E anche quest'anno, siamo giunti al momento delle classifiche che determineranno i vincitori dei Ford Awards, premi dedicati ai libri letti nel corso del duemilasedici, al peggio uscito in sala, al meglio non uscito in sala, alle serie tv ed ai film migliori della stagione.
Ad aprire le danze saranno i libri, che purtroppo, quest'anno, complici un ritmo più blando prima, alcune scelte completamente sbagliate - Infinite Jest di Foster Wallace su tutte - e la paternità di questi ultimi tre mesi dell'anno che mi ha privato del pendolarismo che era il momento migliore da dedicare alla lettura per il sottoscritto, non avranno una top ten ma una top six.
Ad ogni modo, se anche fossero stati cinquanta, il numero uno sarebbe stato lo stesso.
N°6: RACCONTI AGGHIACCIANTI di GUSTAV MEYRINK
Un recupero legato ai tempi andati delle superiori e dei mitici "cento pagine, mille lire" che fecero la mia fortuna di studente squattrinato: atmosfere alla Poe e grande fascino, peccato solo per il linguaggio aulico di alcune traduzioni datate che meriterebbero un restyling che porterebbe dei classici dai quali i giovani girano al largo di nuovo in testa alle classifiche di gradimento.
Se vi piacciono il gotico, i freaks e le atmosfere oniriche, Lovecraft, o il già citato Poe, questo è sicuramente pane per i vostri denti.
N°5: IL COLLARE SPEZZATO di VALERIO EVANGELISTI
Ultima lettura da pendolare prima della "pausa forzata" da papà casalingo, sequel dell'ottimo Il collare di fuoco, Il collare spezzato riprende le fila della formazione del Messico come Stato moderno in bilico tra realtà e fiction narrativa.
Più politico e complesso del suo predecessore, perde clamorosamente il confronto, però, in termini di coinvolgimento emotivo del lettore: la struttura più cronachistica e spezzettata, infatti, tende a smorzare gli entusiasmi, anche se, occorre ammetterlo, un lavoro come questo, in termini di scrittura, è assolutamente titanico.
N°4: STORIA DELLA PIRATERIA di PHILIP GOSSE
Considerato l'impatto che lo scorso anno ebbe sul sottoscritto Long John Silver, i pirati sono tornati di gran moda al Saloon, tanto da stimolare il recupero di un lavoro che ne narrasse le gesta effettive e non di fiction: l'ottimo saggio di Philip Gosse recupera documenti e storie dei pirati di tutto il mondo, passando dall'epoca di Giulio Cesare ai leggendari bucanieri, senza dimenticare Tortuga e Libertalia - che fu il sogno di un gruppo di grandi corsari che avrebbero voluto una repubblica completamente governata da loro -.
Un viaggio affascinante ed unico, che alimenta la curiosità per quelli che, nella loro quasi totalità, erano uomini e donne spietati e certo non "romantici", ma che ugualmente portarono - e portano, attraverso i racconti delle loro gesta - l'asticella del coraggio e della sfida all'ignoto ed all'ordine costituito ancora più in alto.
N°3: LONDON UNDERGROUND di DON WINSLOW
Nel corso degli ultimi dieci anni, il vecchio Don ha infatti saputo ritagliarsi uno spazio di primo piano nel mondo della Letteratura crime, confezionando alcuni dei più celebrati romanzi di genere di sempre, e diventando uno dei beniamini assoluti del sottoscritto.
Questo recupero di Einaudi, primo lavoro di Winslow e primo romanzo di una serie che fu di cinque avventure con protagonista il detective Neal Carey, è acerbo rispetto a quello che si è potuto leggere in seguito, ma oltre ad un main charachter fallibile e per nulla "dirompente", pone senza dubbio le basi per quello che il suo autore è diventato in seguito.
N°2: LA CITTA' DEI LADRI di DAVID BENIOFF
Regalatomi dal mio fratellino Dembo e scritto dal più noto televisivamente - Game of thrones - e cinematograficamente - La 25ma ora - David Benioff, ambientato nella San Pietroburgo messa sotto assedio dai tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, La città dei ladri è uno dei racconti di amicizia e formazione più genuini e coinvolgenti che ricordi dai tempi di Stand by me: la vicenda - e la curiosa missione - dei giovani Lev e Kolja spazia dal divertimento al dramma profondo, dalla speranza alla più cupa miseria umana.
Ricordo bene che lo lessi subito dopo il fallimento clamoroso che fu il già citato Infinite Jest, e fin dall'introduzione sentii il brivido sulla pelle per la differenza tra qualcosa raccontato con il cuore e qualcos'altro sbrodolato con la testa.
Una sorpresa, una bomba, un viaggio.
Bellissimo.
N°1: IL CARTELLO di DON WINSLOW
Non poteva esserci altro titolo in cima a questa classifica.
A dieci anni di distanza dal Capolavoro Il potere del cane, Winslow confeziona un'altra pietra miliare tornando a raccontare della sfida a distanza tra l'agente della DEA Art Keller ed il padrino del traffico di droga messicano Adàn Barrera.
Un romanzo fiume, mostruoso, umanissimo e violento, terribile in alcuni passaggi - ricordo di aver provato più di una volta una profonda rabbia, altre dolore - ed in grado di dare speranza in altri, in grado di portare sulla pagina e nel cuore di ogni lettore una galleria di personaggi straordinaria, resa ancora più grande dall'umanità - nel bene e soprattutto nel male - portata in "dono" da ognuno di loro.
Ed accanto a poliziotti e criminali, trovano spazio figure simbolo di una lotta anche civile contro il Potere, che sia espresso dai politici legalizzati o dai padrini del crimine, affinchè si possa, un giorno, soprattutto in alcune zone del mondo, vivere davvero liberi.
Un Capolavoro.
I PREMI
Miglior autore: Don Winslow
Miglior personaggio: Crazy Eddie Ruiz, Il cartello
Miglior antagonista: Adàn Barrera, Il cartello
Scena cult: il racconto di Kolja della notte in cui fu arrestato per diserzione, La città dei ladri
Premio "brutti, sporchi e cattivi": i Bucanieri, Storia della pirateria
Premio stile: Kolja, La città dei ladri
Miglior personaggio femminile: la Medica Hermosa, Il cartello
Miglior non protagonista: Pablo Mora, Il cartello
Momento action: lo scontro finale in Guatemala tra DEA e trafficanti, Il cartello
Atmosfera magica: la figlia del comandante pattina sul fiume ghiacciato, La città dei ladri
MrFord
Nulla da dire sul vincitore,opera epica, monumentale...gli altri non li ho letti!
RispondiEliminaVerissimo. Numero uno indiscutibile.
EliminaWinslow è una delle mie grandi, grandissime lacune. Sarà il 2017 l'anno buono? Potevi incastare Benedizione all'ultimo all'ultimo. :)
RispondiEliminaBenedizione è nel pilone di cose da leggere. Spero di recuperarlo presto.
EliminaTu intanto vedi di recuperare Winslow!
Niente, per i libri sono tutt'altro che fordiana, mi sa ;) Mancano tutti, autori compresi.
RispondiEliminaWinslow va letto, non ci sono santi! ;)
EliminaRacconti agghiaccianti...
RispondiEliminadirei che con questo cattivo presagio le tue classifiche di fine anno non potevano cominciare meglio. O dovrei dire peggio? :D
Non saprei: ti posso anticipare che rispetto alle serie due su cinque della top five sono in comune.
EliminaE' abbastanza agghiacciante? ;)
Prima piazza da applausi, non c'è che dire!
RispondiEliminaDa standing ovation. :)
EliminaE il miglior libro per il Fordino?
RispondiEliminaAl momento penso che il suo preferito sia "I perchè degli animali", ma abbiamo avuto periodi intensivi delle trasposizioni di Alla ricerca di Dory e La carica dei 101, oltre alla rotazione dei tanti che ha sempre ad argomento animali. ;)
Elimina"Se vi piacciono il gotico, i freaks e le atmosfere oniriche, Lovecraft, o il già citato Poe, questo è sicuramente pane per i vostri denti."
RispondiEliminaYeah, eccomi!
Mentre Il cartello è lì che attende di essere letto, mi devo decidere ad iniziarlo...è che troppa roba da leggere, non basta mai il tempo dio bello. Ora sto leggendo qualcosa di Jack London -mi sono fissato per alcuni classici- appena finisco ci do dentro con Winslow.
Kolja idolo
Fratello, non hai ancora iniziato Il cartello!?!?
EliminaCorri subito a rimediare! :)
James, fotte un cazzo che fai palestra, adesso vengo lì e cerco di prenderti a pugni.
RispondiEliminaInfinite jest è un monumento alla letteratura.
Certo, ha delle parti pallosissime,
certo, quando Steeply e Marathe stanno centocinquanta pagine a chiacchierarsela su quella cazzo di collinetta nel deserto vorresti mangiarti il libro,
certo, la quindicina di pagine che il buon DFW impiega per spiegarti il funzionamento dell Escathon ti fanno venir voglia di farla finita ma
cristo
e Pemulis? E povero Tony Krause? Le chiacchierate tra Hal e Mario? E il velo di Madame Psychosis? E...
no dai, james, te lo chiedo per piacere
cerca di impegnarti, riprendi in mano 'sto libro, non farti scoraggiare dalle parti brutte, tieni botta, leggi una paginetta al giorno, magari ci metti cinque mesi a finirlo ma vedrai che ne vale la pena,
Infinite Jest è un CA-PO-LA-VO-RO,
Infinite Jest è LA VI-TA.
Le parti brutte sono veramente bruttissime, le parti pesanti ti fanno addormentare, ma quelle belle valgono il prezzo del biglietto. Fidati del Bill. Per favore.
Senza dubbio è notevole, nonchè evidente manifestazione del talento del suo autore, ma ti assicuro che le duecento pagine scarse che ho letto sono stata un'infinita serie di martellate sui coglioni, e considerata la mole dell'opera, ho ritenuto giusto consacrare ad altro il mio tempo di lettura. :)
Elimina"In una cultura che priva quotidianamente della capacità di usare l'immaginazione, il linguaggio e il pensiero autonomo, una complessità come quella di Dave è un dono. Le sue frasi ricorrenti, meandriche, richiedono una seconda lettura. Al pari del ragazzino che aspetta di tuffarsi, la loro osticità spezza «il ritmo che esclude il pensiero». Ogni parola che cerchiamo sul dizionario, ogni tortuosa nota che seguiamo a piè di pagina, ogni concetto che mette a dura prova cuore e cervello: tutto contribuisce a spezzare il ritmo dell' assenza di pensiero – e ci vediamo restituire i nostri doni. A chiunque è stato dato assai, assai sarà ridomandato. Dave scriveva così, come se il suo talento fosse una responsabilità." (Zadie Smith)
RispondiEliminaForse, allora, Dave avrebbe dovuto scrivere senza pensare troppo alle responsabilità. ;)
EliminaNon ne ho letto nemmeno uno di questi 6. Prenderò spunto come sempre Ford! :D
RispondiEliminaFelice di sapere di farti da "ispirazione": buona lettura! :)
EliminaMai letto nessuno di questi libri o autori. E potrebbero andarmi a genio per la sfida che mi sono data per il 2017 di uscire dalla mia comfort zone!
RispondiEliminaA prescindere dalle confort zone Winslow è da recuperare assolutamente. ;)
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