Regia: Burny Mattinson
Origine: Usa
Anno: 1983
Durata: 26'
La trama (con parole mie): ispirato dall'opera di Charles Dickens nota in tutto il mondo - cinematografico e non -, un corto famosissimo che esprime tutto lo spirito natalizio di casa Disney coinvolgendo molti dei suoi personaggi più noti e trasportando le atmosfere della Londra fumosa di fine ottocento di fronte ai focolari attorno ai quali, in questi giorni, si tende a radunarsi con parenti, amici e chi più ne ha più ne metta.
Un evergreen tratto da un evergreen che ad ogni passaggio continua a non perdere il suo fascino.
Immagino che tutti conosciate - per esperienza o sentito dire e raccontare - Il canto di Natale di Charles Dickens, uno degli scritti più sfruttati al Cinema di tutti i tempi.
Mamma Disney, spinta dallo spirito di questi giorni, non poteva che cogliere l'occasione di portare sullo schermo una delle favole nere più famose della Storia, riproponendola attraverso i volti dei suoi personaggi più noti conservandone lo spirito - pur stemperando la componente puramente gotica che, ricordo, da piccolo mi spaventava non poco, specialmente rispetto al primo incontro tra Scrooge ed il fantasma del suo vecchio socio Marley - e regalando al pubblico uno dei suoi film - anche se, in questo caso, si tratta di un cortometraggio - più famosi ed amati.
Ricordo quanto, da piccolo - ma anche ora, lo ammetto - mi faceva impazzire rivedere la videocassetta de Il canto di Natale di Topolino giusto in tempo per l'inizio delle vacanze dalla scuola, quando con i miei, mio fratello e i miei nonni ci muovevamo tutti insieme verso la casa nelle valli bergamasche e la notte della vigilia finivo per dormire poco o niente, alzandomi non so quante volte per controllare che ora fosse facendomi luce con il fuoco della stufa.
Sono passati più di vent'anni, da allora, i miei nonni sono morti, io e mio fratello non viviamo più da un pezzo con i nostri genitori, e quella casa ormai è un ricordo d'infanzia, considerato che ora i miei si sono spostati ed io non resto più sveglio in attesa dei regali - peccato, perchè dove vivono ora c'è anche il camino, sicuramente più affascinante - .
Eppure, un pò per le battute che conosco a memoria, un pò per il suo fascino, Il canto di Natale di Topolino resta un piccolo classico di questo periodo, e mi pare che riesca sempre a starci, nonostante quello che potrebbe essere additato come il buonismo tipico Disney: sarà per Dickens, sarà per il momento, ma mi pare che ci stia tutto, ed ogni anno mi ritrovo a godermi il viaggio di Zio Paperone/Scrooge attraverso i Natali passati, presenti e futuri guidato dai fantasmi corrispettivi.
In questo senso, l'unico neo rispetto al tempo che passa è dato dalla versione ridoppiata che circola negli ultimi tempi, davvero inadeguata rispetto all'originale che ero abituato a vedere da piccolo: in particolare, la mia imitazione perfetta del Fantasma del Natale presente è stata rovinata dalla nuova versione, tanto da rompere quasi l'incantesimo che avevo cercato di mantenere con Julez, che per la prima volta si è ritrovata spettatrice di questo piccolo cult natalizio.
A parte questo - e un pò di anni in più sulle spalle - però, nulla della magia che sentivo da bambino pare perduto, così approfitto di questo giorno di festa e bagordi - dai quali, come di consueto, non mi tirerò affatto indietro - per godermi questo Classico giusto in tempo per andare a spacchettare qualche regalo, pensare al mio spirito più da Jack che da Babbo Nachele e godermi i ricordi come il presente di una Festa che, lo ammetto, su di me ha sempre avuto un grosso ascendente.
Buon Nachele a tutti!
MrFord
"So this is Christmas
and what have you done
another year over
and what have you done
another year over
a new one just begun
and so this is Christmas
I hope you have fun
the near and the dear ones
the old and the young."
and so this is Christmas
I hope you have fun
the near and the dear ones
the old and the young."
John Lennon - "Happy Xmas (war is over)" -
brrr, mi son venuti i brividi su per la schiena (io odio mickey): buone feste, comunque!
RispondiEliminaun must!e poi io amo Dickens!Buon Natale a te e a Julez!!!!!
RispondiEliminaAngie, ti capisco: anche io bottiglierei Topolino dalla mattina alla sera, ma qui ci sono Dickens e Scrooge a farla da padroni! ;)
RispondiEliminaAlessia, Dickens è un mito! Muchas gracias per gli auguri, e buon Nachele anche a te!
Auguri James e Julez!!
RispondiEliminaComplimenti per le classifiche, davvero non riesco a capire come tu riesca a vederti 365 film l'anno, leggere decine di libri, giocare a decine di videogmaes e sorbirti decine di serie tv, sei un fenomeno, un vero cannibale anche te!
P.S: mio fratello si sta facendo i due dead space proprio in questi giorni, ha detto di non aver mai provato una sensazione di paura come in questa serie, neanche al cinema. Dovrò cimentarmici (si dice?) anch'io!
Ho la videocassetta e lo adoro!! :DD
RispondiEliminaBuon Natale caro Mr Ford, con questo post mi hai fatto venire una certa malinconia :D
RispondiEliminaDae, a volte non lo so neppure io, come faccio! ;)
RispondiEliminaDiciamo che mi ci dedico ogni volta che posso, anche a costo di sacrificare qualche ora di sonno!
Per quanto riguarda Dead space, provalo: sono un'esperienza incredibile e terrificante!
Rossana, anche io avevo la vhs, purtroppo non so dove sia finita!
Melinda, si invecchia! ;)
L'altra sera con Julez eravamo a casa di amici, a rivedere I Goonies, e in bilico tra i ricordi e il rum ho provato un sacco di malinconia pensando a questi film ormai vecchi di trent'anni!
È tantissimo che non lo guardo, mi ricordo che mi piacque un sacco, anche perché avevo letto il libro che, come a te, inquietava alquanto!
RispondiEliminaAle, il libro era davvero inquietante: la parte del ritorno di Marley era terrificante!
RispondiEliminaIl film, per quanto zuccheroso, è un ottimo esempio della magia disneyana!