che portano il caos sconvolgendo l'ordine costituito per gettare le basi di un nuovo percorso.
MrFord
"Cinquantamila pagine
gettate al vento perchè
eterno è il ricordo,
il mio volto per te."
Nina Zilli - "50mila" -
Ma poi Scamarcio gay non è credibile neanche un pò... E poi anche quando fa l'omosessuale riescono a fargli ficcare la lingua dentro nella bocca della bona di turno! E che palle!
RispondiEliminasu alcune cose sono d'accordo con te (strano), su altre meno (questo non è strano!)
RispondiEliminafinora consideravo anch'io ozpetek sopravvalutato e avevo apprezzato solo la finestra di fronte. e anch'io ho preferito la prima cosa bella.
però questo mi è piaciuto, mi è sembrato molto personale e sentito, non un film tanto per girarne uno
quanto a scamarcio, ho sempre apprezzato il suo tentativo immediato di smarcarsi dal ruolo di idolo delle teenagers per cercare di diventare un attore vero, in una maniera analoga a quanto fatto da di caprio. solo che a lui non è ancora capitato (e forse non gli succederà mai) di incontrare registi come scorsese, spielberg o nolan..
elena sofia ricci invece mi sembra l'unica nota stonata del cast e la rispedirei ai cesaroni a suon di calci in culo :D
Ciao Ford,
RispondiEliminaho visto Centurion, bello sporco e violento. Come piace a noi. Molto riuscito l'inizio(?) che va a legarsi con la fine(?) e il personaggio di Etain, che fa una paura tale da cancellare qualsiasi istinto sessuale si nutrisse nei suoi confronti.
Addirittura, da come lo descrivevi tu, me lo aspettavo ancora più crudo e violento. Ma forse, sarebbe stato troppo.
Molto bello il momento prima della battaglia -soldati in formazione, ansia palpabile e palle di fuoco- e naturalmente, la battaglia coi Pitti. Il colpo di scure nel collo, con conseguente spostamento di tutta la faccia, è veramente brutale.
Sono d'accordo con Cannibale nel considerare Scamarcio un attore degno di simpatia. secondo me c'è riuscito benissimo a togliersi di dosso la fama di tenn idols, facendo anche scelte coraggiose. Mi viene in mente Verso l'eden. (che non ho visto)
A dopo
Julez: concordo pienamente! Scamarcio (finto) gay no!
RispondiEliminaCannibale: comincio dalla fine. Forse mi ha colpito il personaggio della zia perchè mi sono visto vecchio in stile Clint dare cucchiaiate di whisky ai miei nipoti. Su Scamarcio potrà anche essere vera la scansata, ma DiCaprio a diciotto anni aveva già avuto la candidatura all'Oscar - strameritata - per il ragazzino sghembo di Buon compleanno Mr. Grape, peraltro molto bello. Quindi non oserei un paragone fra i due.
Clamoroso quanto riusciamo ad andare d'accordo ultimamente. O quasi.
Dembo: gustoso Centurion, eh!? Io ho già voglia di rivedermelo in bluray! Aspetto giovedì per essere alcolicamente brutale come il peggiore dei Pitti. Scamarcio degno di simpatia? Guarda che mando Etain a farti un timone olandese da par suo!
Sono d'accordo su tutto tranne che su una cosa: a me Scamarcio, fisicamente parlando, fa schifo!
RispondiEliminaNon mi è mai piaciuto e non capisco perché piaccia così tanto.
C'ha l'occhio spento da triglia e la faccia unta da salumiere.
Ecco. L'ho detto!
^^
Val: figurati, a me non fa nessun effetto! Detto questo, molto meglio un Colin Farrell zozzo che uno Scamarcio ripulito. O no!?
RispondiEliminaQuesto l'avevo recensito anche io!
RispondiEliminaPerò a me è piaciuto tantissimo.
Ora continuerò a cercare film che ho visto anch'io per vedere quanto siamo in disaccordo!
Zit, benvenuta e cerca pure: il disaccordo, a volte, porta solo bene. In fondo, è così che è nata la mia collaborazione con quel disperato del Cannibale! ;)
EliminaA me era piaciuto,il che è raro parlando di film italiani,poi spinta da questo mi son guardata le Fate ignoranti,che è il solito film italiano mal scritto mal recitato mal diretto,ed il mio momento Ozpetek è finito lì XD
RispondiEliminaViva la zia ubriacona!!!!
Il ricordo che ho de Le fate ignoranti non è male, ma è passato davvero un secolo: di sicuro, con gli anni, Ozpetek si è rammollito!
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