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domenica 5 giugno 2016

Muhammad Alì (1942 - 2016)




Nonostante la sua passione incrollabile per il ciclismo - ancora oggi praticato quasi quotidianamente, acciacchi permettendo -, mio padre è sempre stato catturato dallo sport in generale, in una misura simile a quella che, oggi, colma per me il Cinema.
Dal calcio all'atletica, passando per i motori fino al pugilato, a parte, credo, curling, golf e ping pong ho visto seguire con partecipazione al mio vecchio quasi tutti gli eventi sportivi trasmessi in tv nel corso della mia infanzia, ed alimentare la mia sete per le grandi storie ed epopee: molti dei suoi eroi, da Merckx a Villeneuve, passando per Alì, ho potuto assaporarli soltanto grazie ai suoi racconti ed ai vecchi filmati, eppure li ho avuti nel cuore come se fossi stato lì con lui ad emozionarmi per una qualche impresa apparentemente incredibile compiuta da questi grandi personaggi usciti dalla mera pratica sportiva e divenuti leggende.
Muhammad Alì, straordinaria carriera sportiva a parte, è universalmente riconosciuto come uno degli atleti più carismatici e straordinari di sempre, dall'oro alle Olimpiadi di Roma nel sessanta alla sorprendente vittoria contro Sonny Liston, passando dal grande rifiuto alla Guerra del Vietnam - che gli costò gli anni migliori, atleticamente parlando, il titolo e, forse, un palmares ancora più impressionante -, la conversione all'Islam, le battaglie con Joe Frazier - forse il suo rivale più importante - ed il mitico incontro che lo vide trionfare, sfavorito, su George Foreman nel settantaquattro, frutto di ispirazione anche cinematografica, oltre che sportiva ed emotiva.
Il suo stile unico, il carattere e il piglio sopra le righe, la battaglia che lo vide - probabilmente a causa dei colpi subiti, o almeno anche per questo - affrontare il Parkinson già in giovanissima età, i matrimoni ed i figli - tra i tanti che ebbe, Laila ripercorse con successo la stessa carriera del padre, ritirandosi, imbattuta, nel duemilasei dal pugilato professionistico - lo resero una superstar anche al termine della sua carriera, simbolo della lotta alla malattia e testimonial di moltissime operazioni umanitarie in tutto il mondo.
In termini di carriera, e di numeri, non potrà mai essere considerato a tutti gli effetti il migliore - i record da imbattuti in carriera di Rocky Marciano e Floyd Mayweather, anche se quest'ultimo appartiene ad un'altra categoria di peso ed ha vissuto una stagione diversa del pugilato -, ma nessuno come lui, nella boxe e forse nello sport, ha avuto le caratteristiche per essere davvero "il migliore di tutti".
Come Rocky, però, afferma spesso nel corso della sua saga cinematografica, il Tempo è il più grande ed imbattibile tra i rivali dell'Uomo: ed il Tempo, anche con il Migliore, alla fine ha chiesto il conto.
Eppure, in qualche modo, Muhammad Alì resterà impresso nella memoria collettiva per sempre, e nel mio retaggio, dagli occhi lucidi di mio padre che mi racconta, bambino, del leggendario incontro di Kinshasa, di come il fu Cassius Clay sfruttò le corde per incassare ed incassare fino a sfinire il più giovane e potente Foreman prima di ribaltare ogni pronostico e metterlo al tappeto, a quel diciassette gennaio in cui nacque, lo stesso giorno del Fordino.
Io non sono un credente o un uomo di Fede, dunque è difficile per me immaginare che ora da qualche parte si stia tenendo un match mitico come quello che sarebbe stato tra il già citato Marciano ed Alì, ma in nome di tutto quello che ha significato, per il mondo, per lo sport e per il sottoscritto, comunque siano andate le cose ed ovunque sia ora, alla faccia del Tempo, mi viene da gridarlo.
Alì, boma ye.




MrFord
 
 
 
 
 
 

15 commenti:

  1. Da bambino, ogni volta che facevo a botte, ero Cassius Clay:incassatore, spavaldo, feroce. Da grande, ho capito anche l'uomo: Mohammad Ali. Il più grande.

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    1. Il più grande davvero. Un personaggio dentro e fuori dal ring, ed uno degli sportivi più importanti del secolo.

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  2. Uno tra gli sportivi più influenti della storia, altro personaggio destinato all'immortalità.

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    1. Assolutamente vero. Come lui ce ne sono stati pochi. Forse nessuno.

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  3. Lui sì che era un grande campione.
    Mica come quelle fighe di legno che fanno wrestling. ;)

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    1. Un grande campione che apprezzava il wrestling: fu arbitro speciale nella prima edizione di Wrestlemania! ;)

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  4. Nel nuovo header sta spezzando un dito a Stallone?
    Grande!

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    1. Ahahahahah no, stanno facendo un pò di scena alla notte degli Oscar se non sbaglio del settantasette! ;)

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  5. Che personaggio ragazzi, uno di quelli davvero "immortali" di cui si continuerà a parlare nelle generazioni a venire
    [invidia]

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  6. Ammetto di aver saputo poco della vita di Muhammad Ali... Ma è una notizia che è pari ad un pugno allo stomaco.

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    1. In realtà la sua vita è molto interessante e "cinematografica". Se ti capita, leggi o guarda qualcosa in merito!

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  7. Un personaggio dentro e fuori dal ring. So long!

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