E' stato davvero un caso che mi sia imbattuto in questo film.
Joe Dante, più che per The hole in 3d, sarà sicuramente ricordato per cose alquanto sfiziose come Gremlins e Salto nel buio, che hanno fatto parte della mitologia della mia infanzia a mani basse.
Casualmente, grazie all'assegnazione di un pezzo per effettonotteonline - a proposito, se vorrete dare un'occhiata alla mia recensione vera del film, tra un paio di settimane potrete imbattervici, per l'appunto, su http://www.effettonotteonline.com/ - mi sono ritrovato, di ritorno alla calura mortale del lodigiano, di fronte ad un film che se avessi visto tra i quindici e i vent'anni fa d'estate sarebbe diventato uno dei miei cult personali senza ombra di dubbio.
Matinee è un omaggio sentitissimo - senza menate e con tanto divertimento - che il regista regala a quella che fu, anno più anno meno, l'epoca d'oro della sua giovinezza, rievocando atmosfere fantastiche sullo schermo, dentro lo schermo e oltre lo schermo, quasi stesse facendo un amarcord metacinematografico.
Partendo da Hitchcock - il personaggio interpretato da Goodman è riuscitissimo, un pò cialtrone e molto più spesso paterno, e ancor di più la battuta che lo associa al vecchio Alfred - per giungere ai grandi film di fantascienza anni '50 - da Ed Wood all'Invasione degli ultracorpi, giusto per citare il peggio e il meglio - non ci si dimentica del ruolo del Cinema e dell'epoca della meraviglia per eccellenza, quella in cui le ragazze sono un sogno quasi impossibile e in cui un bacio è quanto di più incredibile si possa sperare di ottenere, così come della capacità di immaginare "tenendo gli occhi aperti" e di apprezzare i film del terrore perchè in grado di farci godere ancora di più della vita una volta usciti dalla sala.
Tutto questo anticipando clamorosamente il 3d e riesumando la crisi dei missili di Cuba proprio nel giorno in cui, per caso, mi sono ritrovato, a pranzo, prima del rientro nel forno della bassa padana, in un documentario sul tormentato rapporto fra i Kennedy e la Monroe più famosa della storia.
Coincidenze lostiane a parte, devo dire di essermi gustato almeno quanto il white russian che lo ha accompagnato quest'amalgama di commedia, film per ragazzi e omaggio traboccante amore per la settima arte quasi fosse un cocktail tra I Goonies, L'ultimo spettacolo e Stand by me.
Di sicuro non può essere paragonato a nessuno dei tre, ma già solo ricordarli è un vero piacere.
"Whenever you're in trouble won't you stand,
stand by me, oh now now, stand by me."
MrFord
Forno Caldo Caldo Forno...
RispondiEliminaBU :(