Ma ora bando alle ciance e via all'ultima decina, che rivelerà l'erede di Killer Joe, Drive ed Inception, i vincitori degli ultimi anni.
N°10: SEARCHING FOR SUGAR MAN di MALIK BENJELLOUL
Il documentario numero uno del duemilatredici ed il primo film della top ten fordiana è un viaggio nel cuore e nella musica di uno dei più incredibili songwriters che gli USA abbiano regalato al rock, nonchè uno dei meno conosciuti: leggenda o realtà, la vicenda di Sixto Rodriguez è qualcosa che va oltre la Frontiera, il Tempo ed il Cinema, e rappresenta al meglio la più grande sfida di sempre.
Quella della vita.
Quella della vita.
N°9: LA FINE DEL MONDO di EDGAR WRIGHT
La spettacolare chiusura dell'altrettanto spettacolare Trilogia del Cornetto è un cocktail esplosivo di ironia, azione, ritmo ed una malinconia da fine delle vacanze e tempo che passa al limite dello struggente.
Edgar Wright ed i suoi fidi Simon Pegg e Nick Frost non potevano confezionare un addio migliore, lasciando un vuoto forse incolmabile nel cuore dei fan che continueranno a volerli insieme come fu per questi tre film uno più straordinario dell'altro.
Edgar Wright ed i suoi fidi Simon Pegg e Nick Frost non potevano confezionare un addio migliore, lasciando un vuoto forse incolmabile nel cuore dei fan che continueranno a volerli insieme come fu per questi tre film uno più straordinario dell'altro.
N°8: RUSH di RON HOWARD
Come Moneyball lo scorso anno, anche a questo giro di giostra una pellicola a sfondo sportivo giunge fino alla top ten: firmato dall'artigiano Ron Howard, Rush riesce nella non facile impresa di trasformare la Formula Uno - uno degli sporti più amati ed al contempo detestati di sempre - in un'epica sfida tra uomini pronti a correre sul sottile filo che passa tra la vita e la morte ispirandosi ad una delle sue sfide più intense, che vide contrapposti il calcolatore Lauda e l'arrembante Hunt.
Riprese da manuale, un crescendo tesissimo ed un finale da fare invidia a Michael Mann.
Dritto al massimo senza voltarsi indietro.
Riprese da manuale, un crescendo tesissimo ed un finale da fare invidia a Michael Mann.
Dritto al massimo senza voltarsi indietro.
N°7: PRISONERS di DENIS VILLENEUVE
Villeneuve, che nel corso delle ultime stagioni era riuscito a stupirmi in più di un'occasione, non perde il suo smalto neppure con la prima volta tra le fauci di una produzione da grandi studios ed attori più che noti: trasformando Wolverine Jackman in un cavallo di razza e stimolando Jake Gyllenhaal a compiere un'ulteriore evoluzione il regista canadese confeziona il thriller dell'anno ed una delle pellicole più toste dai tempi di Mystic river, un concentrato di violenza, amarezza e, paradossalmente, speranza, come raramente il Cinema ha saputo raccontare.
N°6: IL LATO POSITIVO di DAVID O. RUSSELL
Giunto in sordina sugli schermi del Saloon, l'ultimo lavoro di David O. Russell si è rivelato, di fatto, il titolo indie del duemilatredici, nonchè definitivo trampolino di lancio per la splendida e bravissima Jennifer Lawrence, sempre più la numero uno tra le preferite fordiane.
La storia d'amore scombinata e disfunzionale tra i due protagonisti, in bilico tra scontri e passione, cervello e pancia, è senza dubbio la più interessante che abbia potuto vivere su uno schermo nel passato recente, e le cicatrici di questi due ragazzi feriti dalla vita pronti a curarsi l'un l'altro senza risparmiarsi un colpo hanno riportato alla mente del sottoscritto le origini della storia con Julez.
Che vuol dire aver fatto centro.
La storia d'amore scombinata e disfunzionale tra i due protagonisti, in bilico tra scontri e passione, cervello e pancia, è senza dubbio la più interessante che abbia potuto vivere su uno schermo nel passato recente, e le cicatrici di questi due ragazzi feriti dalla vita pronti a curarsi l'un l'altro senza risparmiarsi un colpo hanno riportato alla mente del sottoscritto le origini della storia con Julez.
Che vuol dire aver fatto centro.
N°5: LA GRANDE BELLEZZA di PAOLO SORRENTINO
Il Cinema italiano, ormai è cosa risaputa, non gode affatto di buona salute. Le proposte davvero interessanti latitano, soffocate da un oceano di merda molto poco d'autore che invade le sale settimane dopo settimana.
Eppure, nel pieno di questa desolazione, assistiamo anche a miracoli come La grande bellezza, titolo che riporta Sorrentino non solo entro i confini nazionali, ma anche alla potenza delle sue opere migliori, nonchè ad una surreale atmosfera che soltanto i grandi riescono a non rendere ridicola.
La dolce vita incontra il nuovo millennio tra le rovine dell'impero che fu.
Eppure, nel pieno di questa desolazione, assistiamo anche a miracoli come La grande bellezza, titolo che riporta Sorrentino non solo entro i confini nazionali, ma anche alla potenza delle sue opere migliori, nonchè ad una surreale atmosfera che soltanto i grandi riescono a non rendere ridicola.
La dolce vita incontra il nuovo millennio tra le rovine dell'impero che fu.
N°4: SPRING BREAKERS di HARMONY KORINE
Contestato, odiato, detestato, il film forse più controverso della blogosfera di questo duemilatredici arriva davvero ad un soffio dalla top three: l'opera di Korine, a metà tra la visionarietà del Malick buono e la voglia di osare del Van Sant di Drugstore cowboy è un ritratto delle generazioni che, una dopo l'altra, si succedono lottando inevitabilmente l'una contro l'altra, così come dei destini diversi che le diverse classi sociali riserveranno ai loro figli.
Un film assolutamente cult, che non mi stancherò mai e poi mai di difendere e del quale continuerò a ribadire la grandezza, a costo di schierarmi fianco a fianco con il Cannibale.
Un film assolutamente cult, che non mi stancherò mai e poi mai di difendere e del quale continuerò a ribadire la grandezza, a costo di schierarmi fianco a fianco con il Cannibale.
N°3: DJANGO UNCHAINED di QUENTIN TARANTINO
Tarantino è sempre Tarantino.
Non c'è verso, il ragazzaccio di Knoxville, forte del grandissimo lavoro fatto con Bastardi senza gloria, torna a mostrare tutto il suo citazionista, folle, ridondante fascino rileggendo da par suo il Western e la drammatica storia della schiavitù negli USA.
In un certo senso, Il colore viola in versione pulp.
Sangue, violenza, ironia, sequenze da antologia ed uno dei Di Caprio più grandi di tutta la carriera, sua e di numerosi altri attori.
Definitivo.
N°2: ZERO DARK THIRTY di KATHRYN BIGELOW
Kathryn Bigelow, la regista più cazzuta del panorama mondiale, confeziona la sua opera più complessa e matura, un saggio di tecnica, sangue freddo, capacità di narrazione e respiro ampio come se Robert Altman incontrasse Michael Mann.
Personaggi gestiti come pedine su una scacchiera, passaggi da bocca aperta - l'attentato all'abergo -, una protagonista memorabile ed un finale da fiato sospeso, quaranta minuti in apnea tra il verde incantesimo dei visori notturni e la pancia di una balena dell'aria rimasta vuota anche di fronte ad una "vittoria".
Personaggi gestiti come pedine su una scacchiera, passaggi da bocca aperta - l'attentato all'abergo -, una protagonista memorabile ed un finale da fiato sospeso, quaranta minuti in apnea tra il verde incantesimo dei visori notturni e la pancia di una balena dell'aria rimasta vuota anche di fronte ad una "vittoria".
N°1: RE DELLA TERRA SELVAGGIA di BENH ZEITLIN
Ed eccolo, il trionfatore dei Ford Awards 2013.
Pur se di pochissimo su Zero Dark Thirty, Re della terra selvaggia guadagna il gradino più alto del podio grazie alla magia della sua piccola, incredibile protagonista, della poesia nascosta tra le pieghe della Realtà e nell'immaginario da favola che vede un mondo sull'orlo dell'inabissamento ritrovare se stesso - forse - nel coraggio di una bimba pronta ad affrontare le bestie più antiche del mondo.
Re della terra selvaggia è un incantesimo, ed il vecchio cowboy ci è caduto con tutti gli stivali.
Ed è stato davvero un meraviglioso precipitare. Neanche fossi una cometa tra le mani di Hushpuppy.
MrFord
I PREMI
Miglior regia: Kathryn Bigelow per Zero Dark Thirty
Miglior attore: Leonardo Di Caprio per Django Unchained
Miglior attrice: Jennifer Lawrence per Il lato positivo
Scena cult: Hushpuppy che fronteggia gli Aurochs, Re della terra selvaggia
Miglior colonna sonora: Searching for Sugar Man
Premio "leggenda fordiana": Sixto Rodriguez, Searching for Sugar Man
Oggetto di culto: il Cornetto, La fine del mondo
Premio metamorfosi: Hugh Jackman da Wolverine ad attore consumato, Prisoners
Premio "start the party": l'infarto del cinese, La grande bellezza
Premio "be there": i sogni estatici e dai colori saturi, Spring Breakers
Miglior regia: Kathryn Bigelow per Zero Dark Thirty
Miglior attore: Leonardo Di Caprio per Django Unchained
Miglior attrice: Jennifer Lawrence per Il lato positivo
Scena cult: Hushpuppy che fronteggia gli Aurochs, Re della terra selvaggia
Miglior colonna sonora: Searching for Sugar Man
Premio "leggenda fordiana": Sixto Rodriguez, Searching for Sugar Man
Oggetto di culto: il Cornetto, La fine del mondo
Premio metamorfosi: Hugh Jackman da Wolverine ad attore consumato, Prisoners
Premio "start the party": l'infarto del cinese, La grande bellezza
Premio "be there": i sogni estatici e dai colori saturi, Spring Breakers
Django, Il Lato Positivo e Rush sarebbero finiti anche in una mia eventuale cassifica. Spring Breakers, sebbene non tra i miei preferiti, non lo si può non menzionare tra le visioni importanti del 2013. Il resto devo recuperarlo..........
RispondiEliminaBaingiu
Recupera, perchè è tutta roba veramente tosta! :)
EliminaPer me SB al numero 1! Re della terra selvaggia l'ho apprezzato ma non ha lasciato il segno.
RispondiEliminaSB è stato più che un cult, ma era primo dal Cannibale, averlo anche io in cima al podio sarebbe stato troppo! ;)
EliminaGrande Top Nine, Ford.
RispondiElimina;)
Ahahahaha niente male, questa! :)
Eliminai nostri titoli coincidono quasi totalmente ...Auguroni amico mio!
RispondiEliminaAuguri anche a te!
EliminaAnche se Le streghe di Salem potevi risparmiarcelo! ;)
Django dietro ZeroD.... *sviene in preda alle convulsioni*
RispondiEliminaE ci sta proprio tutto! Anzi, Zero Dark Thirty poteva anche arrivare primo!
EliminaBelloanno ginzafferanato, Ford Y Julez & Fordino !
EliminaSuerte y Salud
Bello anno anche a voi!
EliminaBelle scelte, anche se sono pochi i film presenti anche nella mia top 10.
RispondiEliminaLa tua top five mi è piaciuta molto, Lincoln a parte! ;)
EliminaPer il resto, recupera quelli che ti mancano, valgono tutti la visione!
Purtroppo mi manca tanto, soprattutto il primo classificato. ma su molto sono d'accordo.
RispondiEliminaImmaginavo, con Rush e Zero Dark Thirty sfondavo una porta aperta! ;)
EliminaRe della terra selvaggia bellissimo, ti piacerebbe molto.
Pur apprezzando molti che film che hai segnalato, non sono completamente d'accordo con la tua classifica... ^^
RispondiEliminaPer me il miglior film dell'anno, a mani basse, è stato "La grande bellezza". Seguono, sul podio, "Locke" (visto a Venezia) e "Gravity".
Invece "Re della terra selvaggia" e "Il lato positivo" (ma anche Tarantino) li metto fra i sopravvalutati...
Ciao! ^^
Posso capire La grande bellezza, Locke mi manca ancora, mentre Gravity mi è parso troppo privo di cuore per entrare anche solo nella top 20.
EliminaRe della terra selvaggia e Il lato positivo, però, sono tutt'altro che sopravvalutati! ;)
Beh, 6 non ne ho visti, il primo in classifica sì ma non ricordo nemmeno quando e dove, era un periodaccio (credo sia davvero bello comunque),
RispondiEliminaPiù che altro sono molto contento dell'apprezzamento per Sorrentino, bene
ormai ho letto una decina di classifiche, sembra che i film assolutamente da recuperare siano Zero Dark Thirty e Springbreakers su tutti.
Sono quello che ha massacrato più Django, forse ho esagerato ma nella top ten non l'avrei comunque messo.
Buon anno!
Zero Dark Thirty e Spring breakers sono imperdibili, cerca di recuperarli! :)
EliminaPer il resto, La grande bellezza è stato un grande ritorno per Sorrentino.
Potendo (e riuscendo) a vedere pochi film, terrò questo come vademecum per il mio tardivo recupero. Buon anno a tutti voi, cowboy ;)
RispondiEliminaE buon anno anche a voi tutti! :)
EliminaE che il 2014 ti porti qualche film in più!
il numero 1 non me l'aspettavo, visto che mi ero dimenticato che fosse uscito quest'anno in italia. comunque era presente nella mia top 10 dell'anno scorso, quindi approvato!
RispondiEliminapensavo che avresti metto al primo posto django, che ci poteva stare, o la grande bellezza, che però con la sua parte finale poco eccezionale non l'avrebbe meritato.
spring breakers poi non poteva mancare. piacciano o meno i suoi contenuti, alla faccia dei contestatori è stata l'unica cosa davvero nuova vista quest'anno a livello cinematografico.
nel complesso, 7 film su 10 sono presenti nella mia top 11, quindi mi riesce difficile criticarti, giusto questa volta ahah
la fine del mondo non è tra i miei top assoluti, ma comunque mi è piaciuto parecchio, quanto a rush registicamente è il peggiore dei 10, d'altra parte da ron howard non è che ci si possano aspettare miracoli, però è comunque una bella storia di rivalità quasi fordiano/cannibalesca, quindi per quanto non mi abbia convinto del tutto ci può stare pure quello.
la nota polemica comunque la voglio mettere: critichi tanto l'ultimo malick, e intanto film come re della terra selvaggia, spring breakers e la grande bellezza hanno preso tutti appunti preziosi da the tree of life... :)
Non tengo troppo conto della nota polemica, dato che quest'anno le nostre top sono state clamorosamente simili, e ci siamo perfino trovati a difendere a spada tratta una cosa incredibile come Spring breakers praticamente rispetto a tutta la blogosfera.
EliminaSe si continua così, dovremo organizzare una bella Blog War Ford&Cannibal VS The world! ;)
Ovviamente concordo per Django, ma Stronz Breakers proprio no XD
RispondiEliminaStronz breakers, invece, sì! ;)
Eliminasi, nei peggiori :-P
EliminaAhahahah da qualunque lato lo si voglia vedere, resta da top ten! :)
EliminaNumero inaspettato, anche perchè -complice il tempo passato dalla visione- da me si è fatto superare da altri film!
RispondiEliminaApprovato comunque, così come la top 10, Rush a parte :)
Per iniziare bene l'anno ho già in programma la trilogia del cornetto, quindi, in alto calici di white russian e buoni festeggiamenti!
Direi che la Trilogia del Cornetto è il modo migliore per iniziare l'anno! In alto i White russians! :)
EliminaAnche questa ottima lista, anche io mi aspettavo Django in cima su tutti...ma effettivamente anche re della terra selvaggia è un gioiellino imperdibile. .
RispondiEliminaRe della terra selvaggia è stato la sorpresa - e la scommessa - dell'anno. Sono stato felice di metterlo primo! :)
EliminaBuona classifica...bello il primo posto a Re della Terra Selvaggia....ancora devo vedere Zero Dark (in verità non è un genere che mi piace e lo sto evitando ma visto che compare dovunque lo dovrò recuperare). Non capisco Rush (ma vedo che insiste un pò in ogni dove) e La fine del mondo.....Cmq una classifica che ha il tuo stile Ford
RispondiEliminaZero dark thirty è da recuperare, mentre Rush è per me il film americano in stile classico migliore degli ultimi anni.
EliminaComunque grazie per lo "stile"! ;)
...una classifica che vede alcuni dei miei favoriti...
RispondiEliminaperò mi sono persa il primo, mea culpa mea culpa mea grandisssssssima culpa!
E' già uscito anche in dvd, quindi hai tutto il tempo di recuperarlo! :)
EliminaNon li ho visti tutti, mi devo aggiornare!
RispondiEliminaBuon anno a te e a tutto il saloon!
Buon anno anche a te!
EliminaE recuperali tutti, se puoi! :)