martedì 9 agosto 2016

Cabal (Clive Barker, USA, 1990, 102')


Se penso ai gloriosi anni di Notte Horror ed alla meravigliosa sigla che, nei primi anni novanta, portava tutti noi ragazzini di allora nello spaventoso mondo di una seconda serata condita con il terrore propiziata, come sempre, dall'estate e dalle vacanze scolastiche, non posso non tornare con il pensiero a Cabal, che grazie alla comparsata di uno dei suoi protagonisti - nonchè tra i personaggi più affascinanti del genere, almeno ai tempi, la Bestia, che campeggia su locandina e copertina del dvd in barba al vero main charachter, Aaron Boone pronto a divenire Cabal, per l'appunto - faceva la parte del leone ed alimentava l'hype rispetto ad una visione che, a dispetto degli anni che passano, continua a mantenersi affascinante.
Senza alcun dubbio, il lavoro di Clive Barker ricorda più un thriller fantasy che non un horror vero e proprio, e conta principalmente sul fascino di un David Cronenberg versione psichiatra serial killer e su Midian, la città dei mostri che potrebbe essere considerata un personaggio a tutti gli effetti: il cimitero che cela la comunità dei reietti ed i vicoli e le strutture sotterranee che nascondono l'esercito delle creature senza controllo, le grandi volte pronte ad evocare per chiunque abbia avuto occasione di visitarne miniere come quelle di Wieliczka in Polonia - se non l'avete fatto, dovreste: è un posto che non si dimentica - regalano emozioni anche a quasi trent'anni dalla realizzazione, spinti da una vicenda che, nonostante il chiaro sapore anni ottanta - Cabal è l'incarnazione dell'antieroe action tipico del periodo ed estremamente fordiano - è profondamente legata all'epica delle seconde possibilità ed alla rivincita degli outsiders, nonchè dell'accettazione del diverso.
La geografia "umana" di Midian, con le tipologie così diverse di creature, dalle più pericolose alle più scenografiche, da quelle innocue e delicate a quelle spietate e letali, è uno specchio, pur se distorto, della società cosmopolita attuale, con le sue tensioni, differenze ed incongruenze, ed il destino di Midian stessa rispetto a quella che sarà la sua nuova guida - sempre Cabal, forse il primo protagonista di un film horror che finisce per essere un accessorio al vero messaggio della pellicola e non il suo fulcro - strizza l'occhio anche al romanticismo del circo e del primo novecento dei freak show e dei vagabondi in cerca di fortuna, oltre che sottolineare l'importanza dell'istinto e del bisogno che ognuno di noi ha di liberare i propri demoni e, in un modo o nell'altro, quello che si porta dentro.
Un titolo che resta uno dei miei favoriti del tempo e dell'estate, quando il bisogno di provare un brivido lungo la schiena al chiaro di luna diventa quasi fisiologico, così come qui al Saloon parteggiare per chi vive, lotta e si batte da outsider, guadagnando ogni centimetro con il sudore della fronte, che si tratti di pelle morbida e vellutata o coriacea struttura da predatore assetato di sangue.




MrFord






20 commenti:

  1. Barker ha sempre parteggiato, un po', per il diverso, per il mostro, invertendo le regole classiche tra buono e malvagio...
    Bel pezzo e bel film!

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    1. Assolutamente vero, lo stesso Hellraiser può essere inserito nel filone.
      Grazie e ben arrivato da queste parti. :)

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  2. Il film non l'ho visto,ma ti ringrazio per la dritta sulle miniere;ho preso nota,tanto prima o poi so che mi tocca Auschwitz,così di strada vedremo anche quelle ;)

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    1. Quelle miniere sono una delle cose più belle che si possano immaginare, se passi da quelle parti è obbligatoria la visita!

      Comunque, recupera anche il film, potrebbe piacerti!

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    2. Sarà difficile che ci riesca,il Khal l'ha visto all'epoca e,da come me ne parla,non credo proprio lo voglia rivedere...e la mia lista della mattina è infinita O.o
      Ma le miniere le vedrò sicuramente!

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    3. Immaginavo non fosse tra i suoi preferiti. ;)

      Ad ogni modo, tienilo buono per qualche mattina estiva. :)

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  3. Sinceramente credo di non averlo mai visto, anche se è passato tanto di quel tempo che è difficile ricordarsi, comunque guardando la locandina m'ispira ;)

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    1. Se ti capita, una visione - magari estiva - ci sta tutta!

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  4. Che bombetta Cabal, magari non riuscitissimo e all'epoca forse neanche capito dato che da Barker ci si aspettava, dopo hellraiser, un'altra roba super truce e violenta ed invece è venuta fuori questa fiaba horror/fantasy romantica. Cmq, ci sono un botto di mostri, quindi non si può non guardare

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    1. Una bombetta davvero.
      Poteva essere ancora migliore, ma sinceramente io gli voglio un sacco di bene e mi va bene così! :)

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  5. Anche per me un ricordo fortissimo della mia adolescenza, era considerato da me tredici/quattordicenne uno dei film più spaventosi possibile :)

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    1. Secondo me non è particolarmente spaventoso, ma ha un fascino unico.

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  6. Sembra una roba troppo fordiana.
    Potrebbe quindi davvero mettermi addosso una paura fottuta! :D

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    1. Pensavo l'avessi già visto.
      Secondo me è molto burtoniano, potrebbe addirittura non farti schifo.
      Potrebbe. ;)

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  7. Sto film mi manca proprio, ma la saga di hellraiser, dello stesso Varker, l'ho letteralmente detestata...

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    1. Secondo me di Hellraiser gli unici validi sono i primi due, poi si perde: mentre questo, comunque, è almeno da considerare per una visione. :)

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  8. All'epoca mi fece venire una strizza... Ero un ragazzino

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    1. A me, più che inquietare, ha sempre affascinato: anche se la Bestia, soprattutto alla prima apparizione, effettivamente metteva paura.

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  9. Lo vidi proprio su Notte Horror... a dodici anni XD che film!

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    1. Anch'io lo vidi la prima volta più o meno a quell'età. Mitico.

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