giovedì 27 maggio 2010

Alice in wonderland

Ammetto che Tim Burton ha su di me lo stesso effetto di Spike Lee.
Ovvero: meno un suo film somiglia a un suo film e più mi piace.
Purtroppo, non è il caso di questa tanto attesa Alice, che oltre ad avere tutte le caratteristiche di un classico film burtoniano - dagli attori allo stile visivo - da la sgradevole sensazione che tutta l'operazione altro non sia che un gigantesco marchettone a mamma Disney, che finanziava il progetto in attesa di lanciarlo sul mercato home video accompagnandolo con la ristampa dell'invece interessantissima versione a cartoni animati.
Burton, da par suo, pur non figurando tra i miei registi preferiti, aveva invece sempre realizzato ottimi prodotti, in alcuni casi addirittura magnifici - Nightmare before Christmas, pur se supportato dalla regia di Selick, e Big Fish -, e anche nei suoi lavori meno riusciti - La fabbrica di cioccolato e Il mistero di Sleepy Hollow - aveva comunque fatto sfoggio di un grandissimo talento visivo e di un'inventiva sempre pronta a servire la sorpresa allo spettatore.
Nel caso di Alice in wonderland, invece, questa sorpresa non arriva mai, e si ha l'impressione di assistere ad uno spettacolo confezionato strizzando l'occhio ai vari Harry Potter e Cronache di Narnia stiracchiato e neanche lontanamente divertente, nonostante i prodigiosi effetti e lo splendido Stregatto.
Certo, non siamo di fronte ad una cosa terribile come Scontro di titani, ma il tasso di noia gli è pericolosamente vicino, e non bastano i siparietti del fante e della regina di cuori per togliermi dalla mente che anche un film per ragazzi come Hook - giocato anch'esso sul pensiero di dare una sorta di seguito ad un classico per i piccoli (e i grandi) di ogni generazione -, certo non il capolavoro di Spielberg, riesce ad appassionare e divertire più della smorta Alice burtoniana.
Il tutto per non rischiare di indugiare troppo - o addirittura tentare di sorvolare - sulla ridicola interpretazione di Ann Hathaway nel ruolo della regina bianca, con tutto un piroettare di mani che provoca pericolose digressioni nell'immaginario della violenza tarantiniana.
Se non altro, Alice in wonderland ha il primato assicurato come peggior film di Tim Burton, che dovrebbe lasciarsi alle spalle mondi incantati ed eroine darkeggianti per tornare a mettere al servizio della vita la sua incredibile immaginazione: altrimenti rischia di fare la stessa fine del buon vecchio Jack quella volta in cui cercò di prendere il posto di Babbo Nachele perchè annoiato del suo mondo.
La lezione di Big Fish era un'altra: prendere quello stesso mondo e renderlo unico grazie alla capacità di raccontare. 
E' ora che tu ritrovi quell'entusiasmo, Tim.
Perchè davvero, quella volta ti ci sei avvicinato, al capolavoro.
E non c'è stato bisogno di cerone o lacrime da emo-chic. 
Solo del cuore.
Per una volta, chissà, magari senza i dollaroni paperoniani della grande D.


"And I, Jack, the pumpkin king,
have grown so tired of the same old thing."
MrFord
 

9 commenti:

  1. Te lo appoggio... e sai quanto io a Burton ci voglia bene!
    Dovrebbe fare un bel western! Il rischio è quello di diventare la caricatura di sè stesso...e devo ammettere che ci riesce benissimo!

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  2. io amo tim burton, ma questa è stata una vera e propria delusione, uscita dal cinema ho avuto la sensazione che mancassero molte cose. Alice eroina ammazza-draghi poi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, preferisco di gran lunga la Alice del cartone animato con quella sua vocina stridula e fastidiosa.

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  3. In effetti la Alice ammazza draghi era terribile, ma mai e poi mai quanto il ridicolo balletto del Cappellaio matto. Spero che Johnny Depp si sia fatto pagare profumatamente per fare quella sonora figura di merda. E scusa il francesismo.

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  4. ahahah tranquillo! la deliranza è stata in effetti una cosa penosa..anche per Depp! e pi non mi è piaciuto nemmeno il personaggio del cappellaio in sè! troppo stupido per essere pazzo..

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  5. Tu ti ricordi addirittura il nome del ballo! Io l'avevo clamorosamente rimosso già durante la sua esecuzione.
    Credo sia stata la prima volta in cui ho dovuto sopprimere l'istinto di prendere Johnny Depp a sonore bottigliate!
    Concordo sul personaggio, irritante e mal scritto.

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  6. Guarda, la delusione per questo film è stata immensa che se dovessi mettere un voto, darei non qualificabile.
    Credevo che finalmente avrei visto la vera Alice nel Paese delle Meraviglie perché avevo fiducia in Tim Burton.
    Il film era telefonato sin dall'inizio e poi lo scontro fantasy e gli attori tutti scialbi tranne una magnifica Helena Bonham Carter.
    Johnny Depp e la sua deliranza mi han fatto capire che al peggio non c'è mai fine e pensa che è probabile che gli diano la candidatura all'Oscar. Speriamo di no.
    Sorprendentemente ho trovato alcuni estimatori del film e tra di loro ci sono fan sia di Tim Burton sia dell'Alice carrolliana.
    De gustibus...

    Il mio post su Alice, che partendo dal film di Burton va a scoprire le altre versioni di questo personaggio carrolliano e anche la sua origine:
    http://almacattleya.blogspot.com/2010/03/una-bambina-di-nome-alice.html

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  7. Alma, avevo dimenticato la deliranza di Johnny Depp.
    Non è un bene che tu me l'abbia ricordata. :)
    Uno dei momenti di Cinema peggiori della scorsa stagione, per il peggior Burton di sempre.

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  8. Esteticamente piacevole,ma vuoto dentro,incapace cioè di emozionare in qualsiasi direzione.Il che quando si parla di cinema è sempre un peccato imperdonabile!

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    1. Per me uno dei film più brutti degli ultimi anni. Al limite dell'imbarazzante. Faccio sempre finta che non l'abbia girato Burton.

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