mercoledì 1 novembre 2017

The Babysitter (McG, USA, 2017, 85')





Non so davvero chi devo ringraziare per il ritorno sulla cresta dell'onda del fascino degli anni ottanta che ha attraversato le ultime stagioni su grande e piccolo schermo, ma sinceramente non posso che dichiararmi più che felice di vedere riscoperto ed omaggiato un decennio che è stato puro pop da molti punti di vista: so solo che, quando verrà ufficialmente alla luce, il responsabile del miracolo potrà considerare il Saloon l'open bar di una festa senza fine.
Ma andiamo con ordine: quando, per affrontare questa settimana halloweeniana ho deciso di ripescare alcuni tra gli horror usciti negli ultimi mesi e dedicare qualche giorno ad uno dei generi che ha gettato le fondamenta della passione del sottoscritto per la settima arte, The Babysitter è stato immediatamente selezionato, in parte per il sempre apprezzatissimo mix tra comedy e horror ed in parte per una sequenza - giustamente pubblicizzata dal mio acerrimo nemico Cannibal Kid - con protagoniste Samara Weaving e Bella Thorne in grado di rivaleggiare - e forse anche di vincere - con quella simile tra Charlize Theron e Sophia Boutella in Atomica bionda; nonostante questo, le aspettative del sottoscritto per questo prodotto targato ancora una volta Netflix e diretto dal mestierante McG - che ha spaziato tra grande e piccolo schermo, senza disdegnare video musicali, nell'ultimo ventennio - non si potevano certo definire tra le più alte registrate nel corso del duemiladiciassette.
Eppure, fin dalle prime sequenze, sono stato clamorosamente smentito: non parleremo certo di un lavoro rivoluzionario o originale, o privo di difetti, ma senza dubbio The Babysitter è una ventata di freschezza che pare mescolare le atmosfere dei teen movies targati eighties, la furbizia di lavori come Stranger Things ed il recente It ed un pizzico di Edgar Wright, che senza alcun dubbio intrattiene, diverte, regala esplosioni di violenza grottesca ed assurda - che potrebbe suonare più anni novanta che altro, ma finisce per starci comunque un gran bene - e conduce lo spettatore in un gioco serrato che rilassa la mente e permette di godere del Cinema nel modo in cui il Cinema di goduria e solo quello permette.
Dal cast praticamente perfetto - grande intesa tra il piccolo protagonista Judah Lewis e la "nuova Margot Robbie" Samara Weaving, che mi pare anche più brava della conterranea già nota al grande pubblico - alle citazioni in bilico tra passato e presente - il ventaglio abbraccia proposte che vanno da Alien e Predator a Mad Men -, passando per un'escalation che mescola tensione e divertimento sfrenato, oltre ad una di quelle lotte per affermarsi tipiche degli outsiders delle pellicole del decennio dei Goonies, tutto mi è parso funzionare alla grande per lo scopo - ovvero quello di intrattenere senza pensieri -, ed il risultato è stata una delle sorprese più gradite di quest'autunno e che il genere mi abbia riservato nel corso degli ultimi mesi.
Una cosa non da poco considerato che si tratta senza dubbio di un'opera nata ad uso e consumo della serata "vhs, pizza e rutto libero" del venerdì, priva di qualsiasi pretesa che non sia quella di regalare una risata ed un'espressione what the fuck neanche fossero il bastone e la carota di regista e sceneggiatore: personalmente, mi sento di rischiare e considerare questa di The Babysitter una delle promozioni più meritate del periodo, in barba a lavori ben più strutturati, distribuiti, finanziati.
Con sano umorismo, tocchi magici nella colonna sonora, sangue a fiumi, limonate selvagge tra ragazze che tutti vorrebbero come babysitter dall'adolescenza in poi, voglia di rivincita ed un ritmo invidiabile, The Babysitter è come la neopromossa che, quasi senza farlo neppure sembrare un'impresa, rifila una batosta alla capolista pur giocando in trasferta.
Che alla fine della stagione, poi, possa retrocedere di nuovo, poco importa.
Sarà cresciuta, non avrà più bisogno di qualcuno a controllarla.
Ed avrà imparato che non sempre cadere è una brutta cosa.
Soprattutto quando puoi approfittare per sparare un bel calcio nelle palle.




MrFord




12 commenti:

  1. Noi ci siamo divertiti parecchio!
    E quant'è b(u)ona la babysitter <3
    E quanto fa vecchio il riferimento alle VHS? XD XD XD
    Ogni volta che vedo uomini che dicono "aaah bel film c'è una limonata fra donne",penso:ma guardatevi un porno.
    Poi penso che solo per vedere Jason Momoa(pure troppo vestito),mi sono sparata tutta la prima stagione di Frontiera(manco male,ti dirò),e sto per guardare la seconda.
    Ed allora penso:ma stai zitta,vecchia babbiona,che ti fai guidare dagli ormoni pure te XD XD XD

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    1. Io mi sono divertito da impazzire!
      Una gran bella sorpresa, limonata a parte!
      Un film fresco e piacevole, che mi ha ricordato Wright.
      Ad ogni modo, all'ormone non si comanda!

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  2. Molto, molto carino.
    Forse un po' inoffensivo, ma un gran bel filmetto.

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  3. Un bell'omaggio agli horror degli anni '90, incredibile che netflix sia riuscita a far tornare in vita anche uno come MancaCoGnome! ;-) Cheers

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    1. MancaCoGnome stavolta ha fatto proprio centro.
      Brava Netflix!

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  4. "Non so davvero chi devo ringraziare per il ritorno sulla cresta dell'onda del fascino degli anni ottanta".
    Ford, mi spiace dirtelo, ma il revival degli anni ottanta è partito da Donnie Darko. Pochi dubbi su questo. Quindi è il coniglione che devi invitare al tuo open bar. ;)

    Il film è divertente, la scena cult c'è, la prima parte funziona molto bene, però tutto questo tuo entusiasmo è persino eccessivo, visto che la seconda parte è meno entusiasmante e un pizzico di cattiveria in più non avrebbe guastato...

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    1. Mi trovo d'accordo, la prima parte ha decisamente una marcia in più, eppure il film è incredibilmente fresco, omaggia ma risulta anche molto giovane.
      Per me, promosso.
      E chissà che non siano stati gli Expendables a far tornare di moda gli eighties! ;)

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  5. L'ho trovato carino, ma si poteva fare un pochino di più. Mi chiedo se con il tempo verrà considerato un cult...

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    1. Questo non saprei davvero dirlo, ma senza dubbio per me è stata una freschissima sorpresa.

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