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giovedì 31 agosto 2017

Thursday's child







Per iniziare bene il ritorno della stagione cinematografica dopo il riposo estivo - considerata la penuria di titoli validi - questo weekend invaderà le sale uno dei film più attesi della seconda metà del duemiladiciassette, e che potrebbe potenzialmente mettere addirittura d'accordo il sottoscritto ed il suo rivale nonchè co-conduttore Cannibal Kid.
Riuscirà una volta ancora Nolan in quest'impresa?

"Ford più giovane di me!? Ma non farmi ridere!"



Dunkirk

"Comandante Ford, siamo pronti ad invadere Casale Monferrato."

Cannibal dice: Uno dei filmoni dell'anno? La pellicola bellica in grado di rileggere il genere bellico? Il grande favorito alla prossima notte degli Oscar? Il nuovo capolavoro di Christopher Nolan?
Su Dunkirk i pareri entusiastici arrivati da Oltreoceano, da Oltremanica e negli ultimi giorni anche dall'Italia non sono certo mancati. Su questo film si è già detto molto e ancora parecchio si dirà, specie quando a farlo saremo – e senza alcuna cognizione di causa né di cinema, né di guerra, né di scrittura – pure io e Mr. Ford.
Ford dice: Nolan è un regista che ha segnato indubbiamente l'immaginario collettivo di appassionati, bloggers e critici negli ultimi quindici anni. Da Memento in poi, è diventato una specie di versione inglese di Tarantino.
Dunkirk si rivelerà la bomba che tutti dicono essere?
Personalmente, ricordo quando, con Inception, io e Cannibal trovammo forse il nostro primo, vero, accordo cinematografico. Sarà così anche questa volta? Solo ai posteri l'ardua sentenza.

 

A ciambra

"Mi dispiace di averti chiesto uno strappo, ma l'alternativa era rischiare la vita e chiedere a Ford."

Cannibal dice: A ciambra è un film ambientato in una comunità rom della Calabria che sembra sia stato piuttosto apprezzato alla Quinzaine des Réalizateurs dell'ultimo Festival di Cannes. Sembra inoltre una visione a metà strada tra il radical-chicchismo cannibale e il neorealismo fordiano e, considerata l'ambientazione, sembra pure una di quelle pellicole che potrebbero fare incazzare parecchio gente come Salvini. Cosa che gioca solo a suo favore.
Ford dice: pellicola potenzialmente interessante che risulterà una scommessa principalmente per il fatto che verrà mal distribuita e sarà davvero difficile da reperire. Peccato, perchè per due paladini delle cause perse come me e il Cucciolo eroico poteva anche funzionare.


Un profilo per due

"Tranquilla, Cannibal non ti darà più fastidio: gli ho sguinzagliato contro Ford."

Cannibal dice: Credo non ci sia niente di peggio di chi ha un profilo Facebook in due. Forse giusto chi non ne ha manco uno, come James Ford...
La pellicoletta comunque appare come una commediola franco-belga sull'amore ai tempi dell'Internet piuttosto gradevole. Non avessi già altri 2 mila film e serie tv più promettenti da vedere, potrei anche pensare di clickarci sopra.
Ford dice: solo il pensiero di un profilo Facebook condiviso mi spaventa. O anche di un profilo Facebook e basta. Se poi ne immagino uno da spartire con il buon, finto vecchio Marco Goi, ancora peggio.

 

Félicité

"Per favore, Cannibal, torna dritto dritto nel tuo Paese!"

Cannibal dice: Altra produzione franco-belga. Questa volta però trattasi di un lavoro che pare decisamente più impegnato e impegnativo. Il dramma di una madre, una cantante del Congo, che deve trovare i soldi per poter far operare il figlio in fin di vita. Una visione che si preannuncia più pesante e genitoriale di un post fordiano ma che, a differenza di quest'ultimo, potrebbe valere lo sforzo.
Ford dice: film impegnatissimo che potrebbe risultare una sorpresa, ma che soffrirà come di consueto della distribuzione a cazzo made in Terra dei cachi. Dovesse capitarmi tra le mani, comunque, non me lo perderò.


La storia dell'amore

"Forza amico, festeggiamo come farebbe il nostro compagno di casa di riposo Ford!"

Cannibal dice: Non una semplice storia d'amore, bensì La storia dell'amore. Addirittura. A dirigerla è Radu Mihăileanu, il regista dell'acclamato e sopravvalutatissimo Il concerto, film osannato da tutti tranne da me. Considerando che quest'anno il mondo ha cominciato a girare al contrario e che la protagonista è Gemma Arterton, mi sa che questa volta tutti potrebbero invece schifarlo e io potrei essere l'unico a rimanerne estasiato.
Ford dice: Mihaileanu è uno di quei registi furbetti che fingono di fare roba d'autore ed invece cercano il premio facile. Senza dubbio, e nonostante Gemma Arterton, da queste parti un'eventuale promozione se la dovrà sudare come Cannibal la possibilità di fare lo sparring partner per un allenamento di wrestling.


Open Water 3 – Cage Dive

Un'immagine esclusiva di Cannibal inseguito da Ford.

Cannibal dice: Open Water 3 significa che sono già stati realizzati altri due Open Water???
Ora che ci penso, del primo ho un vago ricordo, anche se avevo navigato al largo, trattandosi del solito inutile survival marittimo. Del secondo invece ignoravo del tutto l'esistenza, così come continuerò a fare con questo terzo e, non appena si trasferirà all'estero, come comincerò a fare anche con l'ormai quasi ex cittadino italiano Señor James Ford.
Ford dice: purtroppo per me, nel caso di questo survival mi trovo quasi in accordo con il mio rivale, nonostante il primo mi avesse intrattenuto discretamente. Roba estiva che si dimentica senza problemi.

 

Easy – Un viaggio facile facile

"Qui a Casale non solo non sanno cosa sia un White Russian, ma non vendono neppure alcolici. Terribile."

Cannibal dice: Film italo-ucraino on the road ambientato su... un carro funebre.
Va bene che l'estate sta finendo e un Ford se ne va, però questa settimana tra mattonazzi di cinema jamesfordiano, lavori bellici belli tosti e una pellicola deprimente e tutt'altro che facile facile come questa, non è che con la pesantezza si sta esagerando un pochino?
Ford dice: ma siamo già in autunno? Perché io, come gli Ex Presidenti di Point Break, voglio vivere “un'estate senza fine”.

 

lunedì 28 agosto 2017

Saloon on the beach - Part 2




Ancora una volta, e non a distanza di anni dalla precedente, il Saloon chiude per ferie lasciando spazio ad una vacanza che potrebbe cambiare le sorti dei Ford negli anni a venire: passeremo infatti due settimane alle Canarie, cercando una scintilla che, dovesse colpirci, aprirebbe la strada al progetto di trasferire il Saloon da quelle parti, in cerca di un'estate perenne ed un futuro diverso da quello che avremmo qui nella Terra dei cachi.
Alla peggio, non dovesse essere così, ricominceremo da qui, come sempre.
E a prescindere da tutto, da lunedì undici settembre mi ritroverete da queste parti, come al solito.
Nel frattempo, comunque, troveranno spazio sia la consueta rubrica delle uscite che il tributo a George Romero.
Voi tenete il fortino, e se non dovessi tornare, chiamate il Presidente.



MrFord

venerdì 25 agosto 2017

Notte Horror 2017 - Brivido (Stephen King, USA, 1986, 98')




AVVISO AI NAVIGANTI: avrei dovuto pubblicare, come da cartellone, questo post qualche giorno fa, ma la vacanza appena trascorsa, quella incombente, l'alcool e l'età che avanza mi hanno mandato completamente nel pallone. Mi scuso con i compari di F.I.C.A. e rimedio ora.


Con l'estate, uno dei guilty pleasures maggiori per il sottoscritto è godersi tamarrate action leggere e easy, commediacce terrificanti, vecchi cult o horror che possano riportare alla mente il periodo in cui, con mio fratello, passavamo le serate delle vacanze scolastiche di ritorno dai giardinetti davanti alla tv sperando di andare a dormire dopo esserci cagati sotto per bene ed essere pronti, al risveglio, a riprendere con qualche nuova visione.
Nel corso degli ultimi anni, complici le iniziative dei compari bloggers di F.I.C.A., abbiamo avuto modo di dedicare una parte delle visioni della bella stagione proprio agli horror, ma fino ad ora avevo - colpevolmente - mancato Brivido, film minore tratto come spesso accade da un lavoro del re indiscusso del genere, Stephen King - che compare in un divertente passaggio ad inizio pellicola -, in questo caso presente addirittura in veste di regista, da sempre nella wishlist estiva del Saloon grazie principalmente all'attrattiva di una colonna sonora decisamente rock firmata dagli AC/DC, che da queste parti hanno sempre un giro gratis ed una pacca sulla spalla.
Lacuna colmata, devo ammettere di essermi parecchio divertito, complici un'atmosfera da estate torrida, l'effetto amarcord legato soprattutto alle pellicole di genere e a basso costo come questa e l'impressione che l'intera operazione fosse pane e salame e senza pretese proprio come piace al sottoscritto, quasi una versione "motorizzata" e di serie B - ma questa volta non in senso negativo - dei survival d'assedio di Carpenter o Romero, con i superstiti rinchiusi in un ambiente che porta a galla i loro squilibri e qualcosa di minaccioso e terribile all'esterno pronto a colpirli.
La cornice della tavola calda accanto al distributore, con tanto di charachters stereotipati ma efficaci - il ragazzino fuggito dal massacro della sua squadra di baseball, l'ex detenuto pronto a diventare eroe, la bella in difficoltà, la coppia appena sposata, il cattivo che non guarda in faccia ai suoi compagni di "prigionia" così come alla minaccia all'esterno, le comparse ed i protagonisti, rendono Brivido una piacevolissima visione da "Notte horror", senza dubbio conscia dei propri limiti ma ugualmente interessante, dalla già citata sequenza della lotta tra il distributore di lattine e la squadra di baseball, il passaggio nelle fogne e la fuga degli sposini dal camion lungo l'autostrada divenuta il campo di battaglia delle macchine in rivolta rispetto agli umani.
Interessante anche la scelta di affidare la leadership dei congegni meccanici impazziti ad un camion dall'aspetto inquietante che pare un incrocio tra il Joker e Green Goblin versione motorizzata, così come l'idea di solleticare l'immaginazione del pubblico rispetto a quanti danni potrebbero fare tutte quelle cose che "abbiamo costruito noi" e che fanno parte della vita di tutti: dalla sveglia, al microonde, ai mezzi di trasporto, una rivolta meccanica sarebbe davvero difficile da affrontare, anche se, come sempre in questi casi, le gatte da pelare più difficili continuerebbero ad essere fornite, nel bene e nel male, dai più pericolosi di sempre: gli Uomini.



MrFord



 

giovedì 24 agosto 2017

Thursday's child




Con il Ferragosto alle spalle in sala tornano ad essere distribuite sei o sette pellicole contro le due scarse delle ultime settimane, anche se questo non è certo garanzia di trovare come per magia titoli di qualità: un pò come quando, leggendo questa rubrica, ci si ritrova tra i piedi il mio co-conduttore Cannibal Kid.



"Maledizione: questo Pensieri cannibali è una cosa da esorcismo!"


Cattivissimo me 3

"Hey, questa compilation fordiana è perfetta per rimorchiare!"

Cannibal dice: Basta Minions! Basta filmetti d'animazione che fingono di essere cattivissimi quando in realtà sono buonistimissimi! E basta Ford con le sue adorate bambinate!
Ford dice: i primi due Cattivissimo me, nonostante le premesse poco rassicuranti, si sono rivelati piacevoli e fordiani. Non posso che sperare, alla faccia di Cannibal, che si riveli simile anche il terzo.



Amityville: Il risveglio

"Ed ora sono pronta ad accogliere Cannibal."

Cannibal dice: Nuovo episodio di una saga horror di cui non credo di aver mai visto alcun film. Questa potrebbe essere la volta buona per cominciarla. O meglio la volta cattiva, visto che si preannuncia una schifezzuola non da poco. Protagonista è la teen star Bella Thorne, una che non ho ancora capito se mi piace o mi sta clamorosamente sulle palle. Riguardo a Mr. Ford e alla sua saga di White Russian, su di loro non ho invece dubbi: sono la più spaventosa serie horror mai creata.
Ford dice: tipico horrino estivo inutile buono giusto per pusillanimi come Cannibal, che snobberò come ho fatto con i film precedenti di questa "memorabile" serie.

 

Overdrive

"Dai gas, prima che a Ford venga in mente di chiederci un passaggio!"

Cannibal dice: Action con protagonista Scott Eastwood, l'inespressivo e raccomandatissimo figlio di Clint?
Non lo guarderò mai!
Hey, un momento... è una produzione francese sullo stile del Fast and Furious dei primi tempi e nel cast c'è anche la caliente Ana de Armas?
Ma allora me lo guardo subito!
Ford dice: Scott Eastwood mi sta simpatico, non fosse altro che si tratta del figlio di Clint che non sarà mai neppure per sbaglio come il padre. Il film non mi ispira granchè, ma potrei ripescarlo tornato dalle vacanze non fosse altro perchè so che potrebbe essere una tamarrata di quelle tanto osteggiate dal mio antagonista.

 

7 giorni

Gli abitanti delle Canarie abbandonano l'arcipelago in vista dell'arrivo dei Ford.

Cannibal dice: 7 giorni? Cos'è, un nuovo film della saga di The Ring con Samara?
No, è qualcosa di ancora più spaventoso: un dramma italo-svizzero pseudo impegnato e molto fordiano. Du palle!
Ford dice: roba impegnata? Cinema italiano o pseudo tale? Lascio tutto ben volentieri al mio radical rivale!


Taranta on the Road

"Avete sentito? Ford forse si trasferisce fuori dall'Italia." "Certo! E stasera festeggio con le paste!"

Cannibal dice: On the road italiano da mandare a spasso. Insieme al mio blogger rivale.
Ford dice: solo il titolo mi ricorda quella merda fumante di Basilicata coast to coast. Che vada on the road senza di me.

 

mercoledì 23 agosto 2017

The Following - Stagione 3 (Fox, USA, 2015)




Qualche anno fa, ai tempi dell'uscita del pilota di The Following, ricordo quanto clamore suscitò la proposta di Kevin Williamson con protagonista Kevin Bacon legata al mondo dei serial killer: personalmente, e da appassionato del genere, rimasi piuttosto tiepido nel corso della visione della prima stagione, decidendo di abbandonare la proposta in attesa di momenti di magra che ne veicolassero il recupero: quando, anni dopo, la seconda stagione giunse sugli schermi del Saloon, fu una vera sorpresa, considerati ritmo, tensione e perfino un James Purefoy - che ho sempre detestato - in ruolo e carismatico quanto bastava per rappresentare la nemesi del protagonista, l'agente Ryan Hardy interpretato dal già citato e decisamente più blasonato Kevin Bacon.
Con questa terza - ed ultima - stagione, il focus dell'azione e del prodotto cambia nuovamente, ponendosi idealmente tra la prima e la seconda in termini di resa finale e proponendo una nuova versione sia di Ryan Hardy - portato al limite, ed oltre, dai suoi nuovi e vecchi nemici - che di Joe Carroll, divenuto una sorta di coscienza oscura dell'agente: senza dubbio per chi è abituato - o tende alla ricerca di prodotti che li ricordino - a cose come Il silenzio degli innocenti o il Manhunter di Michael Mann la delusione può fare capolino ad ogni episodio, ma se approcciato come un serial principalmente d'intrattenimento - nonostante i temi trattati -, The Following finisce per rappresentare un buon modo per passare qualche serata scorrevole e senza impegno, un pò come quando, in spiaggia, si finisce per scegliere il thriller con morti a tutto spiano piuttosto che il classicone romantico a rischio pennica.
Certo, la cancellazione avvenuta a stagione già iniziata ed un finale forse troppo aperto - chissà che non meditino, un giorno, un ripescaggio di situazioni e personaggi - penalizzano la resa, ma nel complesso il prodotto si lascia guardare regalando di tanto in tanto anche momenti efficaci ed interessanti anche per veterani come noi Ford, che nuotiamo nell'oceano del genere "morti ammazzati" da parecchio tempo, che si parli di serie, Cinema o Letteratura.
Inoltre nel corso di quest'ultima season il lavoro di Williamson risulta interessante l'approccio a questioni morali ed etiche legate al lavoro degli agenti che seguono casi importanti e destabilizzanti come quelli dei serial killers, così come il dualismo tra Hardy e Carroll, due facce della stessa medaglia neppure si parlasse del sottoscritto e del Cannibale: l'interazione dei due nemici e la necessità che finiscono per avere l'uno per l'altro - sottolineata, tra l'altro, anche in lavori come Batman: the killing joke - e l'uno dell'altro avvince nonostante, di fatto, Carroll non rappresenti più una minaccia effettiva per Hardy, bensì, al contrario, quasi una spalla da sfruttare per poter neutralizzare la "nuova generazione" di psicopatici messa in moto dai protagonisti e dagli eventi delle stagioni precedenti.
Nulla che possa muovere a scrivere trattati o tesi, senza dubbio, ma qualcosa che, come era capitato anche al sottoscritto di fare con la prima stagione, finisce per non essere da sottovalutare.




MrFord




 

lunedì 21 agosto 2017

007 - Missione Goldfinger (Guy Hamilton, UK, 1964, 110')





E' curioso come e quanto, a volte, i vecchi classici vengano in nostro aiuto quando le nuove frontiere non offrono alternative valide: non troppo tempo fa, in vista di un pomeriggio di fuoco da passare con i Fordini sul tappeto a giocare, tra animali, libri, pennarelli e le richieste di attenzione del Fordino da contrapporre alle prime volontà d'indipendenza della Fordina - che sta sviluppando un caratterino davvero niente male -, mi sono ritrovato a combattere con formati di file non compatibili con qualsiasi riproduttore avessimo in casa che non fosse uno dei computer, ripiegando, prima che il caldo potesse suscitare reazioni inconsulte, su un ripescaggio che avevo in serbo da tempo, uno dei dvd della collezione dedicata a James Bond omaggiati ai tempi della pubblicità fatta qui al Saloon alla collana uscita in allegato a non ricordo quale quotidiano.
Goldfinger, da sempre uno dei titoli più amati dell'epoca di Sean Connery nei panni dell'agente segreto più noto della Storia del Cinema, è un solidissimo film d'avventura dal ritmo invidiabile e dalle grandi trovate che ora potranno apparire naif ma che funzionano alla grande in barba ai decenni ed alla malizia che tutti noi abbiamo guadagnato con l'avvento del "futuro": non raggiunge, forse, i livelli di Licenza di uccidere, ma resta un saggio di quanto possa essere godurioso e perfetto per qualsiasi età e tempo il film d'intrattenimento ben costruito, con i suoi buoni ed i suoi cattivi - il Fordino attraversa quella fase in cui necessita di un'identificazione delle figure che vede sullo schermo -, il suo stile inimitabile - tra macchine e località turistiche da "fascia alta", dalla Svizzera a Miami - ed alcune sequenze davvero indimenticabili per i tempi come quelle dell'assalto a Ford Knox nella parte finale, l'agguato ai boss della malavita nella proprietà di Goldfinger e la lotta con il guardaspalle coreano di quest'ultimo, una vera e propria macchina da guerra su gambe.
Perfetto, ovviamente, il già citato Connery, forse meno fisico di altri Bond - come l'ultimo Craig - ma carismatico come nessun'altro, pronto a fare da centro di gravità permanente a battute mitiche che mi sono ritrovato ad approvare in pieno - "Sull'aereo ho fatto caricare da bere per tre", comunica uno dei suoi superiori all'agente, "Chi viaggia con me?" la risposta di Bond, "Nessuno, ma sapevo che avrebbe apprezzato": praticamente un sogno per il sottoscritto - ed al solito giro di belle signore che ai tempi erano una regola per ogni film di questa serie che si rispettasse.
Come se la cornice, l'atmosfera, il ritmo non bastassero, lo stesso Goldfinger finisce per rappresentare uno dei villains più interessanti dell'intera saga di Bond, dalla bellissima partita a golf giocata sui sottintesi al confronto finale a bordo dell'aereo pilotato dall'altrettanto indimenticabile Pussy Galore: e l'omicidio a Miami da "Re Mida" è una chicca che soltanto l'innocenza dei tempi poteva permettere, come l'interrogatorio subito da Bond in Svizzera: momenti magici che non solo non invecchiano un film che pare la definizione di Classico, ma che fanno rimpiangere tutto quello che, anno dopo anno, abbiamo finito per perdere.
Nel mio piccolo, spero di poter continuare fino a quando mi sarà possibile e me lo permetteranno, a condividere visioni come questa - anche se distratte, ovviamente, da parte loro - con i Fordini, e che possano germogliare sbocciando in una futura passione per questo straordinario mezzo che è il Cinema.




MrFord




 

sabato 12 agosto 2017

Saloon on the beach, prima parte



Per la prima volta, se non ricordo male, dall'estate del duemiladieci - quella dell'anno d'esordio del Saloon -, e ricordando i tempi del Bullettin dello scorso anno, ho deciso di lasciare respirare un pò il blog, che si sente un pò spento a causa della spentissima blogosfera, ed andarmene in vacanza tranquillo senza il pensiero di dover programmare, aggiornare e via discorrendo.
Ci rivediamo dunque il ventuno agosto, per quella che sarà l'ultima settimana prima di una nuova sosta che porterà i Ford tutti a scoprire se partirà il progetto che potrebbe portare il vecchio cowboy e la sua tribù fuori dai confini dell'Italia.
Nel frattempo, godetevela e brindate sempre e comunque.



MrFord

venerdì 11 agosto 2017

Sete (Jo Nesbo, Norvegia, 2016)




L'arrivo di un nuovo lavoro di Jo Nesbo, uno degli idoli letterari incontrastati degli ultimi anni in casa Ford - e non solo per quanto riguarda il sottoscritto - è sempre un momento quasi magico, con tanto di aspettative altissime e grande attesa - oltre alla solita discussione rispetto a chi, tra me e Julez, dovrà essere il primo a metterci mano -: con gli ultimi lavori - Sangue e neve e Sole di mezzanotte -, però, perfino il poliedrico autore norvegese aveva cominciato a dare qualche segno di stanca, probabilmente legato al successo ed alla necessità di presentare nuovi titoli a ritmo serrato presso i suoi editori in tutto il mondo.
Fortunatamente, a far respirare l'aria dei cari, vecchi tempi torna Harry Hole, il detective alcolista e caotico che ha fatto la fortuna di quest'uomo dai mille talenti, che nel corso della vita è stato calciatore nella Serie A norvegese, analista finanziario, giornalista, musicista e dunque scrittore: con Sete, infatti, riprendiamo le fila della saga del personaggio simbolo di Nesbo a tre anni dalla conclusione del capitolo precedente, Polizia, finalmente sposato con la donna della sua vita, Rakel, e tornato al tranquillo incarico di insegnante all'Accademia di polizia, lontano dall'alcool e dai guai, nonchè, ormai, quasi cinquantenne - altra grande cosa di questo charachter, il tempo che passa sulle pagine come nella realtà, considerato che sono trascorsi quasi vent'anni dalla pubblicazione del primo romanzo dedicato alle sue avventure, almeno in Norvegia -.
E come di consueto, quando entra in gioco Hole, Nesbo riesce sempre, trainato dal suo charachter favorito, a regalare tensione, emozioni, idee geniali e quel tocco da illusionista che, ai miei occhi, l'ha reso da tempo il Nolan del thriller letterario: con Sete, che rimbalza tra le allusioni della propensione alla bottiglia di Harry ed i delitti di un assassino con il quale Hole non ha ancora chiuso i conti, compiuti attraverso un rituale che ricorda i vampiri, Nesbo recupera pienamente il terreno perso con le sue ultime e più scialbe produzioni, tornando su binari solidi ed efficaci, e seppur non consegnando ai lettori il titolo migliore della saga - che, a mio parere, resta sempre La ragazza senza volto - si dimostra uno dei riferimenti per la Letteratura di genere degli anni zero e non solo.
Ancora una volta, infatti, fin dalle prime pagine ci si trova avvinti nella spirale di giochi di specchi, momenti quasi horror, riferimenti musicali e cinematografici e personaggi delineati alla perfezione tipica dei romanzi dedicati all'ispettore Hole, questa volta davvero molto vicini al sottoscritto - dal White Russian de Il grande Lebowski citato apertamente alle descrizioni efficaci e dettagliate dei movimenti di pesistica e della sensazione che porta rincorrere i propri limiti fisici attraverso lo sport - e come sempre perfetti nel delineare non solo le sfumature del protagonista - splendido nei passaggi legati alla malattia di Rakel, o al rapporto con il figlio acquisito Oleg - ma anche vecchie conoscenze come Katrine Bratt - sempre tosta e molto figa - e Truls Bernsten - credo sia un'impresa pazzesca per uno scrittore riuscire a rendere così tridimensionale ed affascinante un personaggio nato come una caricatura negativa -, o i nuovi volti Anders Wyller - che, chissà, potrebbe un giorno raccogliere, con Oleg, il testimone di Hole - e Mona Daa, giornalista d'assalto fulcro di molti giochi di prestigio del geniale Jo nel corso di questo romanzo.
E tra sangue, riferimenti ai social, alla solitudine ed alla crudeltà umana, ci si ritrova, come di consueto, con il fiato corto e la voglia di non arrivare alla conclusione, o quantomeno al momento in cui l'illusionista rivela il suo trucco: perchè le architetture di Nesbo sono così belle da vedere e vivere, che pare quasi un delitto - per l'appunto - sapere che prima o poi verranno rivelate per fare spazio ad una soluzione come di consueto spiazzante.
Resta la sete, quella di vita e di brividi, di questo protagonista imperfetto e magnetico, una sete che tutti gli irrequieti come lui - e come me - non riusciranno a tenere a bada fino alla fine dei propri giorni.
La sete che già mi fa attendere con ansia il prossimo capitolo della storia di Harry Hole.




MrFord



 

giovedì 10 agosto 2017

Thursday's child


Prosegue la marcia della rubrica dedicata alle uscite in sala condotta dal sottoscritto e dal suo antagonista Cannibal Kid attraverso una delle estati più torride ed avare di soddisfazioni cinematografiche che ricordi, che a questo giro pare aver concesso almeno sulla carta qualche chance in più a noi poveri cinefili in cerca di titoli interessanti.
Sinceramente, spero sia così, anche perchè nella puntata di questa settimana abbiamo deciso di includere anche l'unico titolo in uscita il diciassette agosto prossimo, rimandando l'appuntamento alla prossima puntata il ventiquattro.
Nel frattempo, doveste essere al mare, in montagna o in vacanza come concetto, il nostro consiglio - o almeno il mio - è sempre uno: godetevela.



"E questa è la fine che fanno tutti i seguaci di Cannibal Kid!"


La torre nera
(nei cinema da giovedì 10 agosto)

"Ascolta, bello: se ti metti contro Ford, sei finito. Parola di Cannibal."

Cannibal dice: La torre nera è già stato massacrato dalla critica americana. Ma della critica americana c'è da fidarsi quanto di quella fordiana, visto che ad esempio quando è uscito Wonder Woman è stato esaltato come il miglior film degli ultimi 500 milioni di anni. La torre nera invece ha fatto schifo a tutti ma, a vedere dal trailer, sembra che questa volta non abbiano poi tutti i torti.
Io non sono un grande lettore di Stephen King, della sua vasta produzione ho letto poco e tra l'altro nemmeno i suoi romanzi più famosi, però a questo punto mi viene un dubbio. Visto che la maggior parte dei film e pure delle serie tv tratte dalle sue opere non sono un granché e la pellicola migliore, ovviamente Shining, a lui non è manco piaciuta, non è che c'è qualcosa che non va in lui?
Ford dice: ho letto qualche anno fa il primo libro della saga della Torre Nera di Stephen King, un autore a volte in grado di stupire con romanzi pazzeschi ed altre con prodotti decisamente meno riusciti. Personalmente, lego quella lettura più alla seconda categoria, anche se non si tratta certo di un'opera di basso livello. L'idea, dunque, di una trasposizione cinematografica mi ispira poco, anche perchè penso si tratti più di una trovata commerciale che di un vero tentativo di trasformare un romanzo solo discreto in un film assolutamente imperdibile.




Casa Casinò
(nei cinema da giovedì 10 agosto)

"Cannibal, devo fare un paio di tagli alle tue prossime recensioni."

Cannibal dice: Commedia con due comici molto amati soprattutto negli Usa come Will Ferrell e Amy Poehler che ha fatto flop persino negli Usa e mi chiedo quindi quale successo possa ottenere da noi nella settimana di Ferragosto. Io comunque una puntata in questa Casa Casinò la farei lo stesso, sperando mi possa regalare ancora più risate di qualche serioso post di WhiteRussian a caso.
Ford dice: commediola senza senso o motivo di esistere che ovviamente farà sbellicare dalle risate Cannibal e che, dovessi vederla, farà invece schifo al sottoscritto, che ovviamente sarà fatto passare per serioso da Cannibal stesso. Considerato il suo senso dell'umorismo, però, non penso che la cosa mi dispiaccia.


Diario di una schiappa – Portatemi a casa!
(nei cinema e a casa di Ford da giovedì 10 agosto)

"E' stata un'esperienza così terribile che abbiamo pensato stesse guidando Ford."

Cannibal dice: Saga bambinesca con cui non ho mai avuto occasione, e soprattutto voglia, di cimentarmi, lascio l'arduo compito a quella schiappa di Ford, che si godrà la visione facendo finta di fare un favore ai poveri piccoli Fordini.
Ford dice: non ho mai seguito una saga per schiappe come questa, che lascio volentieri a quella schiappa di Cannibal.



Monolith
(nei cinema da sabato 12 agosto)

"Ti prego, Ford: scendi dall'auto. Non guidare."

Cannibal dice: Produzione italiana con protagonista una bella sgnacchera americana come Katrina Bowden tratta da una graphic novel. Sembra un esperimento rischioso, ma intrigante. Il risultato potrebbe essere fallimentare, così come si potrebbe anche rivelare la sorpresa di questo caliente agosto. L'altra sorpresa del mese potrebbe essere Ford che dice finalmente una cosa furba, però su questo non ci conterei troppo.
Ford dice: per me esiste solo il Monolito di 2001. Il resto è un rischio, come quello di accettare consigli soprattutto cinefili da quel curioso individuo che è Peppa Kid.


Atomica bionda
(nei cinema da giovedì 17 agosto)

"E questa la fine che fa Cannibal stesso."

Cannibal dice: Subito dopo Ferragosto, viene sganciata l'Atomica...
Paura eh, Ford?
Sto parlando però di Atomica bionda, il nuovo film di uno dei co-registi del pessimo John Wick con protagonista Charlize Theron. E sembra essere lei, qui in versione più sexy e combattiva che mai, l'arma vincente di una pellicola che per il resto si preannuncia come la classica inutile prevedibile fordianata action spionistica estiva.
Ford dice: di questo film non mi importano regia, riscontri, successo, data di uscita.
Fin dai tempi in cui vidi il trailer, so già che sarà indispensabile per la limonata dura tra Charlize Theron e la protagonista dell'ultimo La mummia, Sofia Boutella. Il resto potrà anche essere una vera schifezza cannibalesca. Ma quello varrà comunque il biglietto.