Regia: John Erick Dowdle
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 93'
Anno: 2014
Durata: 93'
La trama (con parole mie): Scarlett, giovane archeologa americana figlia
di uno studioso ed appassionato di alchimia morto suicida in
circostanze misteriose scopre in Iran quella che potrebbe essere la
chiave per portare a termine il lavoro del padre, una serie di
indicazioni cifrate che indicherebbero il luogo di sepoltura della
famigerata Pietra Filosofale, sogno proibito degli studiosi ed
appassionati di alchimia di tutto il mondo.
Le tracce portano alle
catacombe di Parigi, e dunque Scarlett, assemblata una squadra di amici
esperti di archeologia e di ragazzi del luogo abituati ad escursioni ed
esplorazioni delle catacombe stesse si avventura in quello che potrebbe
diventare un vero e proprio viaggio all'Inferno.
Il da poco trascorso duemilaquattordici non sarà ricordato certo come uno degli anni più interessanti del genere horror, che ha navigato in acque decisamente agitate qui al Saloon, fatta eccezione per una manciata di pellicole - ovviamente non distribuite in Italia - che hanno finito per sobbarcarsi il peso delle aspettative che un fan di vecchia data come il sottoscritto finisce per avere anche senza volerlo.
Tra
i titoli, al contrario, distributi anche qui nella Terra dei cachi,
avevo finito per evitare questo Necropolis nonostante il mockumentary
sia un guilty pleasure decisamente irresistibile, per il sottoscritto,
temendo una porcata di proporzioni bibliche che sarebbe inevitabilmente
finita ad infarcire le fila della già combattutissima decina dedicata al
peggio della scorsa stagione: ripescato quasi per caso, però, il lavoro
di John Erik Dowdle si è rivelato, a conti fatti, un divertissement
neppure troppo malvagio, forse non perfetto in fase di scrittura e
costruzione dei personaggi, perso nella parte finale, eppure a suo modo
funzionale, in grado di regalare un'ora e mezza di intrattenimento senza
sconfinare nella schifezza o entrare nel radar delle bottigliate.
L'idea
dell'esplorazione delle catacombe di Parigi - che visitai in parte anni
fa, davvero affascinanti - alla ricerca della Pietra Filosofale - un
mito assoluto per i cultori di esoterismo - ed il cocktail prodotto
mescolando l'Inferno dantesco a quello che ognuno di noi si porta dentro
- interessante, e forse l'idea migliore dell'intera pellicola,
l'effettiva interpretazione del potente artefatto - risultano quantomeno non banali - anche se, occorre ammetterlo, ormai trovo difficile
spaventarmi davvero per un horror -, ed ho apprezzato anche i richiami
evidenti a titoli di culto come The descent così come l'impressione -
questa personale - che questo prodotto possa essere associato al
nostrano e decisamente tosto Radice quadrata di tre, che prima o poi ho
intenzione di ripescare.
In un certo senso, si potrebbe
addirittura pensare che un prodotto assolutamente d'intrattenimento e
senza pretese come questo sia riuscito dove Onirica, film autoriale e
tecnicamente su un altro pianeta rispetto a questo, aveva clamorosamente
fallito, riuscendo, seppur senza rimanere di fatto impresso nella
memoria, a portare a casa la pagnotta.
Se ci trovassimo ancora
nel pieno degli anni settanta o ottanta e l'horror fosse nel suo
momento migliore, allora con ogni probabilità Necropolis scomparirebbe -
un pò come se confrontato con cose davvero toste come Lake Mungo - di
fronte a proposte decisamente superiori, ma allo stato attuale, finisce
per non sfigurare nonostante non si tratti, di fatto, di nulla di nuovo o
di davvero potente.
Come se non bastasse, a posteriori, mi
sono trovato quasi a pentirmi di non aver dato prima una possibilità
all'opera di Dowdle, e ho trovato alcune critiche rivolte allo stesso
assolutamente eccessive, specie in un momento storico in cui in sala,
alla voce horror, troviamo schifezzine incapaci di spaventare perfino la
più pusillanime tra le ragazzine come Ouija.
E l'idea di un
panorama di quel genere è un Inferno decisamente peggiore di quello
labirintico che offre questo viaggio nelle viscere di Parigi, della
Terra e di noi stessi.
MrFord
"Down in a hole and I don't know if I can be saved
see my heart I decorate it like a grave
well you don't understand who they
thought I was supposed to be
look at me now I'm a man
who won't let himself be."
Alice in chains - "Down in a hole" -
"Down in a hole and I don't know if I can be saved
see my heart I decorate it like a grave
well you don't understand who they
thought I was supposed to be
look at me now I'm a man
who won't let himself be."
Alice in chains - "Down in a hole" -
Io e le telecamere traballanti non andiamo molto d'accordo,mi sa che questo lo passo.E idem per Lake mungo!
RispondiEliminaCon Lake Mungo, però, ti perdi davvero una chicca. Fossi in te lo recupererei.
EliminaConsiderato che il mockumentary non è un mio guilty pleasure manco per sbaglio e che dal trailer sembra un film girato da un cane tremolante (quindi il tuo regista ideale, caro Ford uahahah), me lo risparmio alla grande!
RispondiEliminaFai bene: già mi immagino la tua solita recensione! ;)
EliminaDopo La Piramide chiudo per un po' con i mockumentary mi sa...
RispondiEliminaInvece mi sa che io un tentativo con La piramide lo faccio. Nonostante tutto.
EliminaSpero che i mockumentary passino presto di moda, hanno stufato anche me.
RispondiEliminaIn realtà, se ben fatti, a me piacciono sempre.
Eliminami ha appassionato poco e non l'ho trovato nemmeno così claustrofobico, anche se i fratelloni , è indubbio, ci sappiano fare con la telecamera e anche nel mock hanno fatto decisamente meglio con The Poughkeepsie tapes ( spero di aver scritto bene il titolo, sto citando a memoria)...e comunque per me il 2014 non è stato un anno così malvagio per l'horror, addirittura ho potuto stilare per la prima volta una top 10 cosa che non ero riuscito a fare nel 2013 e nel 2012...
RispondiEliminaThe Poughkeepsie Tapes ce l'ho in rampa di lancio da un pezzo, lo recupererò.
EliminaA me, comunque, questo non è sembrato così male, con tutti i suoi limiti: sul 2014 dell'horror, comunque, io non la vedo bene come te.
L'inizio, l'idea di fondo e l'ambientazione avevano convinto anche me ma da metà in poi scade tutto nella baracconata, sembrava di essere al luna park XD
RispondiEliminaVerissimo, la parte finale è molto sconnessa: ma devo dire che non mi ha disturbato più di tanto.
EliminaGli do una possibilità solo perchè è un mockumentary
RispondiEliminaTra i mockumentary non è certo il peggiore, quindi un tentativo lo puoi fare.
EliminaBoh, già dalla locandina non mi ispira...
RispondiEliminaNon ispirava neanche me, ma sarà per le aspettative molto basse, non mi è sembrato così pessimo.
Eliminaconcordo, molto meglio di come poteva sembrare e alcune scene sono davvero azzeccate. Poi le scenografie minimal ci stanno davvero bene e il finale secondo me è molto efficace.
RispondiEliminaAzz anche io mi sa che ci provo con La piramide!
Fratello cmq ascolta Bradipo, poughkeepsie tapes è una bombetta!
A me il finale non ha fatto impazzire, ma il film è stato decisamente meglio di quanto mi aspettassi.
EliminaE recupererò Poughkeepsie! :)
Sembra un incrocio tra Harry Potter e Il Codice da Vinci! :D
RispondiEliminaIn qualche modo potrebbe anche sembrare, ma il film che mi ha più ricordato è stato proprio Radice quadrata di tre.
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